30. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
31. Presto ci occuperemo di voi, o due pesi [10] !
32. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
33. O consesso dei dèmoni e degli uomini, se potrete varcare i limiti dei cieli e della terra, fatelo. Non fuggirete senza un’autorità [proveniente da
Allah].
34. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
35. Sarà inviata contro entrambi fiamma ardente e rame fuso e non sarete soccorsi.
36. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
37. Quando si fenderà il cielo e sarà come cuoio rossastro [11],
38. quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
39. In quel Giorno né gli uomini né i dèmoni saranno interrogati sui loro peccati [12].
40. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
41. Gli empi saranno riconosciuti dai loro segni e afferrati per il ciuffo e per i piedi.
42. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
43. [Sarà detto loro:] «Ecco l’Inferno che i colpevoli negavano!»
44. Vagheranno tra esso e il magma ribollente.
45. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
46. Per chi avrà temuto di presentarsi [al cospetto] del suo Signore ci saranno due Giardini.
47. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
48. Di fresche fronde.
49. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
50. In entrambi sgorgano due fonti.
51. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
52. In entrambi due specie di ogni frutto.
53. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
54. Saranno appoggiati, [i loro ospiti], su divani rivestiti internamente di broccato, e i frutti dei due giardini saranno a portata di mano.
55. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
56. Vi saranno colà quelle dagli sguardi casti, mai toccate da uomini o da dèmoni.
57. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
58. Saranno simili a rubino e corallo.
59. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
60. Qual altro compenso del bene se non il bene?
61. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
62. E [ci saranno] altri due giardini oltre a quelli.
63. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
64. Entrambi di un verde scurissimo.
65. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
66. In entrambi due sorgenti sgorganti.
67. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
68. In entrambi frutti, palme e melograni.
69. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
70. E [fanciulle] pie e belle.
71. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
72. E fanciulle dai grandi occhi neri [13] ritirate nelle loro tende.
73. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
74. Che nessun uomo o demone mai han toccato.
75. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
76. Staranno appoggiati su verdi cuscini e meravigliosi tappeti.
77. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
78. Sia benedetto il Nome del tuo Signore, colmo di Maestà e di Magnificenza.
[1] Lett. «gli ha insegnato il “bayân”», cioè il discorso chiaro ed esauriente.
[2] «le stelle e gli alberi»: è anche possibile tradurre «l’erbe e l’albero». Oltre alla loro connaturata sottomissione al loro Signore (gloria a Lui
l’Altissimo) queste creature si prosternano sorgendo e tramontando (le stelle) con la loro ombra e volgendosi verso il sole (le erbe e gli alberi).
[3] Secondo la maggior parte dei commentatori coloro ai quali viene rivolta questa domanda, che si ripete ben 30 volte in questa sura, sono gli uomini
e i dèmoni. Riferisce una tradizione che un giorno l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) recitò questa sura davanti ai suoi compagni e
poi disse loro di averla salmodiata nella notte in cui predicò ai dèmoni. Essi ascoltarono con attenzione e ogniqualvolta udivano questo versetto
rispondevano: «Signor nostro, non neghiamo nessuno dei benefici, Tu sei il Sapiente».
[4] Racconta la tradizione che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) plasmò l’uomo con l’argilla e poi lo lasciò ad asciugare. Durante tutto questo periodo
Iblìs, che avrebbe poi disobbedito rifiutando di prosternarsi davanti ad Adamo (vedi II, 30-34), colpiva la figura di argilla ed essa risuonava
come «i vasi che il vasaio rigira per farli asciugare e che cozzano tra loro» (Tabarì).
[5] Nel suo moto apparente il sole si leva in autunno/inverno a sud-est e tramonta a sud- ovest mentre in primavera/estate si leva a nord-est e
tramonta a nord-ovest. Questa l’esegesi classica di questo versetto. Naturalmente altri significati che si riferiscono alla contemporanea pregnanza
divina nel mondo terreno e in quello invisibile, in questa vita c nell'altra, non sono esclusi né escludibili.
[6] Possono essere le acque piovane e quelle dei fiumi, laghi, mari, oppure quelle dolci e quelle salate, o ancora quelle dell’Atlantico e del
Mediterraneo.
[7] L’oceanografia ha stabilito che i mari si compenetrano solo apparentemente e che ogni mare ha sue peculiari caratteristiche per quanto riguarda
salinità, densità, temperatura. In realtà esistono delle vere e proprie barriere, di cui si è avuta la prova (utilizzando ad esempio la
fotografia all’infrarosso). Quando le acque oltrepassano queste barriere, si trasformano e assumendo le caratteristiche del mare in cui sono
confluite, «diventano» il mare in cui sono confluite.
[8] «[solo] rimarrà il Volto del tuo Signore»: nel senso dell’eternità della realtà divina (vedi XXVIII, 88 e la nota).
[9] L’attività divina è continua, Allah (gloria a Lui l’Altissimo) non è indifferente alle vicissitudini delle Sue creature. La Sua presenza e la Sua
opera governano il creato in modo dinamico.
[11] « cuoio rossastro »: anche « come olio infuocato »
[12] Tutto sarà evidente a tutti e per tutti parleranno i registri delle azioni, ognuno porterà in sé i segni delle sue colpe (vedi anche vers. 41) e
non ci sarà scampo per i peccatori.
[13] «Quelle bianche dai grandi occhi scuri», questo è il significato del termine arabo «hurì».
Tratto da: “Il Corano”
(la traduzione dei suoi significati in lingua italiana)
A cura di Hamza Roberto Piccardo
Prefazione di Franco Cardini e introduzione di Pino Blasone
Edizioni Newton & Compton su licenza Al Hikma, pp.610.
La più diffusa e completa traduzione dei significati del Corano, la prima realizzata dai musulmani in Italia per tutti gli italofoni.
Un’opera arricchita da un’imponente apparato di note (oltre 2.800) un indice delle materie, un indice dei nomi e 12 appendici tematiche: dai 5 pilastri dell’Islam alla traduzione dei Nomi di Allah, dal concetto di jihad a alla proibizione dell’interesse sul denaro.