XLIV

Le condizioni

Garir figlio di Abd AIlah – sia soddisfatto Iddio di lui – disse:
Prestai giuramento di fedeltà all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – alla condizione di compiere la preghiera, di dar l’elemosina, e di largir buoni consigli ad ogni Musulmano.

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Abd Allah figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue riferì che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Se si vendono palme già fecondate, i frutti di queste spettano al venditore, a meno che l’acquirente non abbia imposto condizioni diverse.

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Raccontò Ubayy figlio di Ka’b:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – disse Mosè è inviato di Dio, e menzionò il racconto: Disse quegli:non ti dissi io che tu non avresti potuto evere, con me, pazienza? (XVIII, 71).
La prima volta, commentò era dimenticanza, la seconda una condizione, la terza un’azione deliberata. Rispose Mosè:
non rimproverarmi per ciò che ho dimenticato, nè mi impone cosa gravosa in ciò che mi riguarda(XVIII, 72).
E incontrarono un giovane, che quegli uccise (XVIII, 73).
Così andarono avanti… e trovarono… un muro che stava per crollare, e quegli lo raddrizzò (XVIII, 76)

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Il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò che Umar figlio di al-Khattab aveva avuta assegnata a suo tempo una terra a Haybar, e un giorno era andato dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – a chiedere ordini in merito.
O Inviato di Dio – aveva detto – mi è stata assegnata una terra a haybar. Mai non m’è toccato un bene che mi fosse più caro! Che cosa mi comandi per essa? Se vuoi – rispose – puoi v’incolarne il fondo in hubus e servirtene per fare l’elemosina.
Fu così che Umar si servi di questa terra per l’elemosina, fissando queste condizioni: essa non avrebbe potuto esser venduta, donata o ereditata. Da essa sarebbe stata tratta l’elemosina per i poveri, pel prossimo, per gli schiavi, per le imprese compiute sulla via di Dio, pei viandanti e per gli ospiti. Non sarebbe stata colpa per l’amministratore mangiarne i frutti in modo conveniente, o anche nutrirne altri, sempre che questi non avessero intenzione di arricchirsi.

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