XXXI

Il merito di chi si alza per pregare durante Ramadan

L’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – usci una notte, in piena notte, a compier la preghiera nella moschea. Dietro di lui, alcune persone compirono la preghiera insieme con lui.
La mattina seguente, la gente cominciò a raccontarsi l’un l’altro quanto era avvenuto; così, la notte dopo, il numero delle persone che compivano la preghiera con lui era aumentato, Il mattino seguente, la voce cominciò a spargersi sempre di più e, la terza notte, la folla nella moschea era ancor più numerosa. Anche quella volta l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, uscito di casa, compì la preghiera, mentre tatti i fedeli pregavano con lui. La quarta notte, la moschea non bastava più a contenere la gente.
Finalmente il Profeta arrivò per compier la preghiera del mattino: la terminò, si voltò verso la folla, pronunciò la professione di fede, e parlò così:
– Ordunque: non m’è certamente sfuggito che voi eravate qui, ma temo che, qualora tutto ciò divenisse obbligatorio per voi, un bel giorno non possiate più osservare l’obbligo.-
E quando l’Inviato di Dio -. Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – lasciò questa terra, le cose stavano proprio così.

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