Ismail-ash-Shirwan

Possa Allah Santificare la Sua Anima

Ismail-ash-Shirwan

“Parlavo di Me Stesso.
Coloro che mi udirono dissero: ‘Guardate come si vanta!’
Come posso paragonare il Reale con qualcos’altro- dal Reale,
Quando una goccia, un atomo di Lui riempie entrambi i mondi?
La  parte è il Tutto, e il Tutto è quì.
In Lui i due mondi sono persi nell’anima
e quello a cui si affretta.
C’è il Sole, qui, il raggio.
Chi mai vede un raggio separato dal Sole?
Il sufi è totalmente là, solo la sua traccia è qui.
e la traccia non si separa mai dal Tutto.”

Al-Ansari al-Harawi, Munajat

Era un Imam di Potere  Spirituale. Fu uno dei Maestri del Sufismo. Fu il Padrone del Trono della Guida e il Centro del Torrente Divino. Era una Torre dei Segreti Celati dell’Essenza Divina. Attraverso lui, l’umanità veniva guidata sul Sentiero della Conoscenza Celeste e tramite lui divennero persone distinte. Era un segnale del suo tempo. Era l’Imam per chi possedeva conoscenza elevata la gente ne portava testimonianza. Nel suo secolo era il Sufi verso cui si girava ogni sguardo.

Shaykh Isma`il ash-Shirwani (q) era chi portava l’Ordine Naqshbandi nel Daghestan. Egli stabilì la jihad contro la crudele occupazione Russa e di vivificare la religione dell’Islam nel suo paese che dopo ciò era stata quasi tutta sradicata

Nacque di martedì, il 7 di Dhul-Qada dell’anno 1201 H./1787 DC. a Kurdemir, nel Distretto di Shirwan nel Daghestan, in Caucasia. Aveva un corpo molto forte e alto. Aveva una carnagione molto luminosa. I suoi occhi e la barba erano nere. Aveva una voce acuta.

Ricevette la sua educazione a Daghestan attraverso suo padre, che era uno dei grandi saggi del suo tempo, ash-Sheikh Anwar ash-Shirwani. Educò il giovane Isma`il nella memorizzazione del Corano, che Isma`il apprese interamente verso i sette anni d’età. Poi trascorse il tempo a memorizzare le sette letture distinte. All’età di nove anni cominciò a studiare Giurisprudenza e le Scienze di Narrativa Profetica da Sheikh Abdur Raḥmān ad-Daghestani. A quella giovane età, era in grado di dare le prove dal Corano e dagli Hadith per quasi tutte le questioni  di fiqh (giurisprudenza).
Un giorno venne colpito da una poderosa influenza Celeste che gli fece perdere la coscienza di sè completamente e lo condussero in uno stato di Auto- Abnegazione. Questo stato, in cui smarrì sè stesso, lo spinse a vagare in cerca della Realtà che poteva vedere nel suo cuore. Poi un giorno ebbe una visione, in cui una voce gli disse, “Devi dirigerti verso  Delhi, dove imparerai dai suoi sapienti e dagli Sheikh. Allah possa donarti la buona sorte di incontrarti con il successore di Sheikh `Abdullah ad-Dihlawi .”

Quella visione continuo ad apparirgli innanzi, fino ai diciassette anni. Disse a suo padre, “Voglio diventare uno dei seguaci di `Abdullah ad-Dahlawi.” Suo padre era veramente impaurito nel lasciarlo andare in un paese così lontano, ma alla fine gli dette il permesso per il viaggio. Isma`il  si mise in cammino per Delhi, camminava giorno e notte senza mezzi di trasporto. Ci impiegò un anno per raggiungere Sayyidina `Abdullah ad-Dihlawi (q) a Delhi.

Rimase nella Khaniqah dello Sheikh,  ad imparare da lui. Rimase per molti anni al suo servizio. Nel1224 H./1809 d.C incontrò Mawlana Khalid (q) quando quest’ultimo era giunto in India per incontrare Sheikh `Abdullah ad-Dahlawi (q) e per ricevere la tariqat per mano sua. Sheikh Isma`il era solito osservare con attenzione il comportamento di Mawlana Khalid con Sheikh `Abdullah. Restò veramente impressionato dal modo e dalla sincerità con cui Mawlana Khalid serviva lo Sheikh. Sheikh `Abdullah una volta osservò Sayyidina Isma`il e disse, “I tuoi segreti sono con Sheikh Khalid. Quando tornerà al suo paese, tu lo seguirai.”

Quando  Mawlana Khalid tornò al suo paese di Sham nel 1225 H., Sheikh Isma`il ash-Shirwani tornò nel Daghestan a salutare i suoi parenti. Nel suo viaggio di ritorno in Daghestan si fermò in una città dove trovò delle persone in piedi nel deserto con le mani levate per la du`a, chiedendo ad Allah di far cadere la pioggia. Non vedevano pioggia da un anno. Quando lo videro, intravidero la compassione nel suo volto, gli chiesero, “Puoi chiedere ad Allah di far piovere su di noi.” Alzò le sue mani nella du`a. Le nuvole si addensarono e il vento cominciò a soffiare. Iniziò a piovere e continuò a piovere per sette giorni senza mai smettere.

Una volta raggiunto il Daghestan, chiese il permesso ai suoi genitori di spostarsi nella Siria Più Grande (Sham ash-Sharif). Tuttavia restò nel Daghestan per un lungo periodo di tempo. Mentre era lì, le persone arrivano di continuo ad apprendere dai suoi insegnamenti.

Dai suoi detti

Egli disse

“Se una persona dedica sè stessa ad Allah, Onnipotente ed Esaltato, il primo beneficio che riceverà è quello di non aver più bisogno degli altri.”
“Il dolce profumo degli amanti di Dio si leverà da loro e si diffonderà. Anche se cercheranno di nasconderlo, non saranno in grado, da qualsiasi luogo essi provengano e in qualsiasi luogo si dirigeranno.”

“Chiunque ascolti cose sagge e non le applica, è un ipocrita.”

“La compagnia degli eretici è una malattia e la cura è allontanarsi da loro.”

“Allah, Onnipotente ed Esaltato, ha detto che chiunque sarà paziente con Noi, Ci raggiungerà.”

“Allah fornisce ai suoi servitori la dolcezza del Suo Dhikr. Se uno ringrazia Allah ed è felice  di ciò, Egli provvederà per lui la Familiarità con Lui. Se non è grato e non è felice di ciò, Egli sottrarrà la dolcezza dello dhikr e lo lascerà solo sulla sua lingua.”

“Allah esprime la familiarità con i Suoi Servitori mostrandoli come Suoi santi.”

“Il Sufismo è Purezza, non è una descrizione. È una Verità senza fine, come un fiume di rose rosse.”

Tasawwuf è camminare con i Segreti di Allah.”

“A chiunque preferisca la compagnia del ricco a quella del povero, Allah renderà loro il cuore morto.”

“Per il Conoscitore c’è un tempo in cui la Luce della Conoscenza brillerà su di lui. E gli farà vedere le Meraviglie del Celato.”

“Chiunque dichiari di essere un’Ascoltatore, e non oda lo Dhikr degli uccelli e i suoni degli alberi e gli applausi del vento, è un bugiardo..”

Venne interrogato sugli esseri umani. Egli disse, “Vi sono quattro tipi di persone e spiriti. Su di loro il Volere di Allah si riversa abbondante.”

Trascorse molti anni nel Daghestan. Poi ebbe una visione in cui Sheikh `Abdullah ad-Dahlawi (q) gli ordinava di spostarsi verso Sham e di restare là al servizio di Sheikh Khalid al-Baghdadi (q). Viaggiò verso Sham camminando dal Daghestan a Kuman, da Kuman all’Azerbaijan e sino a Tiflis. Da là si recò a Tabriz, poi ad Amad, Aleppo, Hama, e ad Homs. Alla fine arrivò a Damasco, il centro della Siria, dopo un anno di viaggio.

In Siria, si recò immediatamente incontro al suo Sheikh. Da Marja nel centro città dove era arrivato, non vi era una via facile per accedere alla montagna da cui si vede tutta Damasco, dove era situata la Khaniqa  del suo Sheikh. Camminò da Marja verso quella montagna per due ore, finché arrivò alla porta dello Sheikh. Una volta entrato il suo Sheikh lo stava aspettando. Egli disse,  “Abbiamo ricevuto la notizia del tuo arrivo. Benvenuto.”

Sheikh Khalid immediatamente lo mise in ritiro per un lungo periodo. Durante questo ritiro egli gli insegnò quel di cui aveva bisogno per raggiungere la perfezione, poi gli dette il potere di questa Tariqat. Ordinò a tutti i suoi seguaci di ascoltarlo. Egli disse,

“Questo è il mio Khalif. Egli è come la cupola di una moschea, la cupola della Moschea del Profeta Sallallah16. Da lui il segreto di questa tariqat si diffonderà sino al Daghestan. Da là posso vedere la luce che brilla da sette generazioni di Sheikhs. Ognuno di questi sette Sheikh rappresenterà i più elevate poteri della Presenza  Divina. Attraverso loro vi sarà un grande supporto contro l’esercito di Ignoranza che invaderà l’area del Daghestan.”

“Tra la gente del Daghestan vi sarà un guerriero che vivrà al tempo dei tre grandi Sheikh di questa tariqat e che sarà sostenuto da loro. Condurrà la battaglia contro questo esercito di Ignoranza.” Poi egli disse ai suoi seguaci: “Sheikh Isma`il ash-Shirwani è il miglior sapiente di questo tempo, e l’ho allevato ad essere uno dei santi perfetti. Vi guiderà e guiderà tutti quelli che verranno dopo di me. Egli sarà il Conoscitore che diffonderà il segreto di questa Tariqat nuovamente nei territori del Caucaso. Questo  Imam sarà il primo a sedersi sul mio Trono e sarà il Fiduciario di tutto quello che ho speso sulla Via di Allah. E il suo compito è quello di prendersi cura dei miei figli.”

Sheikh Isma`il servì il suo Sheikh e restò in sua compagnia. Viaggiava con lui e visse nella sua stessa casa per quindici anni. Gli venne data la Khilafa Assoluta e gli venne dato il permesso di guidare i ricercatori, al-irshad. Dirigeva la gente al meglio della sua conoscenza, finché la sua fama si diffuse attraverso Sham, l’Iraq, la Persia, l’Armenia, e la Turchia, raggiungendo la terra del Daghestan.

Sheikh Khalid gli assegnò il compito di insegnare e di allenare le persone nella Moschea di Al-Addas a Damasco. Era solito contare e valutare l’azione di ogni cercatore, uno per uno, e presentarla al suo Sheikh, Mawlana Khalid. Qualsiasi domanda che gli veniva posta dai murids, egli la presentava allo Sheikh. Quindi lo Sheikh gli dava una risposta o chiedeva a  Sheikh Isma`il di dare una regola religiosa (fatwa).

Sheikh Majid al-Khani riportò, “Sheikh Ismail era solito dirci, ‘Sono uno specchio pulito. Tutto quel che Hazrat Mawlana Khalid mi ha inciso sopra io lo rifletto su di voi.’ E non vidi mai lui porsi ad un livello superiore al nostro.”

Sheikh Majid al-Khani disse, “Quando Sheikh Khalid morì, Sheikh Isma`il piangeva. Tremava, ma a parte questo, restò fermo, come un montagna, immobile. Riunì tutti i seguaci dello Sheikh e testimoniarono all’unisono di tener ben stretta la Veste di Allah. Rinnovò le loro energie e portò via la tristezza dai loro cuori. Dette loro rispetto e li lodò e li benedisse. Insegnò loro il modo migliore di adorare e li preparare a ricevere una Conoscenza Spirituale Elevata. Prese il controllo di guidare i cercatori al posto del suo Sheikh e lo mantenne come era stato. Disse, “Non sai che Hazrat Mawlana Khalid era una delle persone di Allah e che queste persone non muoiono mai? Sono con noi in ogni momento e in ogni secondo.”

Partì per il Daghestan dopo un po’ di tempo e la raggiunse molto rapidamente. Nella sua zawiya nel Daghestan incontrò Sheikh Khas Muḥammad. Vedendo in lui la luce di questo Ordine, gli disse, “Sarai uno dei miei successori.” Alla fine egli passò il segreto dell’Ordine a lui, così come ai due grandi santi del Daghestan, Sheikh Muḥammad Effendi al-Yaraghi e Sayyid Jamaluddin al-Ghumuqi al-Husayni.

Durante il suo soggiorno nel suo paese natale, Sheikh Isma`il diffuse la tariqat attraverso il Daghestan e incoraggiava la sua gente a combattere i russi, che si opponevano alla religione e alla vita spirituale. I suoi seguaci si diffusero rapidamente ovunque, e molti di loro divennero parte attiva nella guerra contro i russi. Erano instancabili nel diffondere l’Ordine Naqshbandi attraverso il Daghestan finché ogni città ed ogni casa era conosciuta come Naqshbandi.

Imam Shamil ad-Daghestani ash-Shashani e il Mullah Fawzi Muḥammad, leader del movimento contro i russi, erano trai suoi seguaci. Per 36 anni, sotto la sua direzione e la direzione dei suoi successori immediate nel lignaggio, difesero il loro paese dal macello oppressivo portato dai russi.

Dei suoi Poteri Miracolosi

Si dice che un giorno Sheikh Isma`il (q) era in una moschea e osservava un povero che non mangiava, non beveva e non dormiva. Gli si avvicinò e gli chiese,  “Che cosa desideri?” Egli disse, “Desidero del pane caldo e un po’ di cibo.” Sheikh Isma`il levò le sue mani in supplica e disse, “Oh Allah, ecco il tuo servitore che non mangia da tre giorni. Ti prego invia il cibo che desideri per lui.” Non aveva ancora concluso la du’a che un uomo entrò nella moschea dicendo, “Mia moglie si è ammalata e ho fatto giuramento di nutrire il povero affinché lei possa trarne beneficio. Ho portato un po’ di pane caldo e del cibo per dar da mangiare all’affamato.”

Uno dei suoi seguaci nel Daghestan narra: “Sheikh Isma`il disse a sè stesso un giorno, ‘Oh mio ego, sono arrabbiato con te. Ti metterò in difficoltà.’ Andò sui monti del Daghestan e si distese all’imboccatura di una caverna in cui c’erano due leoni. Non si muovevano e noi che lo avevamo seguito eravamo molto stupiti. Poi il leone maschio si avvicinò con un grande pezzo di carne nelle fauci e si sedette, lontano, non si avvicinava, ma lo osservava. Poi la leonessa si avvicinò con un po’ di carne nelle fauci. Cominciò a piangere e a ruggire. Il maschio si avvicinò alla femmina e la fece smettere di piangere. Si sedettero per un attimo a guardare lo Sheikh. Poi il leone maschio prese i due cuccioli giovani e li dette alla madre, mentre si avvicinava a Sheikh Isma’il. Si sedette al suo fianco, restando lì finché lo Sheikh non se ne andò.”

Un giorno Sheikh Isma`il passò vicino ad un villaggio. Quando alcuni abitanti del villaggio lo videro e lo riconobbero tutta la gente gli corse incontro per salutarlo. Lo Sheikh del paese venne e disse, “Oh Sheikh Isma`il, ti prego vieni ad istruirci.” Egli disse, “Oh Abu Said, Allah possiede due maniere d’insegnare: il Modo Comune e il Modo Speciale. La Via Comune è quella che percorrete tu e i tuoi compagni. Mentre per la Via Speciale, venite con me, ve la mostrerò.” Lo seguirono fino ad un fiume. Egli disse, “Questa è la Via di Allah,” e camminò attraverso l’acqua verso l’altra sponda. Si allontanò, scomparendo .

Sheikh Abdur Raḥmān ad-Daghestani riporta:

“Un giorno stavo seduto in mezzo ad una folla di gente. Vedemmo Sheikh Isma`il che si avvicinava  indossando una cappa di lana e ai suoi piedi aveva scarpe nuove. Dissi a me stesso, ‘Quello Sheikh Isma`il è un vero Sheikh Sufi. Mi recherò da lui e gli porrò una domanda difficile, vediamo se sa rirpondere o no.’ Mi avvicinai ed egli mi vide. Come mi avvicinai egli disse, ‘Oh Abdur Raḥmān, Allah disse nel Santo Corano di evitare cattivi pensieri. Non cercare di interrogarmi. Questo non è un comportamento corretto.’ Dissi in cuor mio, ‘Che miracolo! Questo è un grande miracolo! Come poteva conoscere la mia domanda e come sapeva il mio nome? Lo devo seguire e chiedergli di più.’ Gli corsi dietro, ma non lo trovai.

“Un giorno lo vidi in un villaggio. Stava in piedi e pregava, aveva gli occhi colmi di lacrime. Una volta finito, gli corsi incontro a chiedere perdono per quel che avevo fatto la volta precedente. Mi guardava e mi dsse, Leggimi il versetto coranico, wa innee la-Ghaffaran liman taaba wa amana wa `amila salihan thumma-htada [20:82] (‘Senza dubbio, Io sono Colui che perdona ancora e ancora, a coloro che si pentono, credono e fanno il giusto—a coloro che sono pronti a ricevere la vera guida.’) Quindi me ne andai. Pensai in me stesso, ‘Certamente egli è uno degli abdal (“Santi- sostituti”); questa è la seconda volta che egli si è rivolto ai pensieri nel mio cuore.’

“Più tardi in quel giorno stesso, nella strada di ritorno a casa, oltrepassai di nuovo quel paese e lo vidi in piedi vicino ad un pozzo, con una coppa nella mano. Voleva bere dal pozzo. Mentre lo guardavo la coppa cadde nel pozzo. Poi lo vidi levare le mani e recitare questa du’a, ‘Oh Allah, ho sete dell’acqua e l’acqua è il mio solo cibo. Oh Allah, Tu conosci il mio cuore e sai che ho sete .’ Nemmeno un  secondo era passato  prima che l’acqua del pozzo si levasse fino a raggiungere la cima e fuoriuscisse dal pozzo e con essa la coppa. Egli prese la coppa e bevve, poi fece le abluzioni e pregò quattro rak’ats. Poi mise la sabbia nella coppa, ci mescolò un po’ d’acqua con il dito. Poi si sedette e mangiò dalla mistura. Venni e dissi,  ‘Oh  Sheikh Isma`il, lascia che io mangi con te. Che cosa mangi, dello sporco?’ Egli replicò, ‘Oh Abdur Raḥmān, mantieni dei buoni pensieri di Allah.’ Egli mi dette la coppa. L’ho messa nella mia bocca ed era acqua e miele. Giuro su Dio, che mai in vita mia bevvi cosa più deliziosa. Molti giorni passarono in cui non ebbi necessità di mangiare, nè di bere, restai così soddisfatto dalla dolcezza di quella singola coppa.”

Sheikh Muḥammad ad-Daghestani disse, “Una volta, uscii per vedere Sheikh Isma`il ash-Shirwani. Baciai la sua mano e gli chiesi di accompagnarlo nei suoi viaggi. Viaggiai con lui per due giorni. Durante quel periodo non lo vidi bere, nè mangiare. Diventai affamato e assetato e mi indebolii a causa del camminare incessantemente senza cibo, nè acqua. Dissi, ‘Oh mio Sheikh, sono così debole.’ Egli disse, ‘Hai fame p sete?’ Dissi, ‘Sì, entrambi.’ Egli disse, ‘Allora non hai bisogno della mia compagnia. Chiudi gli occhi.’ Chiusi i miei occhi e aprendoli, mi ritrovai a casa mia.”

Morì il 10 di Dhul-Hijjah, di mercoledì nel 1255 H. / 1839 D.c. Venne sepolto ad Amasya.

Passò il segreto ai suoi tre khalifs che erano tra i suoi studenti. Questa successione  multipla fu simile a quella del tempo di Sayyidina Shah Naqshband, quando passò il segreto dell’Ordine a molti khalif; ma fu diverso, in quel tempo Shah Naqshband consegnò il segreto principale ad uno soltanto, Sayyidina `Alauddin al-‘Aṭṭār, mentre Sheikh Isma`il lo passò a tutti e tre: Sheikh Khas Muḥammad ash-Shirwani, Sheikh Muḥammad Effendi al-Yaraghi al-Kurali, e Sayyid Jamaluddin al-Ghumuqi al-Husayni.

Sayyidina Isma`il Shirwani informò i suoi tre khalifs di una predizione per il loro futuro: “Passò ad ognuno di voi il segreto della Tariqat, al tempo stesso, per ordine del ProfetaC:Documents and Settingssabina ciniDocumentibiografie sufiIsmail ash-Shirwani_filesalla.gif, e per gli ordini di Sayyidina ` Abdul Khāliq al-Ghujdawani, e dell’Imam della Tariqa, Shah Naqshband, e del mio Sheikh, Khalid al-Baghdadi, e attraverso la presenza spirituale di Sayyidina Uwais al-Qarani. Ognuno di voi porterà il segreto di questa Catena D’Oro con lo stesso potere, ma la vostra ascensione al Trono della Guida sarà in sequenza, e ognuno di voi vorrà mantenere le relazioni con l’altro come dico ora: direttamente dopo di me l’autorità del segreto sarà nelle mani di Sheikh Khas  Muḥammad ash-Shirwani; poi nelle mani di Muḥammad Effendi al-Yaraghi al-Kurali ; infine nelle mani di Sayyid Jamaluddin al-Ghumuqi al-Husayni.”

La meraviglia di questa predizione di Sheikh Isma`il era di dire ai suoi khalif l’ordine delle loro morti. Avvenne proprio come aveva predetto.