LXXX

Le preci

Narrò Abu Hurayrah che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Ogni profeta ha una prece che sarà esaudita, con la quale si rivolge a Dio, e io voglio tener nascosta la prece mia per intercedere a favore della mia nazione nella vita futura.

Narrò Saddad figlio di Aws – sia soddisfatto Iddio di lui – che il Profeta – Iddio Io benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
La massima implorazione di perdono è che tu dica: Mio Dio, Tu sei il padrone, non c’è divinità all’infuori di Te; mi hai creato e sono il Tuo servo.
Io sto al Tuo patto e alla Tua promessa, per quanto è in me. Mi rifugio in Te dal male che ho fatto: torno a Te col bene che mi hai fatto Tu e Ti porto il mio peccato. Perdonami! Nessuno rimette i peccati se non Tu.
Chi recita questa prece profondamente convinto, di giorno, e muore in quel giorno, prima di sera, sarà una di quelli del Paradiso; e chi la dice di notte, profondamente convinto, e muore prima del mattino, sarà uno di quelli del Paradiso.

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Narrò Abu Hurayrah:
Ho sentito dire dall’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -: Perdio, io chiedo perdono al Signore e mi rivolgo a Lui pentito più di settanta volte al giorno.

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Narrò ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – eseguiva di notte una preghiera di undici prostrazioni e, all’alba, eseguiva due prostrazioni leggere; poi si coricava sul fianco destro finché il mu’azzin non lo svegliava all’alba.

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Narrò Hudayfah – sia soddisfatto Iddio di lui -:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – prendeva la sua posizione per la notte ponendo la mano destra sotto la guancia destra e poi diceva:
Signore, nel Tuo nome morirò e risorgerò; poi, quando si svegliava, diceva:
Sia lodato Iddio che ci farà risorgere dopo averci fatto morire; la resurrezione porta verso di Lui.

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Narrò ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei –
che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, prima di coricarsi, si soffiava sulle mani, recitava le ultime due Sure del Corano e si passava le mani sul corpo.

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Narrò Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Il Signore – Egli è l’Altissimo e il Benedetto – si sporge ogni notte dal Cielo di questo mondo, prima dell’ultimo terzo della notte, e dice:
Chi M’invoca sarà esaudito, chi mi chiede sarà soddisfatto, chi implora il Mio perdono sarà perdonato.

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Anas figlio di Malik
– sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò che il Profeta -, Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – entrando al cesso, soleva dire:
Signore, mi rifugio in Te contro le cose maligne e ripugnanti.

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Disse il figlio di Abbas:
Parla con la gente ogni venerdì, una volta, e se ti par poco, due volte, e se vuoi abbondare, tre volte.
Evita che questo Corano stufi la gente; non ti voglio trovare ad avvicinar le persone quando parlano fra loro, interrompendo la loro conversazione e dando loro fastidio. D’altra parte ascoltale con attenzione e, se te lo domandano e lo desiderano, parla con loro. Sta attento alla prosa rimata nelle preci, evitala, perché posso testimoniare che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e i suoi Compagni non facevano altro, cioè non facevano che evitarla.

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Narrò Abu Hurayrah che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Ognuno di voi sarà esaudito se non è frettoloso e non dice Ti ho invocato e non mi hai dato retta.

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Narrò Anas – sia soddisfatto Iddio di lui:
Mia madre disse
Inviato di Dio, il tuo servo Anas! Invoca Iddio per lui! Disse il Profeta:
Signore, aumenta i suoi beni e i suoi figli, e benedicilo in quel che gli hai dato.

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Narrò Qays:
Andai da Habbab, il quale era stato cauterizzato già sette volte sul ventre, e lo sentii dire: Se il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – non ci avesse proibito d’invocare la morte, io certo la invocherei.

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Narrò il figlio di Abu Awfa:
Quando un uomo portava al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – la sua elemosina, questi gli diceva:
Mio Dio, benedicilo! Mio padre gli portò l’elemosina e il Profeta disse:
Mio Dio, benedici la famiglia di Abu Awfa.

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Narrò Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Signore, se ho vituperato un Musulmano, quale che sia, fa che questo avvicini lui a Te nel Giorno del Giudizio.

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Narrò Abu Musa al-Asari -sia soddisfatto Iddio di lui -:
Eravamo in viaggio col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e, camminando in salita, invocavamo:
Allahu akbar.
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – ci disse:
Gente mia, fatevi coraggio! Voi non invocate un sordo o un assente, invocate Chi ode e vede.
Poi venne da me, mentre stavo pensando alle parole:
Non c’è forza e potenza se non in Dio, e disse:
Dì così: Non c’è forza e potenza se non in Dio. Questo detto è uno dei tesori del Paradiso.

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Narrò il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di ambedue -:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – ha detto che quando uno di voi vuole accostarsi alla moglie, dica:
In nome di Dio! Signore, allontana Satana da noi e allontanalo da quel che ci darai.
Così, se è destinato fra di loro un figlio, Satana non gli farà mal male.

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Narrò Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui -:
Ha detto Abu l-Qasim – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
C’è un’ora del giorno di venerdì che, se il Musulmano la coglie mentre esegue la preghiera e chiede a Dio qualche bene, immancabilmente gli viene concesso.
E qui fece un gesto con la mano. Noi dicemmo:
Indica un’ora piccola.

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Narrò Abu Hurayrah che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando il recitatore del Corano dice amen, ditelo anche voi perché lo dicono anche gli angeli, e colui il cui amen coincide con quello degli angeli, otterrà il perdono di tutti i suoi peccati precedenti.

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Narrò Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Chi ripete cento volte al giorno Non v’è dio fuorché Iddio, unico, senza assodati; a Lui il regno e la lode, ed è Onnipotente, sarà equiparato a chi affranca dieci schiavi. Saranno scritte per lui cento cose buone, ne saranno cancellate cento cattive; sarà protetto contro Satana in quel giorno fino a sera, e avrà un merito maggiore del suo soltanto chi avrà fatto più di lui.

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Narrò Abu Musa – sia soddisfatto Iddio di lui – che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Colui che nomina il Signore e colui che non Lo nomina sono paragonabili al vivo e al morto.

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Narrò Abu Hurayrah che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Iddio ha angeli che si aggirano per le strade cercando persone che Lo nominino e, quando le trovano, dicono:
Suvvia, di che cosa avete bisogno? Le circondano con le ali e le portano nel cielo di questo mondo dove il Signore interroga gli angeli, pur sapendo la verità meglio di loro:
Che cosa dicono i miei servi?
Ti esaltano, ti magnificano, ti lodano, ti glorificano.
Mi vedono?
No, perdio! Non ti vedono.
E come sarebbe se mi vedessero?
Se ti vedessero sarebbero più forti nell’adorarti, più forti nell’esaltarti, più abbondanti nel glorificarti.
E che cosa mi chiedono?
Chiedono il Paradiso.
Lo vedono forse?
No, perdio, Signore! Non lo vedono.
E come sarebbe se lo vedessero?
Se lo vedessero, sarebbe più forte la loro aspirazione, la loro ricerca ed il loro desiderio del Paradiso.
E contro che cosa cercano rifugio in me?
Contro il Fuoco.
Lo vedono forse?
No, perdio, non lo vedono.
E come sarebbe se lo vedessero?
Se lo vedessero, ne fuggirebbero con maggiore impegno. e lo temerebbero di più.
Attesto dunque di fronte a voi che ho perdonato loro. Dirà allora un angelo:
Fra essi c’è il Tale che non fa parte di loro, ma è venuto per un affar Suo.
Ma Iddio risponderà:
Essi sono commensali della cui compagnia nessuno avrà a pentirsi.

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