Liberamente tratto da:
“Il Giorno del Giudizio (La morte e i segni premonitori dell’Ora)”
di Aḥmad Michelangelo Guida

La morte

Punizione della tomba

I segni del Giorno del Giudizio

Il Dajjal (l’Anti-Cristo)

La venuta del Mahdi

I segni maggiori

La discesa di Gesù

Gog e Magog

Sorgere del sole ad occidente

Prima dell’Apocalisse

La morte (wafat):

Nel linguaggio coranico vi sono due tipi di morte, ovvero individua due momenti nei quali l’anima viene tirata via dal corpo, e questi sono la “piccola morte” che avviene quotidianamente durante il sonno, e la “grande morte”, che è quella definitiva, dopo la quale non c’è più vita nel mondo terreno. A questo proposito l’Altissimo dice:
«È Lui che vi tira su nella notte, e sa quello che avete fatto durante il giorno, e quindi vi risveglia» (VI:60)
ed ancora:
«Allah tira su le anime al momento della morte e quelle che non muoiono durante il sonno. Trattiene poi quella di cui ha deciso la morte e rinvia l’altra fino ad un termine stabilito» (XXXIX:42).

La morte è inevitabile:
Non è possibile sfuggire in nessun modo alla morte poiché tutto ciò che è stato creato prima o poi perirà: «Tutto perirà, eccetto il Suo Volto. A Lui appartiene il Giudizio e a Lui sarete ricondotti» (XXVIII:88); «In verità dovrai morire [Muḥammad (S.A.a.s.)] ed essi dovranno morire» (XXXIX:30.

La morte ha un termine stabilito:
Inoltre non è possibile anticipare o ritardare la morte, poiché la decisione spetta ad Allah che per ogni sua creatura ha fissato un termine, ecco perché dice nel Corano: «Nessuno muore se non con il permesso di Allah, in un termine scritto e stabilito» (III:145); e dice: «Ogni comunità ha un termine stabilito, e quando il suo tempo giunge, non si ritarderà di un ora e non si anticiperà» (VII:34).

La soglia della morte (al-ihdar):
L’uomo trapasserà quando l’Altissimo gli invierà degli angeli che tireranno fuori dal suo corpo l’anima. Ecco come il Corano parla del trapasso: «Egli è Colui che domina i Suoi servi, e manda incontro a loro i custodi [gli angeli]. E quando giunge la morte, i nostri inviati [gli angeli della morte], lo tirano su senza negligenza» (VI:61). Per coloro che sono stati fedeli questo sarà un trapasso piacevole perché saranno rassicurati sulla ricompensa del Paradiso: «Su coloro che dicono: “Il nostro Signore è Allah”, e che seguono rettamente [la Via] scendono gli Angeli [dicendo]: “Non abbiate paura e non affliggetevi; ricevete la bella notizia del Giardino che vi è stato promesso. Noi siamo vostri alleati in questa vita e nell’altra, e in quella avrete ciò che l’anime vostre desidereranno e quel che chiederanno. Questa è l’ospitalità del Perdonatore, il Misericordioso”» (XLI:30-33). Coloro invece che hanno miscreduto saranno derisi e vivranno questo momento con profonda ansia e preoccupazione: «Chi è più ingiusto di colui che inventa menzogne contro Allah e respinge i Suoi segni? La loro parte [le azioni della vita terrena] li raggiungerà dal Libro [del Decreto divino]; poi verranno i Nostri messaggeri, li faranno morire e diranno: “Dove sono quelli che avevate l’abitudine di invocare al posto di Allah?” Diranno: “Ci hanno abbandonati” e testimonieranno contro loro stessi della loro miscredenza» (VII:37).

Lo stato di ebbrezza:
A causa del dolore che si proverà nel momento del trapasso l’uomo si troverà in uno stato confusonario, dove non capirà bene cosa gli sta avvenendo, uno stato di ebbrezza: «L’ebbrezza della morte verrà in verità: “Questo era quello che cercavi di evitare”» (L:19).
‘A’iša, Madre dei Credenti, ci narra che lo stesso Profeta (S.A.a.s.), durante il suo trapasso, ebbe modo di parlare dello stato di ebbrezza: Il Messaggero di Allah (S.A.a.s.) aveva davanti a sé una bacinella – o un recipiente con dell’acqua, alla fine della sua vita – e infilò la sua mano nell’acqua e la passò sul suo viso e disse: «Non c’è altra divinità che Allah, in verità la morte ha uno stato confusionario». Poi alzò la sua mano e disse: «Per i compagni più alti» finché spirò e la sua mano cadde» (Bukhari 6510).

Il viaggio dello spirito verso il cielo:
Superato il momento del trapasso le anime affrontano un primo viaggio verso il cielo che ci viene narrato dallo hadith trasmesso da Abu Harayra che ha sentito il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) dire: «Al morto si presentano gli angeli, e se era un uomo retto gli dicono: “Esci o anima buona che eri in un corpo buono, esci lodata, rallegrati per la rilassatezza [che proverai nel vedere il Volto di Allah] e per il dono [che hai ricevuto sentendo queste parole], il Signore non è in collera” e continuano a dirgli ciò fino a quando non è uscita, poi ascendono con essa al cielo e vengono aperte a lei [le porte dei cieli], e chiedono: “Chi è questa?” E rispondono: “Tizio”, e dicono: “Benvenuta anima giusta che eri in un corpo giusto, entra lodata, rallegrati per la rilassatezza e per il dono, il Signore non è in collera” e continuano a dirgli ciò fino a quando non arriva al cielo dov’è Allah il Lodato e l’Altissimo [dopo il settimo cielo, perché Egli è sopra i cieli]. Se era un uomo malvagio dicono: “Esci o anima perversa, che eri in un corpo perverso, esci biasimata, e rallegrati per l’acqua bollente e della bevanda fetida, e dell’ultimo aspetto del tuo consorte” e continuano a dirgli ciò fino a quando è uscita, poi ascendono con essa al cielo e vengono aperte al lei [le porte del primo cielo], e chiedono: “Chi è questa?” e rispondono: “Tizio” e dicono: “Non c’è benvenuto per l’anima perversa di un corpo perverso, ritorna indietro biasimata perché non ti verranno aperte le porte”, e viene mandata via dal cielo e poi ritorna verso la tomba…» (Ibn Majah).
Dopo questo primo viaggio, dove i fedeli vedranno il Volto di Allah l’Altissimo, tutte le anime torneranno nella loro tomba dove attenderanno il Giorno del Giudizio.

Punizione della tomba

Dice Allah: «Due volte lo puniremo, poi saranno avviati verso un castigo enorme» (IX:101). Due volte dunque sarà punito l’uomo. La prima volta nel suo sepolcro, aspettando il Giorno del Giudizio universale, e la seconda volta dopo esser stato giudicato nell’Inferno. Vi sono tutta una serie di peccati che verranno puniti nella tomba. Ad esempio il rifiutare di obbedire a degli ordini di Allah, il non pulirsi dopo aver urinato, la calunnia, la frode, il mentire, la fornicazione e l’adulterio, l’usura.
E proprio a proposito del supplizio nella tomba ‘A’iša – Allah si compiaccia di lei – ha raccontato: «Vennero da me due anziane ebree di Medina e dissero: “La gente delle tombe viene punita nelle loro tombe”. Lei disse [‘A’iša]: “Le tacciai di menzogna, e non mi convinsero e se ne andarono. Venne il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) e gli dissi: ‘O Messaggero di Allah, due delle anziane ebree di Medina sono venute da me e hanno affermato che la gente delle tombe viene punita nella propria tomba’. Egli disse: ‘Hanno detto il vero, vengono puniti con una pena che sentono gli animali'”. Lei disse: “E l’ho visto dopo di ciò sempre chiedere protezione nella preghiera contro la punizione della tomba”» (Muslim 586). Questo hadith ci fa sapere anche che gli animali possono sentire i gemiti di dolore dei morti. Anche il Profeta (s.A.’a.s.) ha sentito la terrificante voce di quelli che venivano puniti nella tomba, ma la cosa può essere ascoltata anche da altre persone.
Le pene nella tomba sono atroci tanto che Hani’, il mawali di ‘Uthman ibn ‘Affan, ha raccontato: «’Uthman (RAA) quando sostava davanti ad una tomba piangeva tanto che si bagnava la sua barba e gli veniva chiesto: “Ricordi il Paradiso e l’Inferno e non piangi, ricordi la tomba e piangi?” E lui rispose: “Ho sentito il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) dire: ‘La tomba è la prima dimora dell’Akhira [della vita dopo la morte], chi scampa ad essa, ciò che viene dopo gli sarà più facile, ma chi non scampa ad essa, ciò che viene dopo gli sarà più difficile’. E ho sentito dire il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) dire: ‘Non ho visto mai cosa più atroce se non la tomba'”» (Tirmidhi).
Il defunto avrà la percezione di ciò che avviene attorno alla sua tomba, anche se non potrà muoversi. Inoltre verrà interrogato e punito da alcuni angeli, Munkar e Nakir. Su questo Qatada ha trasmesso da Anas che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Quando l’uomo viene messo nel suo sepolcro e quando i suoi amici se ne vanno – tanto che sente i loro passi – vanno da lui due angeli che si siedono vicino a lui e dicono: “Cosa dicevi su quest’uomo, di Muḥammad (S.A.a.s.)? Il fedele dirà: “Ho testimoniato che è servo di Allah e Suo messaggero”. Guarda il tuo posto all’Inferno, Allah lo ha sostituito con un posto al Parsadiso (Qatada ha detto: “Siamo stati informati che la sua tomba sarà resa più spaziosa”, poi tornò alla narrazione di Anas:) Invece all’ipocrita e al miscredente gli chiederanno: “Cosa dicevi su quest’uomo?” E risponderà: “Non lo sò, dicevo ciò che diceva la gente”. E diranno: “Non hai conosciuto e non hai preso la guida”. E lo colpiranno con un colpo di un martello di ferro, ed emetterà un gemito che verrà sentito da tutto ciò che gli sta vicino, tranne dai jinn e dagli uomini» (Bukhari 1374).
Dunque l’uomo nel suo sepolcro vedrà anche quale sarà il suo posto dopo il Giudizio universale, tant’è vero che ha detto il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) a ‘Abd Allah ibn ‘Umar: «Quando uno di voi muore gli viene mostrato il proprio posto dalla mattina alla sera, se è della gente del Paradiso, [gli viene mostrato il posto] tra la gente del Paradiso, se è della gente dell’Inferno, [gli viene mostrato il posto] tra la gente dell’Inferno – poi aggiunse – questo è il tuo posto finché Allah non ti farà resuscitare nel Giorno del Giudizio» (Bukhari 1379).

Chiedere protezione dalla punizione della tomba:
È bene dunque agire in modo corretto e di chiedere protezione ad Allah dalle terribili punizioni della tomba. Abu Hurayra ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto infatti: «Quando uno di voi dice il tašahhud [le ultime cose che si dicono alla fine di ogni salat] chieda protezione ad Allah da quattro [cose]. Dica: “O Allah, Ti chiedo protezione dalla punizione dell’Inferno, dalla punizione della tomba, dalle difficoltà e dalle tribolazioni della vita e della morte, e dal male dell’afflizione del al-Masih al-Dajjal [Allahumma inni a’udhu bika min ‘adhab-il-qabr, wa min ‘adhabi Jahannam, wa min fitnat-il-mahya wa-l-mamat, wa min šarri fitnat-il-Masihi ad-Dajjal]» (Muslim 588).

La ruh e la nafs

Nonostante che non possiamo conoscere le sue caratteristiche, l’anima è un’entità separata dal corpo, e possono essere separati così come si evince dal già citato versetto:
«Allah tira su le anime al momento della morte e quelle che non muoiono durante il sonno. Trattiene poi quella di cui ha deciso la morte e rinvia l’altra fino ad un termine stabilito» (XXXIX:42).

Muoiono le anime?
Le anime non moriranno mai, così come possiamo evincere dal versetto: «Non proveranno lì la morte se non la prima morte» (XLIV:56); e dagli hadith: Jabir ha detto che venne chiesto al Profeta di Allah (S.A.a.s.): “Dorme la gente del Paradiso? e rispose (S.A.a.s.): «Il sonno, fratello, è la morte e la gente del Paradiso non dorme» (Tabarani). Da Abu Hurayra: disse il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) verrà detto alla gente del Paradiso: «Voi non guarirete né vi ammalerete mai, vivrete e non morirete mai, vi delizierete e non sarete mai infelici, ringiovanirete e non invecchierete mai» (Muslim 2837).

I segni del Giorno del Giudizio

La fede nel Giorno del Giudizio:
La fede nel Giorno del Giudizio è un pilastro inalienabile della fede islamica. Infatti l’Altissimo dice: «La pietà non consiste nel volgere i volti verso l’Oriente e l’Occidente, ma nel credere in Allah e nell’Ultimo Giorno, negli angeli, nel Libro [ovvero, nei libri] e nei profeti» (II:177); e dice anche: «E i credenti credono in quello che è stato fatto scendere su di te e in quello che è stato fatto scendere prima di te, eseguono la salat, pagano la zakat e credono in Allah e nell’Ultimo Giorno: daremo loro una ricompensa immensa» (IV:162). E anche nel famoso hadith riportato da Muslim, riassunto del credo islamico, dove il Profeta (s.A.’a.s.) risponde alle domande dell’angelo Gabriele, alla domanda di cos’è la fede egli risponde: «È che tu creda in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nei Suoi messaggeri e nell’Ultimo Giorno, e che tu creda nel decreto divino, sia nel bene che nel male» (Muslim 8).

Il Giorno del Giudizio è vicino:
È importante prima di procedere far notare che il Giorno del Giudizio è imminente e che bisogna perciò capire quello che avverrà in quel giorno e prepararsi nel miglior modo possibile. L’Altissimo dice: «L’Ora si avvicina e la luna si spacca» (LIV:1).

L’inconoscibilità del momento in cui ci sarà il Giorno del Giudizio:
Sappiamo che il Yaum al-Qiyama (il Giorno del Giudizio) è imminente, ma il momento esatto della venuta di questo momento non è dato saperlo: «Ti chiedono dell’Ora [o Muḥammad]: “Quando giungerà?”. Di’: “La conoscenza di questo appartiene al mio Signore. A suo tempo non la paleserà altri che Lui. Sarà cosa gravosa nei cieli e sulla terra, vi coglierà all’improvviso”. Ti interrogano come se tu fossi avvertito. Di’: “La conoscenza di ciò appartiene ad Allah”. Ma la maggior parte degli uomini non lo sa. In verità Allah è il Sapiente, il Conoscitore» (VII:187). Dunque solo Allah conosce il momento della venuta della distruzione dell’Universo, così come possiamo evincere anche dallo hadith da Ibn ‘Umar, il Profeta (s.A.’a.s.) ha detto: «Le chiavi dell’ignoto [gaib] sono cinque e solo Allah ne ha conoscenza, poi recitò il versetto: «In verità presso Allah è la conoscenza dell’Ora, fa scendere la pioggia, conosce ciò che c’è negli uteri. Nessuno conosce ciò che guadagnerà domani e nessuno conosce la terra in cui morirà» [XXXI:34]» (Bukhari 4627). L’uomo non può conoscere il momento della venuta del Giorno del Giudizio. E il famoso commentatore spagnolo del Corano al-Qurtubi ha detto: «Chi sostiene di conoscere qualcosa di ciò smentisce il Corano, perché differisce da esso».
Si sono diffusi anche false tradizioni, nel mondo islamico, che determinavano la venuta dell’Ora e oggi c’è chi sostiene di conoscere il momento del Giorno del Giudizio. Uno di questi falsi hadith diceva: «Accadrà nel 6000, e noi siamo nel sesto millennio».

Divisione dei segni dell’Ora:
Vediamo ora tre hadith sui segni premonitori del Giorno del Giudizio. Narra Abu Huraira che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Non verrà l’Ora fino a quando [1] due grandi gruppi non si combatteranno tra di loro, il loro invito sarà unico; [2] fino a quando appariranno circa trenta Dajjal bugiardi, ed ognuno di loro affermerà di essere il Messaggero di Allah; [3] fino a quando la conoscenza [religiosa] non sarà morta; [4] fino a quando non aumenteranno i terremoti; [5] fino a quando il tempo non passerà in fretta; [6] fino a quando appariranno le afflizioni [fitan]; [7] fino a quando non aumenterà al-harj, cioè l’omicidio; [8] fino a quando per voi le ricchezze non saranno in abbondanza, tanto che il ricco sarà preoccupato che nessuno accetterà la sua sadaqa, e quando la offrirà, quello al quale è stata offerta dirà: “Non ne ho bisogno”; [9] fino a quando le persone competeranno nel costruire palazzi sempre più alti; [10] fino a quando un uomo passerà davanti ad una tomba e dirà: “Potessi essere al suo posto”; [11] fino a quando il sole non sorgerà ad occidente. Allora quando sorgerà la gente lo vedrà e crederanno tutti ma quello sarà il momento in cui all’anima non servirà a nulla la fede, se non aveva creduto prima o non abbia acquisito un merito nella sua fede [cfr. VI:158]» (Bukhari 7121).
Visti questi hadith inquietanti possiamo permetterci di dividerli in quattro grandi categorie: gli avvenimenti annunciati che si sono già verificati; i segni che si sono verificati e che continuano a verificarsi oggi, i segni che non si sono ancora verificati ed infine i segni maggiori che precederanno di poco il cataclisma che distruggerà la terra.

I segni che già si sono verificati

La venuta di Muḥammad (S.A.a.s.):
Uno dei segni della venuta del Yaum al-Qiyama era la venuta dell’ultimo dei profeti e dei messaggeri, Muḥammad (S.A.a.s.). Infatti ha raccontato Sahl ibn Sa’d: «Ho sentito il Profeta (s.A.’a.s.) indicare con quello che segue il pollice [l’indice] e il medio. E disse: “La mia venuta e quella dell’Ora sono come questi due» (Muslim 2950); e ha detto il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «”La mia venuta e quella dell’Ora sono come questi due” ed unì l’indice e il pollice» (Muslim 2951); e ha detto ancora: «Sono venuto nei primi soffi dell’Ora» (Aḥmad).

Non si riscuoterà più la jizya e kharaj in Iraq, Siria ed Egitto:
Un’altro dei segni di cui ci ha parlato il Messaggero (s.A.’a.s.) era la non riscossione, in Iraq, Siria ed Egitto della jizya (l’imposta che pagano i non musulmani allo stato islamico che li protegge) e del kharaj (l’imposta fondiaria). Ha detto infatti il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «L’Iraq rifiuterà i suoi dirham e i qafiz, la Siria rifiuterà i suoi mudd e i dinar e l’Egitto rifiuterà i suoi irdib e i suoi dinar, e voi raccoglierete da dove avete iniziato, e voi raccoglierete da dove avete iniziato» (Muslim 2896). Oggi per le forme di governo non-islamiche che questi paesi si sono dati non rispetta più il sistema fiscale islamico.
Vi sono poi molteplici altri segni che già si sono verificati, ma per sinteticità ci siamo limitati solo a questi due.

I segni che si sono verificati e continuano a verificarsi:

Le conquiste e le guerre:
Ha detto il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Combatterete nella Penisola araba e Allah vi farà vincere, poi i persiani e Allah vi farà vincere, poi combatterete i romani e Allah vi farà vincere, poi combatterete il Dajjal e Allah vi farà vincere» (Muslim 2900). La Penisola araba è stata definitivamente conquistata dai musulmani tra il 632-634, la Persia è stata conquistata nel 651, l’Egitto e la Siria, che erano terre dell’Impero romano d’Oriente, vengono conquistate rispettivamente nel 642 e 636, mentre viene definitivamente distrutto l’Impero bizantino dai musulmani nel 1453 con la presa di Costantinopoli, ora siamo in attesa di combattere il Dajjal.
Ha detto anche il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Non verrà l’Ora finché non avrete combattuto contro i turchi, gente dagli occhi piccoli e dal viso rosso, dai nasi piccoli, il loro volto sarà come degli scudi di cuoio; non verrà l’Ora finché non combatterete un popolo le cui scarpe sono fatte di capelli» (Bukhari 2928). I musulmani hanno già combattuto più volte contro i turchi.
Abu Qabil racconta: «Eravamo da ‘Abd Allah ibn Amru ibn al-‘As, e gli venne chiesto quale delle città sarebbe stata conquistata prima: “Costantinopoli o Roma [Rumiya]?” ‘Abd Allah chiese ad una guardia un baule, chiese: “Prendi un libro; – e continuò ‘Abd Allah – quando eravamo a scrivere attorno al Messaggero di Allah (S.A.a.s.), venne chiesto al Messaggero di Allah: ‘Quale delle città verrà conquistata prima, Costantinopoli o Roma?’ E rispose il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): ‘La città di Eraclio verrà conquistata prima’, ovvero Costantinopoli”» (Aḥmad). Come abbiamo detto Costantinopoli (l’odierna ¹stanbul) è stata conquistata dagli ottomani nel 1453, mentre la città di Roma, seconda città simbolo della cristianità, non è ancora stata liberata.

Le lotte tra i musulmani (al-fitna):
Il Profeta (s.A.’a.s.) ha annunciato tutta una serie di scontri tra i musulmani, che precederenno il Giorno del Giudizio. Racconta Šaqiq: Ho sentito dire a Hudhayfa: «Eravamo seduti da ‘Umar quando chiese: “Chi ha memorizzato il detto del Profeta (s.A.’a.s.) sulla fitna?” Disse [Hudhayfa]: “La fitna di un uomo con la sua famiglia, con i suoi figli, con i suoi beni e con i suoi vicini viene espiata con la salat, con la sadaqa, ordinando il bene e vietando il male”. Disse [‘Umar]: “Non a questo proposito ti chiedevo, ma a proposito di quella che ondeggia come un onda del mare”. Disse [Hudhayfa]: “Non preoccuparti di quella, o Principe dei Credenti, tra te e lei c’è una porta chiusa”. Disse ‘Umar: “Sarà una porta sfondata o aperta?” Disse: “No, ma verrà sfondata”. Disse ‘Umar: “Allora non è mai stata chiusa”. Disse: “Si”». Chiedemmo ad ›u÷ayfa: “Conosceva ‘Umar cosa fosse la porta?” Rispose: “Si, così come sapeva che non ci sarebbe stato giorno dopo la notte, e questo perché gli avevo detto una cosa senza errori”. Avevamo timore di chiedergli chi fosse la porta, e ordinammo a Masruq di chiederglielo, e chiese: “Chi è la porta?” Rispose: “‘Umar!” (Bukhari 7096). ‘Umar ibn Khattab, secondo califfo “Ben guidato”, vene ucciso infatti nel 644. E ancora ha detto il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) sulle condizioni della comunità islamica, condizione che costituisce forse la più grande piaga del mondo islamico: «Non verrà l’Ora fino a quando due grandi gruppi non si combatteranno tra di loro, il loro invito sarà unico» (Bukhari 3608).
Ed ancora vediamo un altro detto, che corrisponde perfettamente alla situazione contemporanea del mondo musulmano, trasmesso da Abu Idris al-Khulani che ha detto di aver sentito Hudhayfa ibn al-Yaman dire: «Gli uomini chiedevano al Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) sul bene, e io chiesi sul male nel timore che mi assalisse, e dissi: “O Messaggero di Allah, siamo stati nella jahiliyya [nell’epoca dell’ignoranza, prima dell’Islam] e nel male, e Allah ci ha portato questo bene, ma dopo questo bene ci sarà il male?” Rispose: “Si”. Chiesi: “E dopo quel male ci sarà il bene?” Rispose: “Si, ma ci saranno delle impurità”. Chiesi: “Quali saranno le sue impurità?” Disse: “Un popolo guiderà senza la mia guida, approverai delle loro cose e ne disapproverai altre”. Chiesi: “E dopo questo bene ci sarà il male?” Rispose: “Si, inviteranno alle porte dell’Inferno, chi gli risponderà verrà scagliato lì dentro”. Chiesi: “O Messaggero di Allah, descriviceli”. Disse: “Loro sono della nostra pelle [saranno del nostro popolo, cioè], e parleranno la nostra lingua”. Chiesi: “Cosa mi ordineresti se mi prendessero?” Rispose: “Stai attaccato al gruppo dei musulmani e al loro imam”. Chiesi: “E se non avranno un gruppo né un imam?” Rispose: “Allontanati da tutte quelle sette anche se dovrai mordere le radici di un albero finché non sarai preso dalla morte vivendo in quelle condizioni”» (Bukhari 7084).
Infine Ibn ‘Umar ha detto: «Disse il Profeta (S.A.a.s.): “Allahumma benedici la nostra Siria, Allahumma benedici il nostro Yemen”. Dissero: “Il nostro Najd”. Disse: “Allahumma benedici la nostra Siria, Allahumma benedici il nostro Yemen”. Dissero: “Messaggero di Allah, e il nostro Najd”. Credo che disse tre volte: “Lì ci sono terremoti e fitna, e lì sorge il corno di Šaytan”» (Bukhari 7094). E indicò più volte l’est come regione da dove viene la fitna ed infatti le rivolte sotto Abu Bakr, primo califfo, si verificarono nel Najd (la zona di Ryadh) e nell’est della penisola, i Khawarij (i kharijiti) vennero dall’Iraq, così come le rivolte dei Zinj nel 255h da Bassora e quello dei Qaramata del 278h ed ora é la capitale degli usurpatori sauditi

Il diffondersi delle cose vietate:
Tra gli altri segni che continuano a verificarsi c’è la diffusione della corruzione dei costumi della società, infatti disse il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Ci sarà alla fine dei tempi l’umiliazione, la calunnia e la falsità, e verranno mostrati gli strumenti a corde e le cantanti, e verranno resi leciti gli alcolici» (Tabarani).

I segni che non si sono ancora verificati
La Penisola araba tornerà verde e florida:
Adesso incominciamo ad esaminare gli avvenimenti che precedono il Giorno del Giudizio che ancora non si sono verificati. Uno di questi segni è quello che la Penisola araba, oggi desertica, torni ad essere rigogliosa e ricca d’acqua: da Abu Hurayra che ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) disse: «Non ci sarà l’Ora fino a quando non aumenteranno e traboccheranno i beni, fino a quando l’uomo non verserà la zakat sui suoi beni e non troverà nessuno che l’accetti, e fino a quando la terra degli arabi non tornerà ad essere giardini e fiumi» (Muslim 157).

L’Eufrate scoprirà una montagna d’oro:
Inoltre il fiume Eufrate scoprirà una montagna d’oro. Infatti Abu Hurayra t ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) disse: «Presto l’Eufrate scoprirà un tesoro d’oro, chi sarà presente non potrà prendere nulla» in un’altra versione dice: «scoprirà una montagna d’oro» (Bukhari 7119).

La terra farà uscire i suoi tesori celati:
La terra, poi, farà uscire dalle proprie viscere una grande quantità di tesori: Abu Hurayra ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) disse: «La terra vomiterà parti delle proprie viscere come colonne d’oro e d’argento, e verrà l’assassino e dirà: “È per questo che ho ucciso”, verrà colui che ha spezzato [i vincoli familiari] e dirà: “È per questo che ho spezzato i miei legami familiari”, verrà il ladro e dirà: “È per questo che la mia mano è stata tagliata”, poi le cercheranno ma non potranno prendere nulla» (Muslim 1013).
Si governerà con violenza:
Verrà un epoca in cui si governerà con violenza: Abu Hurayra ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) disse: «Non ci sarà l’Ora fino a quando non verrà un uomo dei Qahtan guidando la gente con il suo bastone» (Bukhari 7117).

La venuta del Mahdi:

Verrà inviato da Allah l’Altissimo un governante giusto e saggio, che discenderà dalla casata del Profeta (S.A.a.s.), si chiamerà come lui e sarà figlio di uno che ha lo stesso nome del padre del Profeta (S.A.a.s.), in particolar modo discenderà da Fatima, in particolare discenderà dal ramo di al-Hasan, figlio di ‘Ali e Fatima. Esaminiamo ora alcune delle prove, tratte dalla Sunna, sulla venuta del Mahdi e sulle sue caratteristiche: da ‘Abd Allah ibn Mas’ud, il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Non finirà il mondo fino a quando gli arabi non saranno governati da un uomo della mia famiglia, il suo nome coinciderà con il mio» (Tirmidhi); da Umm Salma, il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Il Mahdi sarà della mia famiglia, sarà tra i figli di Fatima» (Abu Daud, Ibn Maja e Hakim); da Abu Sa’id al-Khudri, il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Il Mahdi [discenderà] da me, [avrà] la fronte larga, naso aquilino, riempirà la terra di correttezza e giustizia, così come sarà stata riempita di iniquità e oppressione, governerà per sette anni» (Abu Daud).
Nel passato ci sono stati molti falsi Mahdi che non rispondevano però alla descrizione fattaci dal Profeta (S.A.a.s.). La Ši’a duodecimana ritiene che il dodicesimo imam, Muḥammad ibn al-Hasan al-‘Askariyy, sia il Mahdi, discendente di al-Husayn figlio di ‘Ali, “occultatosi” però nel 874 all’età di cinque anni, ricomparirà, secondo lo sciismo, per guidare i musulmani.

I segni maggiori

I dieci segni:
Andiamo ora ad esaminare gli ultimi dieci grandi segni che precederanno la distruzione dell’universo e l’assemblea per il Giudizio universale. Hudhaifa ibn Asid al-Gifari ha riportato: «Salì da noi il Profeta (s.A.’a.s.) e stavamo discutendo, e chiese: “Di cosa state discutendo?” Risposero: “Discutiamo sull’Ora”, e disse: “Non verrà finché non vedrete prima dieci segni” e menzionò
[1] il Fumo,
[2] il Dajjal,
[3] gli animali,
[4] il sorgere del sole ad occidente,
[5] la discesa di Gesù figlio di Maria (S.A.a.s.),
[6] Gog e Magog, tre smottamenti:
[7] uno smottamento ad oriente,
[8] uno smottamento ad occidente e
[9] uno smottamento nella Penisola araba, e l’ultimo è
[10] il fuoco che uscirà dallo Yemen, e la gente sarà portata al loro luogo di assemblea» (Muslim 2901).

Il fumo:
Il primo segno di cui ci parla il Messaggero (s.A.’a.s.) è il fumo (dukhan), anche se non sarà il primo a verificarsi. E il Corano così ci descrive il fumo: «E aspetta [o Muḥammad] il giorno in cui il cielo sarà coperto da un fumo evidente, che avvolgerà gli uomini; Questo è un castigo doloroso» (XLIV:10-11). E chiesero: «Profeta di Allah, cos’è il fumo?» Il Profeta (s.A.’a.s.) rispose: «”E il giorno in cui il cielo sarà coperto da un fumo evidente”. Esso riempirà ciò che vi è tra l’oriente e l’occidente, rimarrà per quaranta giorni e notti, raggiungerà il fedele ed sarà per lui come un raffreddore, mentre per il miscredente sarà come uno stato di ubriachezza e gli uscirà il fumo dalla bocca, dalle narici, dagli occhi, dalle orecchie e dal deretano» (Tha’labi).

Il Masih al-Dajjal
L’avvento del Dajjal è il secondo segno di cui ci ha parlato il Profeta Muḥammad (s.A.’a.s.) e sarà la più grande afflizione dell’umanità dell’Ora.

Il suo nome:
Si chiamerà Masih (il Messia, dalla radice masaha), secondo alcuni, perché il suo volto è limpido, pulito (mamsuh) senza un occhio e senza copertura. Mentre Gesù viene chiamato Masih in quanto egli è colui che cancella i peccati e pulisce dalle malattie.
Si chiama Dajjal (dalla radice dajala, che significa imbrogliare, mentire) perché trufferà, coprirà il bene con il male.

La nuova conquista di Costantinopoli, l’avvento del Dajjal e la discesa di Gesù:
Da Abu Hurayra il quale riporta che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Non ci sarà l’Ora finché i romani non si accamperanno ad al-A’maq, o a Dabiq [entrambi i luoghi si trovano nei pressi di Aleppo, in Siria]. Un esercito composto dai migliori tra la gente della terra uscirà allora da Medina. Quando si schiereranno diranno i romani: “Non state tra noi e coloro che hanno preso dei prigionieri tra di noi”; e i musulmani risponderanno: “No, per Allah, non lasceremo spazio tra voi e i nostri fratelli”. Poi combatteranno tra loro, un terzo [dell’esercito musulmano] scapperà e non sarà mai perdonato da Allah, un terzo morirà e gli uomini saranno i migliori martiri presso Allah, un terzo vincerà, e non sarà mai afflitto, conquisterà Costantinopoli. Mentre distribuiranno il bottino, dopo aver appeso le loro spade agli ulivi, Šaytan piangerà: il Masih lo ha sostituito nella sua famiglia. Uscirà e quello sarà il male. Quando torneranno in Siria uscirà, e si prepareranno alla battaglia stringendo le fila, quando poi chiameranno alla preghiera, allora discenderà Gesù figlio di Maria, su di lui la pace, e condurrà la preghiera. Quando lo vedranno i nemici di Allah si scioglieranno così come si soglie il sale nell’acqua anche se non li affronterà si scioglieranno completamente, ma Allah li ucciderà con le sue mani e mostrerà loro il sangue sulla sua [di Gesù] lancia» (Muslim 2897).
Ed ancora a proposito della venuta del Dajjal Yusayr ibn Jabir ha raccontato: «Infuriava una vento rosso a Kufa tanto che venne una persona, che non aveva altro da dire che: “O ‘Abd Allah ibn Mas’ud, l’Ora è venuta!” Lui era seduto appoggiato ad un qualcosa e disse: “L’Ora non ci sarà fino a quando non si dividerà l’eredità, e rifiuterà il bottino, – poi disse con la mano così (indicando la Siria) – finché i nemici non si raduneranno contro la gente dell’Islam, e si radunerà la gente dell’Islam contro di loro”. Io [Yusayr] chiesi: “Intendi i romani?” Rispose: “Si, potranno affrontare una grande battaglia, e i musulmani saranno pronti ad accettare la morte e a non tornare se non vittoriosi.  Combatteranno finché non calerà su di loro la notte, essi separeranno questi da quelli, senza che nessuno abbia vinto o che nessuno ve ne sia uscito. I musulmani sono pronti ad accettare la morte e a non tornare se non vittoriosi. Quando al quarto giorno insorgerà contro di loro la gente dell’Islam rimasta, e Allah decreta la loro disfatta, e vengono uccisi tanto che si dirà: ‘Mai visto cosa simile!’, tanto che gli uccelli che cercheranno di passare sopra di loro cadranno a terra morti, tanto che quando verranno fatte le stime solo uno su cento verrà trovato vivo. Di quale bottino si potranno rallegrare? O quale eridità potranno dividersi? Allora sentiranno di una calamità peggiore di quella, e un pianto li raggiungerà, il Dajjal li ha sostituiti nella loro prole, lasceranno quello che è nelle loro mani, andranno avanti e invieranno dieci avanguardie, disse il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): ‘Io conosco i loro nomi, quelli dei loro padri, e il colore delle loro cavalcature, loro saranno i cavalieri migliori allora sulla faccia della terra, o tra i cavalieri migliori sulla faccia della terra di allora'”» (Muslim 2899).

I caratteri del Dajjal:
Il Dajjal inviterà alla religione con affabilità e travierà molti fedeli. Il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ci ha dato una sua descrizione per poterlo subito individuare, infatti ha detto: «Quando dormivo mi sono visto mentre facevo il tawaf attorno alla Ka’ba quando ho visto un uomo rossiccio [chiaro] con i capelli lisci e l’acqua gocciola – viene versata – dalla sua testa. Chiesi: “Chi è questo?” Dissero: “Il figlio di Maria”. Allora andai verso un’altro uomo con un un corpo rosso con la testa riccia e senza un occhio. Il suo occhio [destro] era come un chicco d’uva sporgente. Mi dissero: “Questo è il Dajjal”. L’uomo che gli assomigliava di più era Ibn Qatan un uomo dei Khuza’a» (Bukhari 7128).
Inoltre il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Non è stato dato profeta che non abbia avvisato il suo popolo del guercio bugiardo. Attenzione lui è guercio e il vostro Signore non è guercio, ed ha tra gli occhi scritto: kafir» (Bukhari 7131). Il Dajjal avrà dunque scritto tra gli occhi “Kafir” (miscredente) oppure “Kfr” (la radice trilittera della parola “Kafir”).
Le capacità di cui dispone per diffondere il male:
Il Dajjal avrà grandi capacità per attrarre i fedeli al male e alla miscredenza. Ad esempio si muoverà velocemente, infatti venne chiesto al Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «”Quanto velocemente si muoverà sulla terra?” Rispose: “Come le nuvole spinte dal vento”» (Muslim 2937). Ma non potrà entrare a Mecca e a Medina: Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Non vi sarà paese che non venga calpestato dal Dajjal, tranne Mecca e Medina» (Bukhari e Muslim 2943). Il Dajjal sarà aiutato anche dagli šayatin: Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Tra le sue fitna c’è quella che dirà ad un beduino: “Vuoi vedere che faccio resuscitare tua madre e tuo padre? Testimonierai poi che io sono il tuo Signore?” Risponderà: “Si”. E gli šayatin prenderanno la forma di suo padre e di sua madre e diranno: “Figlio seguilo, egli è il tuo Signore”» (Hakim e Khuzaima). Gli esseri inanimati e gli animali obbediranno ai suoi ordini: il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Egli andrà dalla gente e li inviterà [ad una falsa religione] e loro crederanno in lui e gli risponderanno. Egli ordinerà al cielo e pioverà, alla terra e cresceranno le piante. E andranno da loro il loro bestiame senza spruzzare nulla e si gonfieranno le mammelle e si ingrosseranno, poi verrà ad un popolo e li inviterà, ma loro rifiuteranno il suo invito, e lui si allontanerà e diventeranno poveri, non gli rimarrà nulla delle loro ricchezze, e andrà tra la devastazione e gli intimerà: “Fai uscire i tuoi tesori”, verranno i suoi tesori come api» (Muslim 2937).

La durata della permanenza del Dajjal sulla terra:
Fu chiesto al Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «”Quanto tempo resterà sulla terra?” Rispose: “Quaranta giorni, un giorno sarà come un anno, un giorno come un mese, un giorno come un venerdì e il resto come giorni dei vostri giorni” Chiedemmo: “E in quel giorno che è come un anno ci saranno le preghiere di un giorno?” Rispose: “No, dovrete considerarlo per la sua durata”» (Muslim 2937).

Discesa di Gesù figlio di Maria

Gesù non è morto sulla croce:
I musulmani sanno bene che Gesù non è morto sulla croce, come dicono i cristiani, bensì è asceso al cielo, infatti il Corano: «Invece non l’hanno ucciso né l’hanno crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza se non il seguire il pensiero. Sicuramente non l’hanno ucciso. Ma Allah l’ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso e saggio» (IV:157-158). E sarà Gesù a tornare sulla terra e a salvare l’umanità dalla terribile afflizione del Dajjal.

Permanenza di Gesù sulla terra:
Gesù regnerà giustamente sulla terra con la legge islamica e metterà fine alle false dottrine del cristianesimo distruggendo egli stesso la croce e uccidendo il maiale, inoltre sarà un periodo di prosperità e di unità religiosa. Abu Hurayra ha narrato che il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «”Cosa farete quando discenderà tra voi il figlio di Maria e vi guiderà come uno di voi?” E chiese uno dei trasmettitori degli hadith, che era Ibn Abu Tha’ib, a Walid ibn Muslim: “Sai [cosa significa] ‘Vi guiderà come uno di voi’? Spiegamelo”. Rispose: “Vi governerà con il Libro del vostro Signore il Lodato e l’Eccelso e la Sunna del vostro Profeta (S.A.a.s.)”» (Muslim 156). E da Abu Hurayra, il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «”Per Colui che ha la mia anima nelle sue mani, sicuramente che scenderà tra voi il figlio di Maria come un giusto, e romperà la croce, ucciderà i maiali e abolirà la jizya. Il denaro sarà in abbondanza tanto che nessuno lo accetterà, tanto che una prosternazione sarà meglio di tutto il mondo e di tutto ciò che vi è dentro”. Poi ha aggiunto Abu Hurayra: “Se volete leggete: «Non vi è alcuno della Gente del Libro che non crederà in lui prima di morire. Nel Giorno del Giudizio testimonierà contro di loro» [IV:159]”» (Bukhari 3448 e Muslim). E il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Condurrà la gente all’Islam, polverizzerà la croce, ucciderà i maiali e abolirà la Jizya, e Allah distruggerà in quel tempo tutte le religioni eccetto l’Islam» (Abu Dawud).
Gesù regnerà per quarant’anni, fino cioè alla sua morte. Da Abu Hurayra: Il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) ha detto: «Rimarrà sulla terra quarant’anni, poi morirà e i musulmani pregheranno su di lui» (Abu Dawud).

Gesù e il Dajjal

Dalla Siria Gesù inizierà a combattere il Dajjal fino a raggiungerlo e ucciderlo nei pressi di Gerusalemme. Da Abu Hurayra: Quando torneranno in Siria uscirà, e si prepareranno alla battaglia stringendo le fila, quando poi chiameranno alla preghiera, allora discenderà Gesù figlio di Maria, su di lui la pace, e condurrà la preghiera. Quando lo vedranno i nemici di Allah si scioglieranno così come si soglie il sale nell’acqua anche se non li affronterà si scioglieranno completamente, ma Allah li ucciderà con le sue mani e mostrerà loro il sangue sulla sua [di Gesù] lancia» (Muslim 2897). E da al-Nawwas ibn Sam’an, il Profeta (s.A.’a.s.) ha raccontato: «Quando Allah invierà il Massih figlio di Maria, scenderà dal minareto bianco nel lato orientale di Damasco, con due abiti colorati con cùrcuma e poi con zafferano, poggiando le mani sulle ali di due angeli. Se china il capo, gocciola, se lo alza, scendono gocce come perle. Non potrà il miscredente sentire il suo alito senza morire, e il suo respiro finisce dove finisce il limite estremo, e lo cerca [e cerca il Dajjal] fino a raggiungere la porta di Ludd [nei pressi di Gerusalemme], e lo ucciderà. Poi verranno a Gesù figlio di Maria popoli che Allah aveva protetto da lui [dal Dajjal], pulirà i loro volti e li informerà del loro livello in Paradiso» (Muslim 2937).

Gog e Magog

Chi sono Gog e Magog?
Gog (Ya’JuJa) e Magog (Ma’JuJ) sono due popoli discendenti da Adamo, e più precisamente da Iafet.

Incontro con Gesù:
Gog e Magog imperverseranno sulla terra e vi semineranno terrore e distruzione e costringeranno anche Gesù e i suoi compagni a rifugiarsi sul Sinai fino a quando Allah non interverrà in loro aiuto eliminando questi due popoli. Da al-Nawwas ibn Sam’an, il Profeta (s.A.’a.s.) ha raccontato: «Poi verranno a Gesù figlio di Maria popoli che Allah aveva protetto da lui, pulirà i loro volti e li informerà del loro livello in Paradiso. In questo momento Allah rivelerà a Gesù: “Io ho fatto uscire tra i miei servi [della gente] che nessuno può combattere; metti al sicuro i miei fedeli sul Sinai”, poi Allah invia Gog e Magog e loro appiattiranno ogni altura. I primi di loro passeranno per il Lago di Tiberiade e berranno ciò che vi è dentro, e gli ultimi di loro passeranno e diranno: “C’era dell’acqua una volta”. Il Profeta di Allah Gesù e i suoi compagni saranno circondati tanto che la testa di un toro di uno di loro sarà meglio di cento vostri dinari, e Gesù e i suoi compagni pregheranno finché Allah invierà su di loro [su Gog e Magog] degli insetti sui loro colli e si sveglieranno morti come un unico morto. Poi scenderanno sulla terra il Profeta di Allah e i suoi compagni sulla terra e non troveranno sulla terra un palmo se non coperto, puzzolente e in putrefazione. Il Profeta di Allah e i suoi compagni pregheranno Allah ed Egli invierà uccelli con colli lunghi come cammelli che porteranno via tutto e getteranno tutto dove Allah vuole, poi Allah invierà la pioggia, e non ci casa di argilla o tende che la ostacoleranno, e si pulirà la terra fino a lasciarla come uno specchio» (Muslim 2937).

Ultimi segni prima dell’Apocalisse

Ritorno all’ignoranza:
Dopo il regno giusto di Gesù la gente della terra dimenticherà l’Islam e cadrà in uno stato di profonda ignoranza. Il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) infatti ha detto: «Scomparirà l’Islam così come una macchia da un vestito tanto che non si conoscerà più cos’è il digiuno, la preghiera, la devozione, la sadaqa, circolerà il Libro di Allah durante la notte ma non rimarrà neanche un versetto sulla terra, rimarranno un gruppo di persone, gli anziani e i decrepiti che diranno: “Ricordiamo i nostri padri che dicevano queste parole ‘Non esiste altra divinità che Allah’ e noi le ripetiamo”» (Ibn Majah e al-Hakim); e ha detto: «Non ci sarà l’Ora se non sulle peggiori creature» (Muslim 2949).

Sorgere del sole ad occidente

Sulla terra, dove regnerà l’ignoranza, sorgerà il sole da occidente ed allora tutti crederanno ma sarà tardi. Il Messaggero di Allah ha detto: «Non ci sarà l’Ora fino a quando il sole non sorgerà ad occidente. Allora quando sorgerà la gente lo vedrà e crederanno tutti ma quello sarà il momento in cui all’anima non servirà a nulla la fede, se non aveva creduto prima o non abbia acquisito un merito nella sua fede [cfr. VI:158]» (Bukhari 6506).

Uscita della bestia:
Uscirà, probabilmente da Mecca, una bestia, che non assomiglierà a nessun animale che noi conosciamo: «Quando la Parola [del tormento] si scaglierà contro di loro, faremo uscire, per loro, una bestia dalla terra. Proclamerà che la gente non era convinta dei nostri segni» (XXVII:82).

Il fuoco dello Yemen:
Il Messaggero di Allah (s.A.’a.s.) in un hadith trasmesso da Muslim (2901) come ultimo fenomeno prima del Yaum al-Qiyama (il Giorno del Giudizio) ricordò il fuoco che uscirà dallo Yemen che condurrà la gente al luogo del Giudizio universale.

Vedi anche: I segni minori dell’Ultimo Giorno