XLI-bis

Costituzione di usufrutto per liberalità e donazione reciproca Causa Mortis

Raccontò Ayman:
Un giorno entrai da ‘Aiscah, e la vidi che indossava un corpetto di stoffa pesante del valore di cinque dirham.
Alza gli occhi sulla mia servetta, mi disse.
Guardala andrebbe tutta fiera di poterlo portare in casa anche lei.
E pensare che, ai tempi dell’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, l’unico corpetto, fra tutte, l’avevo io in tutta Medina non c’era donna che dotate adornarsi per un matrimonio che non mandasse da me a chiederlo in prestito!

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Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quanto è bello dare in, usufrutto una cammella da latte, con tanto latte da mungere! E così una pecora, con tanto latte anch’essa, che ne riempia al mattino e alla sera una bella ciotola!

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Abd Allah figlio di ‘Amr – sia soddisfatto Iddio di ambedue – riferì che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Vi sono quaranta pratiche buone, la più nobile delle quali è dare in usufrutto una capra da latte. Chi fa una di queste cose nella speranza d’esser ricompensato, con salda fede che la promessa sarà mantenuta, può star certo che Iddio lo farà entrare nel giardino supremo.
E disse Hassin:
Provammo così ad elencare, oltre l’usufrutto della capra da latte, la restituzione del saluto, l’augurio a chi starnuta, l’eliminazione degli ostacoli sul cammino, e così via; ma di queste pratiche buone non riuscimmo a metterne insieme nemmeno quindici.

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Sufyan raccontò che Malik aveva interrogato a questo proposito Zayd figlio di Aslam.
Questi gli aveva risposto d’aver sentito suo padre raccontare:
Umar – sia soddisfatto Iddio di lui – disse:
Avevo dato un cavallo da usare sulla via di Dio. Poi pensai di venderlo, e interrogai l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica, e gli dia eterna salute -.
Egli mi rispose: Non farne mercato, non ritornare sulla tua elemosina!

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