52. Entrarono nella sua casa dicendo: «Pace». Disse: «Invero ci fate paura!».
53. Dissero: «Non temere, noi ti annunciamo un figlio sapiente».
54. Disse: «Mi date questo annuncio quando già mi ha raggiunto la vecchiaia. Che specie di annuncio è questo?».
55. Dissero: «Quello che ti annunciamo è la verità, non essere fra coloro che disperano».
56. Disse: «Chi mai dispera della misericordia del suo Signore, se non gli sviati?» [20].
57. Disse [ancora]: «Qual è la vostra missione, o inviati?».
58. Risposero: «Siamo stati inviati a un popolo di empi,
59. a parte la famiglia di Lot che tutta salveremo,
60. eccetto sua moglie». Decretammo [21] che fosse tra quelli che sarebbero rimasti indietro.
61. Quando poi gli inviati giunsero presso la famiglia di Lot,
62. [questi] disse loro: «Invero siete gente che non conosciamo».
63. Risposero: «Anzi, siamo venuti a te [per recare] ciò di cui dubitano [22].
64. Siamo venuti con la Verità, e in verità siamo sinceri.
65. Fai partire la tua gente quando è ancora notte e stai in retroguardia, e che nessuno si volti a guardare indietro. Andate dove vi è stato
ordinato».
66. Questo decidemmo nei suoi confronti: ché in verità tutti gli altri al mattino [seguente] sarebbero stati annientati.
67. Vennero [infatti] gli abitanti della città rallegrandosi [23].
68. Disse [Lot]: «Sono i miei ospiti, non disonoratemi!
69. Temete Allah e non copritemi di vergogna».
70. Risposero: «Già ti abbiamo proibito [di proteggere] chicchessia!».
71. Disse: «Ecco le mie figlie, se proprio volete farlo» [24].
72. Per la tua vita, [o Muhammad,] erano accecati dalla loro lussuria.
85. Non abbiamo creato i cieli e la terra e quello che vi è frammezzo se non con la verità. In verità l’Ora si avvicina, perdona dunque
magnanimamente.
86. In verità il tuo Signore è l’Incessante Creatore, il Sapiente.
87. Ti abbiamo dato i sette ripetuti [31] e il Sublime Corano.
88. Non volgere gli occhi con invidia dell’effimero benessere che abbiamo concesso ad alcuni di loro e [neppure devi] rattristarti per loro. Abbassa
però la tua ala [32] verso i credenti.
89. Di’: «Sono nunzio evidente [di un castigo]».
90. Lo stesso [33] che facemmo scendere sui congiurati [34],
91. e quelli che fanno del Corano «un’accozzaglia slegata» [35]
92. per il tuo Signore, tutti li interrogheremo
93. a proposito di quello che facevano.
94. Proclama con forza quello che ti è stato ordinato e rifuggi dagli associatori.
95. Noi ti bastiamo contro chi ti schernisce,
96. [contro] coloro che affiancano ad Allahn un’altra divinità. Presto
sapranno.
97. Ben sappiamo che il tuo petto si affligge per quello che dicono.
98. Glorifica il tuo Signore lodandoLo e sii tra coloro che si prosternano,
99. e adora il tuo Signore fin che non ti giunga l’ultima certezza [36].
[1] «Al-Hijr»: «la roccia», il paese dei Thamùd, il popolo di Salih. Secondo alcuni si trovava a circa 150 chilometri da Medina.
[3] Disse l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui): «Invero l’uomo dorme, è quando muore che si sveglia». Dopo la morte molte cose diventano
evidenti all’anima dell’uomo e in quello stesso momento il dolore del miscredente per avere sprecato l’occasione di meritare la contemplazione
del Volto di Allah (gloria a Lui l’Altissimo), farà sì che rimpiangerà amaramente di non essere stato sottomesso ad Allah (cioè musulmano).
[4] «il Monito»: «adh-dhikr», uno dei nomi del Corano.
[5] I meccani politeisti schernivano il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e lo trattavano da folle.
[6] Come dire, rispondendo ai pagani: «Il Giorno in cui scenderanno gli angeli, sarà il Giorno del Giudizio e quegli angeli non recheranno a quella
gente che il tormento eterno dal quale non potranno sfuggire».
[7] Questa è una delle più grandi promesse che Allah fa ai credenti. In questo versetto c’è la garanzia divina a proposito della conservazione
integrale del Corano, in ogni tempo e in ogni luogo. Le rivelazioni precedenti avevano il carattere temporaneo, erano cioè state date in un
particolare contesto, a un particolare popolo e nessuna di loro aveva le caratteristiche di perpetuità e universalità che ha il Corano. Nonostante
le molte traversie che ha sopportato l’Umma islamica, nessuno ha potuto mai alterare il testo del Messaggio divino: come fu dettato dal Profeta
Muhammad (pace e benedizioni su di lui), lo abbiamo oggi e così sarà fino alla fine dei tempi, «la lode appartiene ad Allah, Signore del Creato».
[8] «Abbiamo inviato, prima di te o Muhammad, altri messaggeri ai popoli che vi hanno preceduto.»
[9] La misera fine delle popolazioni che smentirono i segni di Allah e schernirono i profeti.
[10] Lo spazio esterno all’atmosfera terrestre è immerso nell’oscurità più totale; come altri brani anche lo studio di questo versetto è stato
approfondito da quegli esegeti contemporanei che si sono occupati del «Miracolo scientifico del Corano».
[11] Il versetto accenna alla spiegazione spirituale delle cosiddette «stelle cadenti». Vedi nota a XXXVII,10.
[12] Alcune recenti ipotesi della geologia hanno rivelato che le montagne hanno realmente una funzione stabilizzatrice della crosta terrestre. (Vedi
anche XVI, 5 e la nota.)
[13] «per tutti coloro che»: dagli animali selvatici a tutte le altre forme di vita animale e vegetale, tutto il creato viene sostentato dall’ecosistema
che Allah ha realizzato sul pianeta.
[14] II verbo «khazana» che abbiamo tradotto con conservare è quello che dà origine anche al nostro «immagazzinare» e che vuol dire anche genericamente
«fare provvista, dotarsi...». Il senso potrebbe essere che l’uomo non è in grado di riprodurre il ciclo dell’acqua oppure che l’acqua che scende
dal cielo non è conservabile al 100% e cioè si disperde, evapora, viene assorbita ecc.
[15] Allusione ai primi che accettarono il Corano e la predicazione del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e a quelli che ancora esitavano
per debolezza o per opportunismo.
[16] Secondo la maggior parte dei commentatori classici, il fuoco da cui furono creati i dèmoni (jinn) è l’energia stessa del calore che
penetra e uccide attraverso i pori senza neppure toccare la pelle. L’analogia con l’effetto delle radiazioni atomiche è sconvolgente.
[17] «che hai creato di argilla risuonante»: racconta il Tabarì nelle Cronache: «Allah creò Adamo con la Sua mano, da una terra “lazib” cioè da un fango
fetido, allo stesso tempo duttile e compatto. [...] Adamo restò per quaranta notti come una massa inerte. Iblìs andava a colpirlo con il piede e il
corpo risuonava di un rumore simile a quello che fanno i vasi di argilla [quando il vasaio li fa urtare l’un l’altro girandoli e rigirandoli]».
[18] «momento fissato»: il Giorno in cui il tempo cesserà di esistere, il Giorno del Giudizio.
[19] Vedi VII, 80-84; xI, 69-76 e le note, si tratta degli angeli che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) inviò ad Abramo.
[20] Abramo ha capito la natura delle creature che ha dinnanzi e il tono delle sue parole è cambiato.
[21] «Decretammo...»: dopo il discorso diretto tra Abramo e gli angeli, Allah prende la parola confermando la dannazione della moglie di Lot.
[22] «ciò di cui dubitano»: il castigo divino per la perversione sessuale degli abitanti di Sodoma: l’omosessualità e la pederastia.
[23] «Vennero... rallegrandosi»: informati della straordinaria bellezza degli ospiti di Lot, i sodomiti vennero a cercarli per farli oggetto delle loro
insane attenzioni.
[25] «il Grido»: «il cataclisma», vedi xI, 67 e la nota.
[26] «essa [si trovava] su una strada ben nota»: può significare che gli arabi ne conoscevano l’antica ubicazione e la strada per raggiungerla, oppure
che la perversione porta alla rovina.
[27] «Al-Ayka»: «il boschetto», una regione nei pressi di Madian.
[31] Commentando questo versetto Al-Hasan al-Basri disse: «I Setfe Mathânî formano “l’Aprente del Libro” (la Fatiha) e questi versetti sono chiamati
così perché sono “ripetuti” durante ogni preghiera».
[33] «alla stessa maniera di quello»: il pronome dimostrativo si riferisce al castigo.
[34] Molte e diverse sono le interpretazioni a proposito di questo versetto e del successivo. Oltre ad un reiterato avvertimento a coloro che tramavano
contro il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e contro i musulmani, è interessante segnalare una tradizione che si riferisce ad un gruppo di
congiurati che si erano prefissi un’azione di intimidazione nei confronti dei pellegrini che, per diverse strade si recavano alla Mecca: fecero
tutti una tragica fine (Tabarì xIv, 61-65, Ibn Kathìr II, 158).
[35] Ci pare che il versetto si riferisca molto esattamente ai «pareri» di molti orientalisti e traduttori miscredenti, a proposito del Libro di Allah.
Tratto da: “Il Corano”
(la traduzione dei suoi significati in lingua italiana)
A cura di Hamza Roberto Piccardo
Prefazione di Franco Cardini e introduzione di Pino Blasone
Edizioni Newton & Compton su licenza Al Hikma, pp.610.
La più diffusa e completa traduzione dei significati del Corano, la prima realizzata dai musulmani in Italia per tutti gli italofoni.
Un’opera arricchita da un’imponente apparato di note (oltre 2.800) un indice delle materie, un indice dei nomi e 12 appendici tematiche: dai 5 pilastri dell’Islam alla traduzione dei Nomi di Allah, dal concetto di jihad a alla proibizione dell’interesse sul denaro.