Poesia sufi: Saadi Shirazi

Gulestan-il-roseto-saadi-shirazi
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Gulestan (Il roseto) – Saadi Shirazi

Quando wali, mistico e poeta, Sa’dī Shirāzi qsa iniziò a scrivere il suo famoso Rubai in lode di Rasūlullāh ﷺ non riusciva a scrivere un quarto e ultimo verso soddisfacente.

Un giorno, mentre ci lavorava, si addormentò e vide Rasūlullāh ﷺ insieme ai suoi compagni (raḍiAllāhu ‘anhum).

Il Profeta ﷺ chiese a Sa’dī (q.s.) di recitarlo per lui, e così fece:

Balāghal-‘ula be kamālihi,
kashaf ad-doja be jamālihi
ḥasunat jami’u khiṣālihi

Dopo aver ascoltato, il Profeta ﷺ aggiunse il verso finale recitando:

ṣallu ‘alayhi wa ālihi.

Quindi il verso finale del famoso Rubai di Sa’dī (qsa) fu completato dallo stesso Rasūlullāh ﷺ…..!!


“O Re! non abbigliarti con indumenti reali quando vieni a pregare:

supplica come un derviscio e di’:

O Dio! potente e forte. Io non sono un monarca,

ma un mendicante alla Tua corte.

A meno che Tu non mi aiuti a sosternermi,

cosa posso produrre con le mie mani?

Soccorrimi, e dammi la facoltà di essere virtuoso,

come potrei altrimenti essere di beneficio al mio popolo?

Se governi di giorno, prega con fervore la notte.

Il più grande dei tuoi servitori è alla soglia pronto a servirti,

servi quindi alla soglia di Dio con il capo basso in segno di venerazione.”


Il Gulestan (Il Roseto) di Saadi Shirazi in italiano in una edizione del 1873 (pdf 40 Mb.)