XLVI

Il Gihad o Lo sforzo per la propria religione

Abd Allah figlio di Mas’ùd – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Interrogai una volta L’Inviato di Dio – Iddio Io benedica e gli dia eterna salute -, domandandogli:
0 Inviato di Dio, quel è l’azione eccellente su tutte?
La preghiera; rispose, fatta al momento giusto.
E poi che cosa?
E poi la reverenza verso i genitori.
E poi.
Il gihad sulla via di Dio.
A quel punto tacqui, non osando interrogare ulteriormente l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -. Ma certo, se avessi continuato, mi avrebbe risposto ancora.

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Il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e -gli dia eterna salute – aven detto:
Non v’è più ègira dopo la conquista, bensì il gihad e la retta intenzione. Quando vi si chiederà d’accorrere a combattere, accorrete!

Abù Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò che l’Inviato dl Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Chi ha creduto in Dio e nel Suo Inviato, e ha compiuto la preghiera e il digiuno del Ramadan, è giusto che Iddio lo faccia entrate nel giardino supremo, sia che abbia campiuto il gihad sulla via di Dio, sia che se ne sia stato in pace nella sua terra natale.
O Inviato di Dio, – avevano domandato – porteremo dunque la lieta novella alla gente? –
Vedete, – egli aveva continuato – nel giardino supremo vi sono cento gradi preparati da Dio per coloro che hanno compiuto il gihad sulla via di Dio. Fra ogni grado e l’altro v’è la distanza che c’è tra il cielo e la terra. Se mai chiederete qualcosa a Dio, chiedeteGli il paradiso, perché, vedete esso è al centro del giardino supremo, nel luogo più alto. Al di sopra di esso, credo, v’è il trono del Misericordioso, e di lì scaturiscono i fiumi del giardino supremo.

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Al-Bara’ – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Un giorno venne dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute un uomo con un elmo di ferro, e disse:
O Inviato di Dio, combatterò, e poi mi farò musulmano!
Fatti prima musulmano; rispose, e poi combatti! L’uomo si fece musulmano, poi combattè e fu ucciso. L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – disse allora:
Facendo poco ha avuto una ricompensa grande!

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Abu Musa – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Un uomo venne dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e gli disse:
C’è chi combatte per il bottino, chi combatte per la gloria, e chi combatte perché si veda quant’è bravo. Ma chi è sulla via di Dio?
Chi combatte rispose perché la parola di Dio sia sopra ogni cosa. É lui sulla via di Dio.

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‘Aisha, la madre dei credenti – sia soddisfatto Iddio di lei – raccontò:
chiesi al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – il permesso di partecipare al gihad, ma egli ml disse:
Il gihad di voi donne è il pellegrinaggio.

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Al-Rubayyi’ figlia di Mu’awwit raccontò:
Noi prendevamo parte alle razzie insieme col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, provvedevamo a rifornire la truppa d’acqua da bere, li servivano, e riportavano a Medina. i feriti e i morti.

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Mus’ab figlio di Sa’d raccontò:
Sa’d sia soddisfatto Iddio di lui pensava d’esser più importante di chi era di condizione inferiore alla sua, ma il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli disse un giorno:
Perché cosa pensate che Iddio vi dia la vittoria o Il sostentamento, se non per i deboli fra di voi?

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Disse Abu Umamah:
Quelli che fecero le conquiste erano gente che non aveva sulle spade guarnizioni d’oro o d’argento. Le uniche loro guarnizioni erano i tendini sul collo delle cavalcature, piombo e il ferro.

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Anas raccontò:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva autorizzato Abd al-Rahaman figlio di Awf e al Zubayr a portare tuniche di seta a causa del prurito cui erano soggetti.

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Abd Allah figlio di Ka’b figlio di Malik, che dei figli di Ra’b era quello che faceva da guida al padre, divenuto cieco, riferì che quando quest’ultimo raccontava l’episodio in cui era rimasto indietro dall’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – diceva che a quei tempi l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – non preparava alcuna razzia senza far credere di prepararne una diversa.

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Abd al Raḥmān figlio di Ka’b figlio di Malik aveva saputo da suo padre – sia soddisfatto Iddio dl lui – che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – era uscito per la razzia in Tàbuk di giovedì, e che in genere preferiva uscire per le razzie di giovedì.

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Abd Allah figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – disse che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva proibito di andare in viaggio col Corano nelle terre dei nemici.

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Abu Mùsà al-As’ari sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Eravamo con l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e, trovandoci alti sul fianco d’una valle, pronunciammo a gran voce le due invocazioni: «Non vè altro dio che Iddio e AIIah akbar. Ma il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – ci disse:
O gente, calma, moderatevi un po’.. Non state invocando nè un sordo, nè uno che non c’è, Egli è con voi, vi ascolta, vi sta vicino, sia benedetto il Suo nome e innalzata la Sua potenza!

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Abù Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che l’ Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – area detto:
Il viaggio è un pezzetto del patimento supremo: impedisce a ciascuno di voi di dormire, di mangiare, di bere. Perciò quando qualcuno di voi ha sbrigato le sue faccende, ebbene… che s’affretti verso la sua famiglia.

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Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di lui – narrò che durante una delle razzie del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – venite trovata uccisa una donna.
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – condannò allora l’uccisione delle donne e dei fanciulli.

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Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò d’aver sentito l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – dire:
Una formica pizzicò una volta un profeta, e questi diede ordine di bruciare la città delle formiche. Ma Iddio gli rivelò:
Per essere stato pizzicato da una formica, hai fatto bruciare un popolo che cantava le lodi di Dio.

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Al-Bara – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Vidi il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, il giorno del fossato, trasportare della terra, tanto da averne coperti tutti i peli del petto; e sì ch’era un uomo molto peloso. Mentre era così affaccendato, declamava il ragaz’ di Abd Allah figlio di Rawahah:
Senza di Te, o Signore, non faremmo che errare, non largir l’elemosina potremmo, nè pregare;
la Tua serenità in noi, deh, fa sgorgare, rendici fermo il piede nelle vicende amare.
Contro di noi i nemici han voluto peccare:
voglion la lotta? Vengano: li saprem fronteggiare!

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Abu Burdàh, citando suo padre che citava suo nonno, raccontò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva inviato Mu’ad e Abu Musa nello Yemen dicendo loro:
Rendete facili le cose e non fatele difficili.
Portate la buona novella e non spaventate la gente. Siate accondiscendenti l’uno verso l’altro, e non siate mai in disaccordo.

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Salamah figlio di al-Ak’wa riferì d’aver sentito suo padre raccontare:
Una spia dei politeisti riuscì ad arrivare dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – durante una spedizione.
Si sedette a chiacchierare coi Compagni, poi se ne andò. Allora il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – disse:
Inseguitelo e uccidetelo!
Uno dei Compagni lo uccise e il Profeta gli donò le sue spoglie.

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Abu Talhah – sia soddisfatto Iddio di lui -, citando direttamente il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – riferì che questi, quando sconfiggeva una tribù si fermava tre notti in quel territorio.

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Raccontò Anas:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – stava compiendo la visita venendo da Gi’ranah, quando divise il bottino di Hunayn.

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Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, quando ritornava da una spedizione, pronunciava tre volte la formula Allah akbar, dicendo poi:
Eccoci di ritorno, se Dio vuole, penitenti, adoranti, lodanti, riverenti di fronte al Signor nostro. Iddio ha mantenuto la Sua parola, ha dato la vittoria al Suo servo. Egli soltanto ha messo in fuga le schiere.

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Anas figlio di Malik raccontò:
Eravamo col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – al suo ritorno da Usfan. L’inviato di Dio – iddio lo benedica e gli dia eterna salute – cavalcava tenendo dietro di sè, sulla sua stessa cavalcatura, $afiy ah figlia di Huyayy.
Improvvisamente la sua cammella inciampò, e tutt’e due furono sbalzati a terra. Abu Talhah accorse subito gridando:
O inviato di Dio mi faccia Iddio tuo riscatto!; ma il Profeta gli disse: Occupati della donna. Allora Abu Talhah, tiratosi su una delle sue vesti in modo da coprirsi il viso, andò da lei, le gettò addosso quella sua veste, e rimise in sesto la cavalcatura.
Essi rimontarono e noi ci mettemmo tutti intorno all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -. Quando fumino sopra Medina, egli disse: Eccoci di ritorno, penitenti, adoranti, lodanti il Signor nostro.
E continuò a dirlo finché non entrò in Medina.

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Gabir figlio di Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò:
Ero in viaggio col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -; quando ci avvicinano a Medina, mi disse:
Entra nella moschea e compi la preghiera di due prostrazioni.

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Ka’b – sia soddisfatto Iddio di luì – raccontò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, quando tornava da un viaggio di mattina avanzata, entrava nella moschea e compiva la preghiera di due prostrazioni prima di sedersi.

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