XLIII

La richiesta di un mutuo, il pagamento dei debiti

Gabir figlio di Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò
Un giorno ch’ero in razzia col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, questi mi disse:
Che dici del tuo cammello? Me lo vendi?
Sì, risposi e glielo vendetti.
Poi, quando fu entrato in Medina, gli consegnai il cammello ed egli me ne pagò il prezzo.

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‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – riferì Che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva acquistato da un Giudeo del cibo a termine, e gli aveva dato come pegno la sua corazza di ferro.

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Hudayfah – sia soddisfatto Iddio di lui – disse di aver sentito il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – raccontare:
Un uomo morì, e fu interrogato sulla sua vita. Egli rispose:
Ero un commerciante: accordavo una dilazione ai benestanti e riducevo il debito a chi era in difficoltà.
E fu perdonato.

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Wabb figlio di Kaysan riferì che Gabir figlio di Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di ambedue –
gli aveva raccontato che suo padre, morendo, gli aveva lasciato un, debito di trenta carichi di cammello con un Giudeo.
Gabir chiese a costui di accordargli una dilazione, ma questi rifiutò; andò allora a parlare con l’Inviatodi Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – affinché intercedesse per lui.
L’inviato di Dio – Iddio lo benedca e gli dia eterna salute – andò dal Giudeo invitandolo a prendere come saldo i datteri deI palmeto di Gabir; ma l’altro rifiutò anche questa proposta.
A questo punto l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eternà salute – entrò nel palmeto e si mise a cammipare tra le palme. Poi disse a Gabir:
Fa la raccolta, e pagagli ciò che gli devi.
Non appena l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – se ne fu tornato a casa, Gabir cominciò a raccogliere i datteri: non solo ne mise insieme i trenta carichi per pagare il Giudeo, ma gliene avanzarono diciassette.
Si recò allora presso l’Inviato di Dio – iddio lo benedica e gli dia eterna salute – per metterlo al corrente di quanto era avvenuto, e lo trovò che compiva la preghiera del pomeriggio.
Quando ebbe terminato la preghiera, Gabir lo informò di quanto era avanzato del raccolto, ed egli disse:
Racconta tutto ciò al figlio di al-Khattab.
Gabir andò così da Umar e gli raccontò tutto.
Alla fine Umar gli disse:
Mio caro, io lo sapevo che nel momento stesso in cui l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – si fosse messo a caimninare nel tuo painteto, questo sarebbe stato benedetto.

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Gabir figlio di Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di ambedue – disse:
Un uomo aveva affrancato un suo schiavo con la clausola del post-mortem
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – disse:
Chi lo compra da me?
Indi, poiché l’aveva comprato Nu’aym figlio di Abd Allah, ne prese il prezzo e lo consegnò al padrone.

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– Egli è l’ Altissimo -:. . .Però Iddio non ama la corruzione (II, 201) e.poiché Dio non fa riuscire l’opera dei corruttori (X, 81). E la parola di Lui…Forse la tua preghiera ordina a te che noi abbandoniamo ciò che adoravano i nostri padri e che non facciamo dei nostri averi l’uso che noi vogliamo? (XI, 89); e Non date, o tutori, agli stolti la sostanza… (IV, 4). L’interdizione a questo proposito e la proibizione della frode.

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Abd Allah figlio di Dinar riferì d’aver sentito il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – dire:
Un uomo disse al Profeta – Iddio lo benedica e gii dia eterna salute -:
Tutti mi incitano a frodare nei miei commerci.
Quando t’accingi ai tuoi commerci gli rispose dì:
Niente imbrogli!
E l’uomo fece esattamente secondo la sua parola.

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