XXV

Il pellegrinaggio

Abd Allah figlio di Abbàs – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò:
Un giorno, al-Fadl cavalcava dietro l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – sullo stesso cavallo,
quando venne verso di loro una donna dei Uat’am. Al Fadl si mise a guardarla; anche la donna lo guardò a lungo, finché il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – non pensa bene di far voltare ad al-Fadl la faccia dall’altra parte.
Finalmente la donna disse:
O Inviàto di Dio, so che il precetto di Dio di compiere il pellegrinaggio si applica ad ogni Suo servo; ma mio padre è vecchio, e non riesce neanche a stare in sella…
Posso fare il pellegrinaggio al suo posto?
«Sì» rispose.
Ciò avvenne durante il pellegrinaggio d’addio.

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Raccontò il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di ambedue -:
Un gruppo di Yemeniti parti per il pellegrinaggio senza preoccuparsi di portar provviste, dicendo: Noi siamo quelli che confidano in Dio. Quando giunsero a Mecca, si misero a chiedere ciò che loro mancava alla gente del posto; fu allora che venne fatta scendere la parola di Dio – Egli è l’Altissimo – Fate le provviste per il viaggio, però la miglior provvista è il timor di Dio.(11, 193)

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Abd Allah figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – riferì qual era la fornnala che recitava l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute-
Ecccomi a Te, o Dio, eccomi a Te.
Eccomi a Te, o Tu che non hai compagno, eccomi a Te.
A Te la lode, a Te la grazia, a Te il potere, o Tu che non hai compagno.

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‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – raccontò a sua volta:
Io so come il Ptofeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – formulava l’invocazione «Eccomi a Te». Egli diceva:
Eccomi a Te, o Dio, eccomi a Te.
Eccomi a Te, o Tu che non hai compagno, eccomi a Te,
A Te la lode, a Te la grazia.

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Raccontò Aslam:
Io stesso vidi Umar, figlio di al Khattab – sia soddisfatto Iddio di lui – baciare la pietra nera dicendo:
Se non avessi visto coi miei occhi l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – baciarti, certo non ti bacerei.

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Riferì il figlio di Abbas sia soddisfatto Iddio di ambedue:
Una volta il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – mentre faceva la circoambulazione della Kabah, vide, un uomo che si tirava dietro un altro con una correggia, o un filo, o qualcosa disimile.
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – tagliò il filo con le sue proprie mani dicendo:
Tienilo per mano.

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Il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di ambedue – riferì:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – compì la circoambulazione della Casa su di un cammello.
Ogni volta che passava vicino all’angolo della pietra nera, faceva un gesto verso di esso con qualcosa in mano e pronunciava la formula Allah akbar.

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Umm Salamah – sia soddisfatto Iddio di lei – raccontò:
Una volta mi lamentai con l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – che non mi sentivo bene, ed egli mi disse:
Compi la circoambulazione dietro agli altri stando sulla tua cavalcatura.
Così cornpii la circoambulazione, mentre l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – faceva la preghiera rituale rivolto verso un angolo della Casa recitando:
Per il monte Sinai, per un libro vergato (LII,1-2).

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Abù Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Un giorno l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – vide un uomo che conduceva il suo cammello sacrificale, e gli disse:
Montalo!
Ma… rispose è un cammello destinato al sarriflcio!
Montalo!
Ma non è un cammello destinato al sacrificio?
Ho detto montalo!
E mi par di ricordare che la seconda o la terza volta aggiunse:
Accidenti a te!

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Il figlio di Abbàs – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontava che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
a tutti coloro che io bombardavano di domande sul sacrificio,
il rasarsi la testa,
il lancio delle pietre, se dovevano essere anticipati o ritardati, rispondeva:
Non ha importanza…

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Ancora il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
venne subissato di domande il giorno del sacrificio a Mina. Ma egli continuò a rispondere:
Non ha importanza…
Venne un uomo a interrogarlo:
Mi sono rasato prima di sacrificare…
Sacrifica; non ha importanza – rispose.
E un altro:
Ho lanciato i sassi dopo il mezzogiorno.
Non ha importanza – ripetè.

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