Post-Eg. n. 94. Di 29 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 25.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra.
Egli è l’Eccelso, il Saggio.
2. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente.
3. Egli è il Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente [1].
4. Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi Si è innalzato sul trono. Egli conosce ciò che penetra nella terra e ciò che ne
esce, quel che scende dal cielo e quel che vi ascende; Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva ciò che fate.
5. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra.
Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.
6. Fa penetrare la notte nel giorno e il giorno nella notte e conosce perfettamente quel che nascondono i petti.
7. Credete in Allah e nel Suo Messaggero e date [una parte] di ciò di cui Allah vi ha fatto vicari [2].
Per coloro che credono e saranno generosi, ci sarà ricompensa grande.
8. Perché mai non credete in Allah, nonostante che il Messaggero vi esorti a credere nel vostro Signore?
Egli ha accettato il vostro patto [3], [rispettatelo] se siete credenti.
9. Egli è Colui che ha fatto scendere sul Suo servo segni evidenti, per trarvi dalle tenebre alla luce; in verità Allah è dolce e misericordioso nei
vostri confronti.
10. Perché non siete generosi per la causa di Allah, quando ad Allah [appartiene] l’eredità dei cieli e della terra? Non sono eguali coloro di
voi che sono stati generosi e hanno combattuto prima della Vittoria [4] essi godranno di un livello più alto - e quelli che saranno generosi e combatteranno dopo. Comunque, a ciascuno di loro Allah ha promesso il meglio.
Allah è ben informato di quello che fate.
11. Quanto a chi fa ad Allah un prestito bello, Egli glielo raddoppia e gli concederà generosa ricompensa.
12. Un Giorno vedrai i credenti e le credenti circondati dalla loro luce: «Oggi vi è data la lieta novella di Giardini nei quali scorrono i ruscelli,
dove rimarrete in perpetuo: questo è davvero l’immenso successo».
13. Il Giorno in cui gli ipocriti e le ipocrite diranno ai credenti: «Aspettateci, ché possiamo attingere della vostra luce». Sarà risposto loro:
«Tornate indietro a cercare la luce». Fra di loro, sarà poi eretta una muraglia dotata di una porta: al suo interno la misericordia [5], all’esterno, di fronte, il castigo.
14. «Non eravamo con voi?», grideranno. «Sì - risponderanno - ma seduceste voi stessi [6], indugiaste e dubitaste, e vi lasciaste ingannare dalle vostre passioni finché non si realizzò il Decreto di Allah.
Vi ingannò a proposito di Allah l’Ingannatore.» [7]
15. Quest’oggi non sarà accettato riscatto né da voi né da coloro che non credettero. Vostro rifugio sarà il Fuoco: questo è il vostro inseparabile
compagno. Qual triste rifugio!
16. Non è forse giunto, per i credenti, il momento in cui rendere umili i loro cuori nel ricordo di Allah e nella verità che è stata rivelata, e di
differenziarsi da quelli che ricevettero la Scrittura in precedenza e che furono tollerati a lungo [da Allah] [8] ? I loro cuori si indurirono e molti di loro divennero perversi.
17. Sappiate che Allah ravviva la terra morta! Invero vi abbiamo esplicitato i segni affinché riflettiate.
18. Coloro che fanno la carità, uomini o donne, concedono un bel prestito ad Allah; lo riscuoteranno raddoppiato e avranno generoso compenso.
19. Coloro che credono in Allah e nei Suoi Messaggeri, essi sono i veridici, i testimoni presso Allah: avranno la loro ricompensa e la loro luce.
Coloro che invece non credono e tacciano di menzogna i Nostri segni, questi sono i compagni della Fornace.
20. Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia:
la vegetazione che suscita conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell’altra vita c’è un severo castigo,
ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah.
La vita terrena non è altro che godimento effimero.
21. Affrettatevi al perdono del vostro Signore e al Giardino vasto come il cielo e la terra, preparato per coloro che credono in Allah e nei Suoi
messaggeri. Questa è la grazia di Allah, che Egli dà a chi vuole. Allah possiede immensa grazia.
22. Non sopravviene sventura né alla terra né a voi stessi, che già non sia scritta in un Libro prima ancora che [Noi] la produciamo; in verità ciò è
facile per Allah.
23. E ciò affinché non abbiate a disperarvi per quello che vi sfugge e non esultiate per ciò che vi è stato concesso.
Allah non ama i superbi vanagloriosi
24. [e] gli avari che impongono agli altri l’avarizia. Quanto a chi volge le spalle, [sappia che] Allah basta a Se stesso, è il Degno di lode.
25. Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini
osservassero l’equità. Facemmo scendere il ferro [9], strumento terribile e utile per gli uomini, affinché Allah riconosca chi sostiene Lui e i Suoi messaggeri in ciò che è invisibile [10]. Allah è forte, eccelso.
26. Invero inviammo Noè e Abramo e concedemmo ai loro discendenti la profezia e la Scrittura. Alcuni di loro furono ben diretti, ma la maggior parte
fu empia.
27. Mandammo poi sulle loro orme i Nostri messaggeri e mandammo Gesù figlio di Maria, al quale demmo il Vangelo. Mettemmo nel cuore di coloro che lo
seguirono dolcezza e compassione; il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi, soltanto per ricercare il compiacimento di Allah. Non fummo
Noi a prescriverlo. Ma non lo rispettarono come avrebbero dovuto. Demmo la loro ricompensa a quanti fra loro credettero, ma molti altri furono empi [11].
28. O credenti, temete Allah e credete nel Suo Messaggero, affinché
Allah vi dia due parti [12] della Sua misericordia, vi conceda una luce nella quale camminerete e vi perdoni. Allah è perdonatore, misericordioso.
29. La gente della Scrittura sappia che non ha alcun potere sulla Grazia di Allah. In verità la Grazia è nella mano di Allah ed Egli la concede a chi
vuole.
Allah possiede immensa Grazia.
[1] Allah (gloria a Lui l’Altissimo) precede ogni cosa e pertanto è il Primo, rimarrà eterno quando tutto il resto finirà e quindi è l’Ultimo; tutto il
creato è un segno meraviglioso della Sua Esistenza e in questo senso Egli è il Palese, la Sua essenza è impenetrabile alla conoscenza umana: è
l’Occulto.
[2] «ciò di cui Allah vi ha fatto vicari»: il mondo appartiene ad Allah (gloria a Lui l’Altissimo), l’uomo dispone del creato e dei suoi beni nella
misura e nel modo voluto da Allah. La sua funzione di «khalìfa», vicario, luogotenente del Creatore nel creato è più volte espressa nel Corano
(vedi ad es. II, 30).
[3] Se il pronome si riferisce all’Altissimo (gloria a Lui) il versetto allude al patto di sottomissione che Adamo sottoscrisse impegnandovi i suoi
discendenti; se si riferisce invece all’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) si tratta del giuramento di obbedienza fattogli dai suoi
compagni (che Allah sia soddisfatto di loro).
[4] «prima della Vittoria»: la Vittoria specifica cui allude il versetto, potrebbe trattarsi di quella riportata a Badr o quella relativa all’entrata
trionfale alla Mecca. Anche una profezia sulla vittoria definitiva dell’IsIàm sulla miscredenza è ipotesi interpretativa del tutto accettabile.
[5] La luce è la fede ed essa guiderà i credenti verso il Paradiso come già li ha guidati nella loro vita terrena, l’intensità della luce che
circonderà ognuno sarà proporzionale alla bontà delle sue opere.
[6] «seduceste voi stessi»: nel senso di: «vi lasciaste trascinare in tentazione».
[8] «e che furono tollerati a lungo [da Allah]»: secondo un’altra interpretazione «e che trovarono il tempo troppo lungo». Si tratta dei popoli che
ricevettero le Scritture prima della rivelazione del Corano.
[9] «Facemmo scendere il ferro»: il Corano usa, relativamente al ferro, un verbo che significa «far scendere» e che traduciamo anche con «rivelare». E
quindi interessante osservare che quando si è calcolata l’energia necessaria alla formazione di un atomo di ferro, si è scoperto che era
indispensabile un’energia pari a quattro volte quella presente nel sistema solare. Gli scienziati ritengono, pertanto, che il ferro sia un elemento
estraneo, venuto sulla Terra e non formatosi su di essa.
[10] «in ciò che è invisibile»: nella accettazione della Sua imperscrutabile volontà, nella fede della Resurrezione, nel Giudizio e nell’altra vita.
[11] Riferisce una tradizione che un giorno l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: «Dopo la scomparsa di Gesù, i Figli di Israele che
lo avevano seguito si divisero in settantadue sette, delle quali solo tre si salvarono. La prima si rivoltò contro i tiranni ed esortò le genti
alla religione di Allah, combattè e subì senza mai perdere la fede. La seconda si rivoltò ma non ebbe la forza necessaria per combattere e di loro
fu fatta strage nelle maniere più atroci. La terza, anch’essa priva della forza di combattere per difendere la vera religione, fu costretta a
ritirarsi sulle montagne e si dedicò all’adorazione di Allah. Così nacque il monachesimo».
[12] Secondo molti commentatori il versetto si rivolge ai cristiani e agli ebrei, i quali, convertendosi all’IsIàm, avrebbero diritto ad una doppia
ricompensa: una per aver creduto in Dio in base a quello che era stato loro insegnato, la seconda per aver riconosciuto la veridicità del Corano
e della missione di Muhammad (pace e benedizioni su di lui).
Tratto da: “Il Corano”
(la traduzione dei suoi significati in lingua italiana)
A cura di Hamza Roberto Piccardo
Prefazione di Franco Cardini e introduzione di Pino Blasone
Edizioni Newton & Compton su licenza Al Hikma, pp.610.
La più diffusa e completa traduzione dei significati del Corano, la prima realizzata dai musulmani in Italia per tutti gli italofoni.
Un’opera arricchita da un’imponente apparato di note (oltre 2.800) un indice delle materie, un indice dei nomi e 12 appendici tematiche: dai 5 pilastri dell’Islam alla traduzione dei Nomi di Allah, dal concetto di jihad a alla proibizione dell’interesse sul denaro.