Pre-Eg. N°6. Di 5 versetti. Il nome della sura deriva dal versetto 5.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Periscano le mani di Abû Lahab [1] e perisca anche lui.
2. Le sue ricchezze e i suoi guadagni non gli gioveranno [2].
3. Sarà bruciato nel Fuoco ardente,
4. assieme a sua moglie [3], la portatrice di legna,
5. che avrà al collo una corda di fibre di palma.
[1] Abû Lahab (padre della fiamma) era il soprannome di Abdul ‘Uzza, figlio di Abdu- ‘l-Muttalib e quindi zio paterno dell’Inviato di Allah (pace e
benedizione su di lui).Quando, in seguito alla morte di Abû Talib,divenne capo del clan hashimita,rifiutò la protezione tribale a Muhammed e lo
lasciò esposto all’ostilità degli idolatri.
[2] Abû Lahab scherniva Muhammad (pace e benedizioni su di lui) dicendo: «Se quello che dice mio nipote è vero, ho abbastanza ricchezze e figli per
pagare il mio riscatto».
[3] Umm Jamila bint Harb, moglie di Abû Lahab, aveva certamente grande parte nell’ostilità che il marito nutriva nei confronti dell’Inviato di Allah.
Era la sorella di Abû Su- fyan che sarebbe diventato il capo dei politeisti nelle loro guerre contro i credenti e, nella sua acrimonia, giunse a
spargere cespugli spinosi nei pressi dell’abitazione di Muhammad, con la speranza che, rientrando nottetempo, si ferisse.
Tratto da: “Il Corano”
(la traduzione dei suoi significati in lingua italiana)
A cura di Hamza Roberto Piccardo
Prefazione di Franco Cardini e introduzione di Pino Blasone
Edizioni Newton & Compton su licenza Al Hikma, pp.610.
La più diffusa e completa traduzione dei significati del Corano, la prima realizzata dai musulmani in Italia per tutti gli italofoni.
Un’opera arricchita da un’imponente apparato di note (oltre 2.800) un indice delle materie, un indice dei nomi e 12 appendici tematiche: dai 5 pilastri dell’Islam alla traduzione dei Nomi di Allah, dal concetto di jihad a alla proibizione dell’interesse sul denaro.