(p. 163, Haqa’iq at-Tasawwuf, Shaykh ‘Abdu’l-Qadir ‘Isa)

Gli atti di fede eseguiti in gruppo – i quali includono il dhikru-Llah – sono più eccellenti di quelli compiuti in solitudine. Nel gruppo i cuori si incontrano e nel gruppo le persone trovano aiuto e armonia reciproci. I deboli possono prendere dai forti, coloro che si trovano nell’oscurità possono trarre dagli illuminati, gli ottusi dagli intelletti più sottili, gli ignoranti dai dotti e così via.

Anas riferì che il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, disse:

“Quando venite sui prati del Giardino, pascolate in essi.” Gli chiesero: “Che cosa sono i prati del Giardino?”, “I circoli del Dhikr,” rispose. (at-Tirmidhi)

Abu Hurayra riferì che il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, disse:

“Allah Onnipotente ha angeli che percorrono le strade principali e quelle secondarie cercando le riunioni del dhikr sulla terra. Quando trovano una di queste riunioni avvolgono le persone con le loro ali che salgono fino al cielo. Allah chiede loro: ‘Da dove siete venuti?’ Essi rispondono: ‘Siamo venuti dai Tuoi schiavi che Ti glorificano, Ti lodano, proclamano la Tua unicità, chiedendo a Te e cercando rifugio con Te.’ Egli disse – ed Egli è più saggio di loro: ‘Che cosa Mi chiedono?’ Essi rispondono: ‘Ti stanno chiedendo il Giardino.’ Egli dice: ‘Lo hanno veduto?’ Essi rispondono: ‘No, signore.’ Egli dice: ‘Come sarebbe se dovessero vederlo?’ E poi Egli dice – ed Egli è più saggio di loro: ‘Vi dichiaro che li ho perdonati, ho dato loro quello che Mi chiedono, e ho dato loro il rifugio che Mi chiedono.’ Essi dicono: ‘Nostro Signore, tra loro siede un uomo non giusto, ma non è uno di loro.’ Egli disse: ‘Ho perdonato anche lui. Colui che siede con queste persone non sarà disgraziato.’” (Muslim, at-Tirmidhi, al-Hakim)

Abu Hurayra riferì da Abu Sa’id al-Khudri che il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, disse:

“Non ci sono persone che ricordano Allah senza che gli angeli li circondino, senza che la misericordia sia sopra di loro, che la tranquillità discenda su di loro e senza che Allah ne faccia il nome a coloro che sono con Lui.” (Muslim, at-Tirmidhi)

Mu’awiya riferì che il Profeta, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, si recò presso un circolo di suoi Compagni e chiese: “Che cosa vi ha portato a sedere tutti insieme?” Risposero: “Siamo seduti per ricordare Allah e per lodarlo.” Egli disse: “Jibril è venuto da me e mi ha detto che gli angeli si gloriano di voi.” (Muslim, at-Tirmidhi)

Anas riferì che il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, disse: “Allah Onnipotente ha angeli che vanno in giro a cercare riunioni di dhikr. Quando giungono a loro vi si stringono attorno.” (Al-Bazzar)

Anas riferì anche che il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, disse: “Quando venite sui prati del Giardino, pascolate in essi.” Gli chiesero: “Che cosa sono i prati del giardino?”, “I circoli del Dhikr,” rispose. (at-Tirmidhi)

Il dotto Ibn ‘Allan, commentatore di al-Adhkar, affermò che il significato di questo hadith è il seguente: “Quando passate a fianco di un gruppo che sta ricordando Allah fate il dhikr che essi stanno facendo oppure ascoltate il loro dhikr. Essi si trovano nei prati del Giardino, ora o alla fine. L’Onnipotente dice: ‘Ci saranno due ğannat per colui che aveva timore sacro della località in cui il Signor dovrà apparire (55:45)”[1] [al-Futuhat ar-Rabbaniyya ‘ala’l-Adhkar an-Nawawiyya]

Nella sua chiosa sul dhikru’llah in gruppo Ibn ‘Abdin affermò: “Imam al-Ghazali paragonò il dhikr in solitudine e il dhikr di un gruppo all’adhan di un’unica persona e all’adhan di un gruppo. Egli disse: ‘Come le voci di un gruppo di mu’adhdhin arrivano più lontano della voce di un unico mu’adhdhin, così il dhikr di un gruppo con un unico cuore ha più effetto nel sollevare gli spessi veli di quanto ne abbia il dhikr di un’unica persona.’”

Dice at-Tahtawi nella sua Hashiyya: “Ash-Shar’awi sostiene che i dotti, sia antichi che moderni, concordano sul fatto che sia raccomandabile ricordare Allah Onnipotente in un gruppo nelle moschee e ovunque senza alcuna obiezione, a meno che il loro dhikr non disturbi qualcuno che dorme, che prega o recita il Corano, così com’è confermato nei libri del fiqh.”


[1] Le traduzioni dei versetti coranici sono tratte da “Il Corano” (1979), traduzione di Federico Peirone, Milano: Mondadori