guida hajj e umra

Breve Guida
per il Pellegrinaggio e l’Umra

(Estratto dal testo della “Lega Musulmana Mondiale- Italia)

guida hajj e umra

Nel nome di Allah, il Beneficente, il Misericordioso

Introduzione

Lode ad Allah, Signore dell’Universo, e pace e benedizione sul Profeta Muḥammad, sulla sua Famiglia e sui suoi Compagni.

Ciò che dovrebbe fare chi intende compiere il pellegrinaggio (Hajj) e/o l’Umra

Lode ad Allah, Signore dell’Universo, e pace e benedizioni sul nostro Profeta Muḥammad, la sua Famiglia ed i suoi Compagni.

Caro fratello,

La purezza dell’intenzione è la cosa più importante, nell’Hajj, nell’Umra ed in qualsiasi altra cosa il musulmano faccia. Si deve prestare una grande attenzione a tale aspetto. Nel compimento del pellegrinaggio o dell’Umra, come in ogni altra occasione, si devono seguire scrupolosamente gli insegnamenti del Profeta image, in modo che tutto quanto venga fatto sia corretto ed accettabile. Se tali due condizioni (la purezza dell’intenzione e l’osservanza degli insegnamenti del Profeta image) non saranno osservate l’Hajj e/o l’Umra non saranno accettati. Pertanto si raccomanda di leggere le istruzioni che seguono prima di recarsi all’Hajj ed all’Umra. Possa Allah renderle utili.

Occorre innanzi tutto assicurarsi che il danaro che verrà speso per l’Hajj e l’Umra provenga da fonti lecite, altrimenti le preghiere non sarebbero accettate, come ci ha insegnato il Profeta image

Iḥrām

Il primo dovere dell’Hajj e dell’Umra è l’iḥrām (l’ingresso in stato di purezza e consacrazione rituale). Il musulmano deve conoscere il luogo ed il momento per l’iḥrām. Si devono anche conoscere le cose da fare prima di entrare in stato di iḥrām, il suo significato e le preghiere che dovrebbero essere recitate prima e dopo l’iḥrām. Si deve infine conoscere ciò che è vietato fare durante lo stato di iḥrām.

1. Luoghi per entrare in stato di iḥrām

Il Profeta image ha fissato le seguenti località per l’iḥrām. Chiunque intenda compiere l’Hajj o l’Umra non deve oltrepassare tali località senza entrare in stato di iḥrām.
a) Dhul Halifah (nome attuale: Abyar Ali): per i residenti a Medina e chiunque arrivi da quella direzione, via terra o aerea.
b) Al-Juhfah, una località sulla costa vicina a Rabigh (oggi i fedeli entrano in stato di iḥrām a Rabigh, poco prima di Al-Juhfah) per i residenti in Marocco, Siria, Egitto e chiunque viaggi da tali direzioni per via aerea, terrestre o marittima.
c) Yalamlan (nome attuale: Al-Sadiyah) per i residenti in Yemen e chiunque provenga da tale direzione.
d) Qarn Al-Manazel (nome attuale: Al-Sayl) per i residenti della regione saudita del Najd e chiunque arrivi da tale direzione via terra od aerea.
e) That ‘Erk, per i residenti in Iraq e chiunque arrivi da quella direzione via terra od aerea.
f) Coloro che vivono più vicino a Mecca delle località sopra indicate, devono entrare in stato di iḥrām nel loro luogo di residenza. Coloro che vivono a Mecca devono allontanarsi fino oltre uno dei luoghi predetti per entrare in stato di iḥrām, se desiderano compiere l’Umra. Viceversa essi possono entrare in stato di iḥrām nella loro casa a Mecca se desiderano compiere l’Hajj.
Chi prenda la decisione di compiere l’Hajj o l’Umra dopo aver oltrepassato la località in cui sarebbe dovuto entrare in iḥrām, può farlo nella località stessa in cui ha preso la sua decisione. Ma egli non può proseguire verso Mecca prima di essere entrato in stato di iḥrām.
Coloro che non passino esattamente per le località sopra indicate possono entrare in stato di iḥrām in località parallele, situate alla stessa distanza da Mecca. Chi viaggi su aerei di linee arabe viene avvisato dal personale di bordo circa il momento in cui entrare in stato di iḥrām).

2) Momento in cui entrare in stato di iḥrām

Si può entrare in stato di iḥrām nei mesi indicati da Allah nel Sacro Corano. Il significato di ciò che Egli ha detto può essere tradotto nel modo seguente (dal testo inglese di Abdullah Yusuf Ali): “I mesi per l’ Hajj sono ben conosciuti” (2:197). Essi sono i mesi di Shawal, Dhul Qu’dah e Dhul Hijjah. Secondo la maggioramza dei saggi non è possibile entrare in iḥrām per l’Hajj prima dell’inizio del mese di Shawal.
Chi desideri compiere l’Umra può entrare in stato di iḥrām in qualsiasi momento dell’anno.

3) Ciò che deve essere fatto prima di entrare in stato di iḥrām

Prima di entrare in stato di iḥrām occorre fare quanto segue, in modo da essere pronto.

a. Tagliare le unghie, accorciare i baffi, rasare le ascelle e l’area del pube. Se tali operazioni sono state eseguite recentemente si può non ripeterle.
b. Lavare interamente il corpo, rimuovendo ogni traccia di sporcizia e sudore. Se è assolutamente impossibile fare un bagno completo è permesso di ometterlo.
c. Gli uomini devono togliersi qualsiasi abito cucito, od abiti attillati od aderenti a qualsiasi parte del corpo (ad. es. camicie e calze) e coprirsi con due teli da avvolgere intorno al corpo. Si possono portare, senza calze, qualsiasi tipo di sandali (anche se hanno cuciture) o scarpe che non coprano le caviglie. E’ desiderabile che i due teli siano bianchi e puliti (appena lavati o nuovi).
Le donne devono togliersi tutto ciò che è fatto per coprire la faccia, ma tenere i capelli ben coperti e nascosti con un velo non trasparente. Secondo quanto ha tramandato il Profeta image il viso e le mani devono restare scoperti.
Quando entrano in stato di iḥrām, esse possono indossare qualsiasi abito siano use portare, ad eccezione di indumenti ed ornamenti destinati a renderle attraenti. Alcuni credono che le donne debbano portare abiti di colore verde. Tale opinione è priva di base. Non vi sono colori prescritti.
d. Dopo il bagno, si deve profumare, se possibile, il corpo. Non si deve profumare, tuttavia, l’abbigliamento iḥrām. Le donne devono usare il profumo con moderazione, per evitare di attrarre l’attenzione su di esse.

4) Il significato dell’iḥrām

Dopo aver terminato le preparazioni di cui sopra si può entrare in stato di iḥrām. iḥrām significa l’intenzione di compiere lo specifico rito l’Hajj o l’Umra. Questa intenzione, che può essere espressa anche in silenzio, dà inizio allo stato di iḥrām. E’ meglio che tale intenzione venga espressa dopo una delle cinque preghiere giornaliere. Se essa non coincida con una di queste preghiere, deve essere preceduta da una preghiera di due rakah: ad eccezione dei periodi in cui è vietato effettuare tale preghiera: cioè dopo le preghiere del Fajr e dell’Asr. In tale caso si può entrare in iḥrām senza preghiere. Se si intenda compiere l’Hajj o l’Umra per conto di una terza persona, si deve esprimere l’intenzione dicendo: “lakayk alahumma ‘an ………….. (nome della persona che ti chiesto di compiere l’Hajj o l’Umra per suo conto).

5) La combinazione dell’Hajj e dell’Umra

Vi sono tre possibilità: compiere l’Umra e l’Hajj separatamente ma successivamente, abbinarli, compiere il solo Hajj.
a. Separare l’Hajj dall’Umra. La separazione significa che il pellegrino, quando entra in iḥrām nella località per lui appropriata, manifesta l’intenzione di compiere l’Umra. Dopo aver compiuto l’Umra egli esce dallo stato di iḥrām per l’Umra e, in un momento successivo, entra di nuovo in stato di iḥrām manifestando l’intenzione di compiere l’Hajj. Chi non risiede a Mecca deve però offrire un animale in sacrificio (dato che ha colto l’occasione dell’Hajj per compiere anche il “piccolo pellegrinaggio”.
b. Abbinare Hajj ed Umra significa, al momento di entrare in stato di iḥrām nella località appropriata, manifestare l’intenzione di compiere insieme Hajj ed Umra. Vi è anche la possibilità, tuttavia, di limitare l’intenzione iniziale alla sola Umra e manifestare l’intenzione per l’Hajj successivamente, ma prima della circumambulazione della Ka’ba. In ambedue i casi si deve restare in stato di iḥrām per un periodo più lungo che non nel caso della separazione, cioè fino alla fine del tiro delle pietre nel Giorno di ‘Eid. Dopo di che il pellegrino raserà i capelli o li scorcerà (tutti, non è sufficiente scorciare soltanto qualche ciocca di capelli, come fanno alcuni) e, se ha manifestato l’intenzione per l’Hajj in un secondo momento, dovrà offrire un sacrificio come nel caso della separazione.
c. Compiere il solo Hajj. Il pellegrino deve manifestare tale intenzione quando entra in iḥrām nei punti specificati. Egli, in tal caso, resta in iḥrām fino alla fine del tiro delle pietre nel Giorno di ‘Eid. Dopo di che procede alla rasatura od al taglio dei capelli ed esce dallo stato di irham. Nessun sacrificio è dovuto (si può sempre tuttavia offrire un sacrificio volontario).
Tutto quanto sopra verrà discusso più dettagliatamente in seguito.

6) Suppliche raccomandate quando si entra in stato di iḥrām:

a. per il compimento separato ma successivo di Hajj ed Umra: si raccomanda di dire: “Allahumma inni iuriid al iḥrām bel Umra mutamat’an biha ila al-Hajj, fayaserha li wa taqabalha meni” oppure “Labayk allahumma Umra mutamat’an an biha ila al-Hajj”

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b. per il compimento abbinato: dire: “Allahumma inni iuriid al iḥrām bel Umra wa al-Hajj” oppure “Labayk allahumma Umra wa Hajj”.

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c. per il compimento del solo Hajj. Dire: “Allahumma inni iuriid aliḥrām bel Hajj” oppure “Labayk allahumma haja”.

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Se il pellegrino non sta bene in salute e teme di non essere in grado di completare l’Hajj o l’Umra, può esprimere una condizione nelle sue supplicazioni al momento dell’iḥrām. Egli dovra dire: “Fa’in habasany habis famahaly ha’iith habastany” (se qualcosa mi impedirà dal proseguire, mi fermerò dove tu mi trattieni)

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In questo caso, se egli sarà costretto ad interrompere non ne avrà alcuna colpa, così come menzionato nella tradizione del Profeta image, che Allah concederà il permesso per la condizione che il pellegrino ha manifestato in antecedenza.
Per entrare in stato di iḥrām si dovrebbe poi recitare, oltre a quanto raccomandato per le tre le ipotesi sopra menzionate:

لَبَّيْكَ ٱللَّٰهُمَّ لَبَّيْكَ، لَبَّيْكَ لَا شَرِيكَ لَكَ لَبَّيْكَ، إِنَّ ٱلْحَمْدَ وَٱلنِّعْمَةَ لَكَ وَٱلْمُلْكَ لَا شَرِيكَ لَكَ

Labbayk Allahumma labbayka,

labbayka la sharika laka labbayka,

innal hamda wa-niʿmata laka wa-l-mulk,

la sharika lak

Eccomi, o Allah, eccomi.

Eccomi, Tu non hai partner, eccomi.

In verità tutte le lodi e le benedizioni sono Tue, e tutta la sovranità,

Tu non hai partner

Gli uomini devono pronunciare le parole sopraindicate ad alta voce, mentre le donne dovrebbero sussurrarle.

AVVERTIMENTI

Primo:
le donne che iniziano la loro mestruazione o partoriscono prima di entrare in stato di irham devono lavarsi, pulirsi e profumarsi ed entrano in stato di irham come ogni altra donna. Se quanto sopra avviene dopo l’entrata in irham, le donne dovrebbero fare quello che fanno le altre donne, ad eccezione della circumambulazione della Ka’ba, che deve essere rinviata fino a quando la loro speciale condizione non sia cessata (ad eccezione delle donne che facciano parte di un gruppo di pellegrini che sia obbligato a partire senza possibilità di rinvii. Esse potranno effettuare la circumambulazione anche nella loro particolare condizione: Ibn Tay Meia). Se le circostanze di cui sopra si verificano dopo l’entrata in stato di iḥrām per il compimento separato e successivo dell’Hajj e dell’Umra, ed esse non siano cessate prima del giorno di Arafat, allora le donne in questione devono passare al compimento abbinato dell’Hajj e dell’Umra. Esse si recano ad Arafat e fanno quello che fanno le altre pellegrine ad eccezione della circumambulazione della Ka’ba e del percorso tra Al-Safa ed Al-Marwa, che devono essere rinviati fino a quando la loro particolare condizione non sia terminata (con l’eccezione di cui sopra).
I ragazzi possono entrare in irham per l’Hajj e l’Umra con le seguenti modalitò. Se essi sono in grado di comprendere cosa fanno possono pronunciare l’intenzione da soli. In caso contrario, i loro tutori pronunciano l’intenzione per conto loro e si prendono cura che essi evitino di fare in stato di iḥrām quanto è proibito.

Secondo:
Chi viaggia in aereo deve entrare in stato di iḥrām quando il velivolo passa vicino ad uno dei punti di iḥrām. Non è permesso posporre ò’entrata in stato di iḥrām fino all’arrivo all’aeroporto di Gedda, perché Gedda non è una delle località previste per l’irham ad eccezione di coloro che risiedano nella città o per coloro che decidano di compiere il pellegrinaggio o l’Umra quando già si trovino nella città. Chi viaggia in aereo deve lavarsi ed indossare la parte inferiore dell’abbigliamento iḥrām, eventualmente sotto gli abiti normali, prima di salire in aereo. Quando l’aereo sorvola uno dei punti di irham o passa nelle loro vicinanze, i pellegrini devono togliere i loro abiti ed indossare la parte superiore dell’abbigliamento iḥrām. Essi entrano in stato di iḥrām in quel momento. Gli uomini che non abbiano con se l’abbigliamento iḥrām, possono continuare ad indossare la loro biancheria intima inferiore (devono però essersi lavati prima dell’imbarco) ma devono togliere i loro abiti ed avvolgere la loro camicia (o qualsiasi telo abbiano con se) intorno alle spalle, torace e dorso, ed entrano in stato di iḥrām in quel modo. Dopo l’atterraggio a Gedda essi devono subito procurarsi l’abbigliamento iḥrām ed indossarlo. Si tratta comunque di un comportamento di emergenza, che non può essere programmato in antecedenza.
Le donne non sono tenute ad indossare un abbigliamento speciale per l’irham, cosicchè entrano in stato di irham sull’aereo indossando i loro abiti normali.

Terzo:
Alcuni pellegrini si fanno fotografare dopo essere entrati in stato di iḥrām. Ciò è consentito se si voglia conservare un ricordo da mostrare alla famiglia. Non è permesso, invece, prendere fotografie di tutti i riti dell’Hajj o dell’Umra, anche se soltanto per conservarne il ricordo. Ciò costituirebbe una distrazione che impedirebbe la concentrazione e lo spirito di devozione con i quali l’Hajj e l’Umra devono essere compiuti.

Quarto:
Chiunque voglia compiere l’Hajj o l’Umra per conto di una terza persona deve prima averli compiuti per conto proprio.

Quinto:
Alcuni pellegrini compiono l’errore di scoprire la spalla destra immediatamente dopo essere entrati in stato di iḥrām. Ciò deve essere fatto soltanto durante i primi tre giri della prima circumambulazione della Ka’ba, sia per l’Hajj che per l’Umra.

Cose vietate nello stato di iḥrām

a. Sia gli uomini che le donne non devono usare profumi o qualsiasi sostanza profumata, sul proprio corpo o sugli abiti. Non è parimenti concesso annusare profumi o mangiare o bere cose profumate (al di la del normale odore dei cibi e bevande). Non è permesso l’uso di creme, lozioni o saponi comunque profumati.
b. Sia gli uomini che le donne non possono tagliarsi capelli, peli o le unghie.
c. Sia gli uomini che le donne non possono uccidere selvaggina o aiutare altri in qualsiasi modo ad ucciderla (neppure additandola).
d. Sia gli uomini che le donne non possono avere rapporti sessuali o fare qualsiasi cosa che possa costituire un preludio od un programma per averli in futuro: come ad esempio fare delle proposte, stipulare un contratto di matrimonio, od anche semplicemente parlarne.
e. Agli uomini è vietato coprirsi la testa con qualsiasi cosa entri con essa in contatto fisico, come un berretto. E’ consentito invece l’uso di ombrelli od altri oggetti che abbiano lo stesso scopo ma che sia tenuto ben sollevato sul capo. E’ anche permesso ripararsi in un’automobile, sotto una tenda o in un fabbricato.
f. Agli uomini è vietato indossare abiti cuciti, magliette o calze. E’ consentito, invece, portare cinture con sacchette per conservare danaro, occhiali, orologi od anelli. I sandali e le scarpe possono essere cuciti, ma devono lasciare scoperte le caviglie e non salire sopra di esse. I sandali sono preferiti alle scarpe.
g. Le donne non devono coprire il volto (neppure parzialmente) o le mani, soprattutto con materiali cuciti o lavorati a maglia.

Ciò che deve essere fatto all’arrivo a Mecca

1. Ciò che deve essere fatto in caso di compimento separato e successivo dell’Hajj e dell’Umra:
Il pellegrino dovrebbe iniziare a compiere l’Umra al suo arrivo a Mecca. Egli deve recarsi alla Sacra Moschea e circumambulare la Ka’ba sette volte. Questo rito viene chiamato “circumambulazione dell’Umra”. Egli deve inziare ogni giro all’angolo della Pietra Nera. Quando finisce il settimo giro, il pellegrino deve lasciare l’area della circumambulazione ed eseguire due preghiere, preferibilmente se possibile, alla Stazione di Abramo, altrimenti in qualsiasi spazio all’intemo della Sacra Moschea. E’ anche preferito che a questo punto si beva un poco di acqua di Zamzam. Subito dopo, il pellegrino dovrebbe recarsi ad Al-Safa ed effettuare sette volte il percorso tra la stessa Al-Safa ed Al-Marwa (correndo, se gli è possibile, nel tratto centrale che troverà indicato sui lati del corridoio) quale dovere dell’Umra. Si dovrà cominciare il primo percorso ad Al-Safa e terminarlo ad Al-Marwa. Quindi il secondo percorso da Al-Marwa ad Al-Safa e cosi via fino a completare i sette percorsi. Dopo di ciò gli uomini dovranno scorciare i capelli (tutti, non soltanto qualche ciocca) o rasarli. Le donne dovranno invece tagliare i capelli per la lunghezza di una punta di dito, sia che essi siano sciolti, sia che siano intrecciati. A questo punto è compiuta Umra e termina lo stato di iḥrām, tutto ciò che era proibito in virtù dello stato di iḥrām torna ad essere lecito.

I pilastri dell’Umra sono i seguenti:

  1. iḥrām
  2. Circumambulazione della Ka’ba
  3. Percorso tra Al-Safa ed Al-Marwa

I doveri dell’Umra sono: entrare in stato di iḥrām nel punto prescritto e rasatura o accorciatura dei capelli.

2. Ciò che deve essere fatto nel caso di compimento abbinato di Hajj ed Umra, o di compimento del solo Hajj.
E’ preferito in questi casi circumambulare la Ka’ba sette volte, in quella che viene chiamata “circumambulazione di arrivo”. Eseguita la circumambulazione si dovrebbero eseguire due rakah. Dopo di che si può scegliere tra:
1. effettuare la circumambulazione per il compimento abbinato, se tale è l’intenzione del pellegrino, od effettuare la circumambulazione per il solo Hajj per chi non intenda compiere anche l’Umra:
2. posporre la circumambulazione per l’Hajj fino alla fine della circumambulazione “Al-Ifada” (quella da effettuare dopo il primo tiro delle pietre al Jamra di Al-Aqaba, il giorno 10 del mese di Dhul Hijjah). In tale caso il fedele deve restare in iḥrām dal momento in cui vi entra fino al Giomo di ‘Eid.

AVVERTIMENTI

Primo.
Per eseguire la circumambulazione correttamente il pellegrino deve soddisfare le seguenti condizioni:
1. manifestare l’intenzione nel suo cuore, senza articolarla:

2. essere pulito

3. nascondere le proprie parti private (cioè fare attenzione che il telo inferiore, anche con un passo affrettato, non lasci vedere nulla di ciò che deve restare coperto)

4. completare sette giri intorno alla Ka`ba. Ogni giro inizia alla Pietra Nera e termina alla Pietra stessa. Quando si perambula, la Ka’ba deve trovarsi alla propria sinistra (cioè i giri vengono compiuti in senso antiorario). Si deve effettuare la perarnbulazione passando al di fuori della Pietra di Ismaele (poiché la maggior parte della Pietra fa parte integrante della Ka`ba e camniinare su di essa invalida il giro).

Secondo.
Gli uomini devono lasciare scoperta la spalla destra durante i primi tre giri della circumambulazione di arrivo e quella dell’Umra e camminare a passi corti e rapidi nel corso dei primi tre giri.

Terzo.
Non vi sono suppliche specifiche da pronunziare durante la circumambulazione della Ka`ba ed i percorsi tra Al-Safa ed Al-Marwa. Ciascuno può recitare una preghiera che ricordi, o dire: “Subhan Allah. La illah illa Allah. Allahu Akbar”.

Ovvero si possono, recitare alcuni Versi del Santo Corano. Il pellegrino dovrebbe, se possibile, toccare e baciare la Pietra Nera, a condizione di non spingere gli altri per poter avvicinarsi alla Pietra stessa. Quando non sia possibile avvicinarsi alla Pietra senza spingere altri, è sufficiente alzare la mano in segno di saluto nella sua direzione, quando si passa di fronte all’Angolo in cui è posta. Il pellegrino dovrebbe anche, se possibile, toccare ma non baciare, l’Angolo Yemenita. Se ciò non sia possibile si deve proseguire senza alcun gesto di saluto.

Quarto.
Per effettuare correttamente il percorso tra Al-Safa ed Al-Marwa si devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • Pronunziare l’intenzione di farlo;
  • Eseguire i percorsi tra Al-Safa ed Al-Marwa dopo una corretta circumambulazione della Ka`ba;
  • Completare sette percorsi dell’intera distanza tra Al-Safa ed Al-Marwa.

Quinto.
Se si compiono i percorsi al momento di una delle cinque preghiere, al momento della seconda chiamata (iqama) si deve interrompere il percorso tra Al-Safa ed Al-Marwa ed effettuare regolarmente la preghiera in comune. Dopo la fine della preghiera si deve riprendere il percorso dove era stato sospeso.

3. Ciò che deve essere fatto nel Giorno di Al-Tarwyah

Il Giorno di Al-Tarwyah è l’ottavo giorno, del mese di Dhul Hijjah. E’ preferibile per coloro che compiono, separatamente Hajj ed Umra che, una volta usciti dallo stato di ehrarn per l’Umra, si rientri in stato di iḥrām per l’Hajj la mattina di tale giorno. Per rientrare in stato di irham si devono, fare le stesse cose della prima volta: lavarsi e profumare il corpo. Ma si può rientrare in irham nel posto dove ci si trovi (senza ritornare alla località prescritta per la prima volta). Coloro che compiono, Umra ed Hajj abbinati devono mantenere il loro stato di iḥrām, cosi come coloro che compiono il solo Hajj. Tutti indistintamente dovranno andare a Mina il giorno 8 prima di mezzogiorno, senza recarsi alla Sacra Moschea e perarnbulare la Ka`ba. Essi dovrebbero partire per Mina dal luogo dove si trovano. Essi dovrebbero osservare regolarmente le preghiere di Dhor, Asr, Magrib ed Isha. Le preghiere di quattro rakah devono essere abbreviate a due. La notte tra l’8 ed il 9 dovrebbe essere passata preferibilmente (ma non obligatoriamente) a Mina dove si osserverà la preghiera del Fajr. Coloro che si trovano già a Mina da prima del Giorno di Al-Tarwyah entrano in stato di iḥrām come gli altri nel corso della mattina e restano nel loro luogo di soggiorno.

4. Sosta ad Arafat, e ciò che si deve fare sul posto

Al sorgere del sole del giorno 9 del mese, i pellegrini si recano da Mina ad Arafat mantenendo un tranquillo e solenne atteggiamento e ripetendo: “Labbaik allahumma labbaik“.

Quando i pellegrini arrivano ad Arafat, e si sono accertati di essere all’interno del perimetro che lo delimita, si sistemano dove possono. Essi non sono obbligati ad andare fino alla Montagna di Al-Rahmah od a salire sopra di essa, o neppure a vederla. A mezzogiorno essi osservano congiuntamente le preghiere di Dhor ed Asr (combinazione anticipata) abbreviate: ciascuna a due rakah, con una sola chiamata iniziale e due seconde chiamate. I pellegrimi dovrebbero occupare il loro tempo fino al tramonto in supplicazioni ad Allah, volgendosi verso la Ka’ba. Dopo il tramonto essi si trasferiscono a Muzdalifah (il principio è che il pellegrino che arrivi ad Arafat di giorno vi deve rimanere fino ad una parte della notte, che inizia per l’appunto con il tramonto). Chiunque lasci Arafat prima del tramonto deve rientrarvi e restarvi fino al tramonto stesso. Il pellegrino che non faccia questo commette una mancanza che deve espiare con un sacrificio. Durante il percorso i pellegrini devono mantenere un atteggiamento solenne e tranquillo e ripetere: “Labeik Allahumma labeyk”.

ed anche: “Asstaghfir Allah al’adhiim”.

AVVERTIMENTI
Il pellegrino che arrivi ad Arafat dopo il tramonto è sufficiente che vi sosti brevemente. Basta anche semplicemente transitarvi. Il tempo permesso per la sosta in Arafat scade all’alba del Giorno di ‘Eid.

5. Il passaggio della notte a Muzdalifa. Arrivando a Muzdalifah i pellegrini devono osservare le preghiere di Magrib ed Isha combinate, con una prima chiamata e due seconde chiamate. La preghiera del Magrib viene accorciata a due rakah. Dopo di ciò i pellegrini si sisternano per la notte. A Muzdalifah i pellegrini possono raccogliere 49 pietre, ciascuna poco più grande di un pisello, per i Jamras (lapidazione di Satana) dei giorni successivi. Ciò è raccomandabile ma non obbligatorio: le pietruzze possono essere raccolte anche sulla strada per Mina o dovunque il pellegrino si trovi nei giorni successivi (ma può essere molto difficile trovarle. Tra l’altro, non è consentito raccogliere a Mina pietre già usate da altri pellegrini nel rito della lapidazione). A mezzanotte, i deboli, le donne, i bambini, gli anziani e coloro che li assistono possono lasciare Muzdalifah e recarsi a Mina. E’ meglio, per chi sia in buone condizioni fisiche, e non abbia persone deboli cui badare, restare a Muzdalifah fino all’alba.Questi ultimi dovrebbero osservare la preghiera dell’alba non appena consentito e quindi impiegare il loro tempo in supplicazioni ad Allah. Infine essi devono partire per Mina prima del sorgere del sole. Non è permesso lasciare Muzdalifah prima della mezzanotte, chiunque lo faccia commette un’infrazione che dovrà espiare, a meno che non rientri a Mina prima della mezzanotte, per attenderla. Passare la notte a Muzdalifah almeno fino alla mezzanotte è uno dei doveri dell’Hajj. Chi arrivi per cause di forza maggiore a Muzdalifah dopo la mezzanotte è sufficiente che vi sosti brevemente o che semplicemente la attraversi (come per Arafat).

6. I doveri nel Giorno di ‘Eid. La mattina di ‘Eid ha inizio il rito della lapidazione di Satana. E’ preferibile che i pellegrini tirino le pietre al “Grande Jamra”, “Al-Aqaba”, al loro arrivo a Mina. Essi dovrebbero tirare successivamente sette pietre, alzando il braccio e dicendo: “Allahu Akbar” (non è vietato tirare un numero inferiore di pietre, cinque o sei: ma si raccomanda vivamente di seguire la tradizione di gran lunga prevalente di tirarne sette). Ogni pietra deve cadere all’interno del recinto del Jamra, anche se finisca per rimbalzare fuori di esso. Il periodo consentito per il. lancio delle pietre al Jamra “Al-Aqaba” si estende dalla mezzanotte del giorno 9 al tramonto del giorno 10. E’ preferibile, per chi possa farlo, effettuare il tiro prima del sorgere del sole del 10. I pellegrini che hanno separato l’Hajj dall’Umra, e coloro che li hanno abbinati, devono offrire, un animale in sacrificio e possono farlo dopo il tiro delle pietre al Jamra Al-Aqaba. Il tempo permesso per il. sacrificio va dal sorgere del sole del Giorno di Eid al tramonto del giorno 13 (in altre parole, il Giorno di ‘Eid ed i successivi tre giorni). Coloro che non essendovi tenuti, per il fatto di compiere il solo Hajj, vogliono, offrire un sacrificio volontario dovranno farlo nello stesso periodo di tempo. E’ preferibile mangiare un poco della carne dell’animale sacrificato (per chi provveda direttamente al sacrificio), offrirne parte come carità e donare il. resto ad altri. Dopo il sacrificio, il. pellegrino dovrà rasare o scorciare i propri capelli (tutti). Le pellegrine dovranno tagliare i loro capelli per la lunghezza di una punta di dito, sia che portino le trecce od i capelli sciolti. E pellegrino che abbia già tirato le pietre ad Al-Aqaba, ed abbia già tagliato i propri capelli, potrà uscire dallo stato di iḥrām. Egli potrà da quel momento fare tutto ciò che gli era proibito in virtù dello stato di iḥrām, ad eccezione di avere rapporti sessuali con la moglie dai quali si dovrà astenere fino a dopo la circumambulazione “Al-Ifada” del giorno 10 del mese. Quando il pellegrino abbia compiuto il lancio delle pietre, il. sacrificio ed il taglio dei capelli, egli si recherà, possibilmente nel corso dello stesso Giorno di’Eid, a Mecca per effettuare la peranbulazione “Al-Ifada” ed i percorsi tra Al-Safa ed Al-Marwa. Egli dovrà effettuare tali percorsi se compia separatamente Hajj e Umra. Se, invece, egli combini Hajj ed Umra, o compia il solo Hajj, dovrà effettuare i percorsi soltanto se non Ii ha già effettuati dopo la circumambulazione di arrivo. E preferibile effettuare la circumambulazione “Al-Ifada” nel Giomo di ‘Eid, ma non è vietato posticiparla. L’intervallo di tempo consentito si estende dalla mezzanotte del Giorno di ‘Eid ad un momento successivo non precisato. Ma è meglio non rinviarla oltre tre giorni dopo il Giorno di’Eid.

AVVERTIMENTI
Primo:
La cosa migliore è che i predetti quattro doveri siano, compiuti nel Giorno di Eid nella sequenza qui indicata:

  1. tiro delle pietre;
  2. sacrificio;
  3. taglio dei capelli;
  4. circumambulazione “Al-Ifada” seguita dai percorsi tra Al-Safa ed Al-Marwa.

Come detto prima, comunque la sequenza non è obbligatoria (si può ad esempio effettuare la circumambulazione od il taglio dei capelli prima del lancio delle pietre).

Secondo:
Un pellegrino può uscire dallo stato di iḥrām e fare tutto quanto gli era proibito in quello stato, anche avere rapporti sessuali con la moglie, se avrà osservato i seguenti tre doveri: tiro delle pietre, taglio dei capelli, circumambulazione e percorsi (se è obbligato a farli dal tipo di intenzione che ha assunto). Se il pellegrino osserva soltanto due di tali doveri, può fare tutto quanto era proibito, salvo avere rapporti con la moglie.

Terzo:
All’offerta sacrificale di ‘Eid ed a quella per l’Hajj si applicano le stesse condizioni . Esse sono:
1. L’età: la pecora deve essere di almeno sei mesi, il capretto di almeno un anno, la vacca di almeno due anni, il cammello di almeno cinque anni. Una pecora o un capretto sono un’offerta sufficiente per una sola persona; una vacca od un cammello sono sufficienti per sette persone.
2. L’animale deve essere sano e senza difetti (zoppo, strabico o cieco o difetti analoghi). Non deve essere debole per vecchiaia o malattia. Deve avere tutte le sue membra. Non è consentito al pellegrino di gettar via alcunché della carne dell’offerta. Il pellegrino deve mangiane un poco e distribuire il resto ai poveri od in dono a terze persone: Egli può incaricare una terza persona di fare quanto sopra.

Quarto:
Il pellegrino che non sia in grado di sacrificare un animale in offerta deve digiunare per dieci giorni, tre dei quali nel corso dell’Hajj, preferibilmente prima di Arafat. Egli può osservare il digiuno di quei tre giorni l’11, il 12 ed il 13. Può digiunare i restanti sette giomi dopo essere tornato nella propria casa.

7. Doveri dell’Hajj che devono essere osservati net corso dei tre giorni successivi al giorno di ‘Eid
Tali giomi sono l’11, il 12 ed il 13 del mese di Dhul Hijjah. Nel corso di tali giorni i pellegrini dovrebbero fare due cose:
1. Essi dovrebbero passare le notti di tali tre giorni in Mina. I pellegrini dovrebbero fare tutto il possibile, per spendere almeno la maggior parte delle notti a Mina, perché ciò costituisce uno dei doveri dell’Hajj. Se non lo fanno essi commetteranno un’infrazione e dovranno fare un’offerta sacrificale;
2. I pellegrini dovrebbero tirare le pietre ai tre Jamras nel pomeriggio di ciascuno dei tre giorni. Essi dovranno, anche osservare tutte le preghiere all’ora stabilita, accorciando le preghiere di quattro rakah a due rakah. Essi, infine, non dovrebbero abbinare preghiere.

8. Descrizione del tiro delle pietre ai Jamrat

Nel pomeriggio dell’11 il pellegrino, che non abbia già raccolto le pietre a Muzdalifah, raccoglierà ventuno pietruzze della dimensione di un pisello o poco più grandi, nel posto dove si trova. Il pellegrino quindi raggiungerà il Piccolo Jamra, che si trova, vicino Mina, e tirerà consecutivamente sette pietre contro di esso. Egli alzerà il braccio e dirà “Allahu Akbar” al tiro di ogni pietra. Egli dovrebbe assicurarsi che tutte le pietre cadano all’interno del recinto del Jamra. Terminato questo, il pellegrino andrà al Jamra di Mezzo e tirerà contro di lui sette pietre, con la stessa procedura. Quindi il pellegrino raggiungerà il Grande Jamra e tirerà contro di lui sette pietre con la medesima procedura. Nel pomeriggio del 12 il pellegrino farà quanto ha già fatto nel pomeriggio dell’11. Terminato il lancio delle pietre, il pellegrino se lo desidera potrà lasciare Mina prima del tramonto. Ma se il sole tramonta prima della sua partenza da Mina, egli deve restare a Mina ed effettuare l’ultimo tiro delle pietre, del giorno 13. Questo viene chiamato “Ritardo” (nel lasciare Mina) che è meglio dell'”anticipo”. I vecchi, i deboli ed i malati, le donne incinta ed i bambini possono incaricare una terza persona di lanciare le pietre per loro conto.

PUNTI DA RICORDARE

I pilastri dell’Hajj sono quattro:

  1. iḥrām,
  2. sosta ad Arafat,
  3. circumambulazione della Ka’ba
  4. percorsi tra Al-Safa ed Al-Marwa

I doveri dell’Hajj sono sette:

  1. entrata in stato di iḥrām nel punto previsto,
  2. sosta ad Arafat fino al tramonto,
  3. passaggio della notte a Muzdalifah,
  4. passaggio delle tre notti successive al Giorno di ‘Eid a Mina,
  5. tiro delle pietre ai Jamrat,
  6. taglio dei capelli e
  7. circumambulazione di addio della Ka’ba.

Trascurare uno qualsiasi dei quattro pilastri invalida l’Hajj. Invece trascurare uno dei sette doveri obbliga a compensare la mancanza con il sacrificio e l’offerta di un animale, la cui carne andrà tutta distribuita fra i poveri della Sacra Moschea, senza che il pellegrino ne mangi alcunché.

Guida all'Hajj

9. circumambulazione di addio della Ka’ba

Il pellegrino che ha ultimato di osservare i doveri dell’Hajj deve effettuare una circumambulazione di addio della Ka’ba, consistente in sette giri non (si ripete non) seguiti da percorsi tra Al- Safa ed Al-Marwa. Il pellegrino che posponga la circumambulazione “Al-Ifada” e la effettua subito prima della sua partenza da Mecca non ha il dovere di effettuare la circumambulazione di addio. Le donne che abbiano una mestruazione non devono effettuare la circumambulazione di addio.

Errori concernenti i doveri dell’Hajj

Primo: sul modo di entrare in stato di iḥrām e di conservarlo

1. Alcuni pellegrini che viaggiano in aereo, rinviano la loro entrata in stato di iḥrām fino allo sbarco all’aeroporto di Gedda. Essi entrano in iḥrām a Gedda o vicino a Mecca, dopo aver passato il punto in cui avrebbero dovuto farlo. Il Profeta image ha detto ciò che può essere tradotto come segue: “I punti per l’iḥrām sono per coloro che vi abitino e per coloro che vi passino nel loro viaggio”. Quindi è obbligatorio per chiunque intenda compiere Hajj o Umra e passi per uno di questi punti (o passi parallelamente ad essi viaggiando via aria o via terra) di entrare in stato di irham in quel punto.

2. Alcuni pellegrini credono che non sia permesso usare nulla di ciò che essi non avevano già al momento di entrare in stato di iḥrām. Quindi essi portano con loro tutto quanto ritengono di aver bisogno più tardi: come, scarpe, danaro etc. quando entrano in stato di iḥrām. Questa è una convinzione erronea. Non è affatto proibito usare cose che non si aveva con se al momento dell’entrata in stato di iḥrām. Essi possono comprare tutto ciò di cui abbiano bisogno quando sono già in stato di iḥrām. Essi possono anche cambiare il loro abbigliamento di iḥrām con un altro simile, ed i loro sandali o scarpe con altri. Essi devono solo evitare ciò che è specificamente proibito durante lo stato di iḥrām.

3. Alcuni pellegrini scoprono la loro spalla destra non appena entrano in stato di iḥrām. Ciò non è corretto e deve essere fatto soltanto durante i primi tre giri della circumambulazione per l’Umra o della circumambulazione di arrivo per l’Hajj. Al di fuori di queste due occasioni la spalla dovrebbe sempre restare coperta: specialmente durante l’osservanza delle preghiere.

4. Alcune donne credono per gli abiti per l’iḥrām dovrebbero essere di un determinato colore, specialmente il verde. Ciò è errato: non vi è alcun colore specifico. Esse possono entrare in stato di iḥrām nei loro abiti normali, ad eccezione di quelli particolarmente attraenti, aderenti, trasparenti o comunque fatti in modo da attrarre l’attenzione su chi li indossa. Abiti del genere non sono comunque permessi, anche al di fuori dello stato di irham.

5. Alcune donne, quando passano il punto dell’iḥrām con l’intenzione di compiere l’Hajj o l’Umra, non entrano in stato di iḥrām se hanno la loro mestruazione perché gli uomini che le scortano pensano che esse debbano essere pulite per poter entrare in iḥrām. Cosi, esse oltrepassano il punto dell’ihrarn senza entrare nello stato. Ciò è certamente errato, perché la mestruazione non impedisce alle donne di entrare in stato di iḥrām. Una donna con la mestruazione entra in stato di iḥrām e fa tutto ciò che le altre pellegrine fanno, ad eccezione della circumambulazione della Ka’ba, che verrà rimandata a quando essa torna ad essere pulita come menzionato nella tradizione (a meno che, come già detto, la donna in questione faccia parte di un gruppo che debba assolutamente partire a data fissa). Se la donna passa il punto di iḥrām senza entrare nello stato di iḥrām, ma vi ritorna più tardi per farlo, non commette mancanze e non deve compensare. Se, invece, la donna entra in stato di iḥrām in una località più vicina a Mecca del punto di iḥrām essa deve compensare con un’offerta, perché ha mancato uno dei doveri dell’Hajj.

Secondo: nella circumambulazione della Ka’ba

1. Durante la circumambulazione molti pellegrini ripetono specifiche suppliche riportate da libretti sull’Hajj. Talvolta ciò viene fatto con la ripetizione in gruppo di tali supplicazioni, seguendo una persona che legge da tali libretti. Ciò è sbagliato per due ragioni: in primo luogo non vi sono supplicazioni specifiche che devono essere fatte in questa occasione, dato che il Profeta image non parla di specifiche suppliche per la circumambulazione; in secondo luogo, le supplicazioni collettive in gruppo sono una pratica innovativa che disturba i circostanti. La cosa corretta da fare è che ciascuno pronunci le proprie suppliche senza alzare la voce.
2. Alcuni pellegrini baciano l’Angolo Yemenita. Ciò che è errato, in quanto esso deve essere toccato con la mano (o salutato con la mano in caso di grande folla) ma non baciato. La Pietra Nera deve essere baciata: o può essere salutata con la mano in caso di grande folla. Gli altri angoli non devono essere nè toccati nè baciati.
3. Alcuni spingono gli altri fedeli per toccare e baciare la Pietra Nera. Ciò è errato, perché lo spingere causa difficoltà e mette in pericolo chi spinge e chi è spinto. Inoltre l’affollamento di uomini e donne può indurre in tentazioni. E’ legittimo toccare e baciare la Pietra Nera, se possibile. Se no è sufficiente salutarla senza rischiare l’affollamento, il pericolo e la tentazione. Il culto è basato sulla tollerante benevolenza e sulla comodità del suo esercizio. Toccare c baciare la Pietra Nera è soltanto preferibile, quando lo si possa fare agevolmente per se stesso e per gli altri. Perché adottare comportamenti proibiti per un atto di culto non obbligatorio?

Terzo: nel taglio dei capelli per l’Hajj e l’Umra

Alcuni pellegrini scorciano soltanto un piccolo numero di capelli, e questo non è sufficiente per una completa osservanza di tale rituale. E’ necessario scorciare tutti i capelli della testa, perché il taglio di una certa lunghezza dei capelli sostituisce la rasatura, e la rasatura è per tutti i capelli della testa. Allah dice, nel descrivere i pellegrini ciò che può essere tradotto per significare: teste rasate, capelli tagliati corti, e senza timore. Così, se qualcuno scorcia soltanto alcuni capelli non può essere definito come una persona che tagli i capelli corti, ma soltanto come qualcuno che accorcia qualche capello.

Quarto: sosta in Arafat

1. Alcuni pellegrini si fermano fuori di Arafat, perché non si accertano di dove dovrebbero sistemarsi e non leggono i segnali che indicano i confini di Arafat. Se essi restano fuori Arafat il loro Hajj non è compiuto correttamente. Cosicchè è dovere dei pellegrini di prestare la massima attenzione e di assicurarsi di essere giunto all’interno del perimetro di Arafat al momento dovuto.

2. Alcuni pellegrini credono che sia necessario, per una corretta presenza ad Arafat, essere in vista della Montagna di Al-Rahmah, o di recarsi ai suoi piedi e scalarla. Per far questo essi si espongono a fatiche e qualche volta a pericoli. Tutto ciò non è richiesto ad essi. Ciò che viene richiesto è di sistemarsi in qualsiasi punto di Arafat. Il Profeta image ha detto che l’intera distesa di Arafat è disponibile per la sosta e l’attesa e che i pellegrini dovrebbero trovarsi più in alto della valle di ‘Arnah, sia che vedano la Montagna, sia che non la vedano. Altri si volgono verso la Montagna per pronunciare le loro suppliche. Ciò è errato. Essi debbono rivolgersi verso la Ka’ba perché la Montagna non è qibla (la direzione per le preghiere).

3. Alcuni pellegrini lasciano Arafat prima del tramonto del sole. Ciò non è permesso, il tempo stabilito per lasciare Arafat è il tramonto. Chiunque lasci Arafat prima del tramonto e non vi ritorni viola uno dei doveri dell’hajj, deve pentirsi di fronte ad Allah e sacrificare un animale in offerta, perché il Profeta image restò ad Arafat fino al tramonto. Come si è detto prima, comunque, il principio è quello di trovarsi in Arafat per una parte anche piccola della notte. Chi vi sosti o vi transiti durante la notte non commette infrazioni.

Quinto: in Muzdalifah

I pellegrini devono osservare le preghiere del Maghrib e dell’Isha insieme, all’arrivo a Muzdalifah. Essi sono anche richiesti di passare la notte sul posto e di osservare a Muzdalifah la preghiera del Fajr. Essi dovrebbero passare il loro tempo pronunciando supplicazioni fino a poco prima dell sorgere del sole, poi pregare e quindi partire per Mina. Coloro che abbiano motivi validi, in particolare le donne, i vecchi, i bambini e coloro che si prendono cura di loro possono lasciare Muzdalifah dopo la mezzanotte. Alcuni pellegrini commettono errori nell’esecuzione di questo rituale. Alcuni non si assicurano di essere nel perimetro di Muzdalifah e quindi passano la notte al di fuori di esso. Altri partono prima della mezzanotte e quindi non passano la notte a Muzdalifah. Un pellegrino che non passi la notte a Muzdalifah senza un valido motivo non osserva uno dei doveri dell’Hajj. In tal caso deve sacrificare un animale ed offlirlo, pentirsi di fronte ad Allah e chiedere il Suo perdono.

Sesto: nel tiro delle pietre ai Jamras

Il tiro delle pietre è uno dei doveri dell’Hajj. I pellegrini devono tirare le pietre al Jamra di Al-Aqaba nel Giorno di ‘Eid. E’ permesso di farlo dopo la mezzanotte (quindi nelle prime ore di’Eid). I pellegrini, quindi, tirano le pietre ai tre Jamras nel pomeriggio dei tre giorni successivi al Giorno di ‘Eid. Alcuni pellegrini commettono i seguenti errori nell’osservanza di tali rituali:

a. tirano le pietre fuori del limiti di tempo stabiliti, come tirare al Jamra di Al-Aqaba prima delle ore 24 del Giorno di ‘Eid, o prima di mezzogiorno ai tre Jamras nei tre giorni successivi al Giorno di ‘Eid. Tutto ciò non è accettabile. E’ come se qualcuno effettuasse una preghiera obbligatoria, prima dell’inizio dell’ora stabilita:
b. sbagliano l’ordine per il tiro delle pietre ai tre Jamras: come, cominciare dal Jamra di mezzo, o dall’ultimo. L’ordine previsto è quello di iniziare dal Jamra più piccolo, poi il medio per finire con il Grande Jamra, che è l’ultimo:

c. tirare le pietre da una distanza per cui esse non giungono nel perimetro del Jamra, od al contrario colpire il pilastro con una tale forza da farle rimbalzare al di fuori del perimetro. Ciò può essere causato da ignoranza, fretta o sbadataggine. Tutto ciò non è accettabile perché il posto giusto dove i pellegrini dovrebbero tirare le pietre ai Jamras è all’interno del loro perimetro:

d. Il primo giorno dopo il Giorno di ‘Eid alcuni pellegrini tirano le pietre a tutti i tre Jamras, anziché soltanto al Jamra Al-Aqaba, anticipando ciò che dovrebbero fare il secondo ed il terzo giorno dopo quello di ‘Eid. In tal modo essi partono prima della fine dell’Hajj. In un altro caso, i pellegrini tirano le pietre essi stessi la prima volta, ma incaricano qualcun altro di farlo per loro conto nei due giorni successivi, in modo da poter far ritorno nei loro paesi di origine. In tal modo essi trattano con leggerezza i loro doveri dell’Hajj e si lasciano sviare da Satana. Queste persone si sottopongono a disagi e spendono danaro per compiere Hajj e, quando hanno ormai osservato la maggioranza dei suoi doveri, Satana li inganna facendo abbandonare loro il resto di tali doveri. Essi trascurano di passare a Mina le tre notti successive al Giorno di ‘Eid, di tirare le pietre e di eseguire la circumambulazione di saluto al momento stabilito (quando i giorni per l’Hajj sono passati e tutti i suoi doveri sono stati osservati). Se tali uomini non avessero deciso di compiere il pellegrinaggio, non avessero sofferto tutti i disagi e non avessero speso il loro danaro, sarebbe stato meglio per loro. Perché Allah dice quanto può essere tradotto per significare che : ‘E completa l’Hajj o l’Umra nel servizio di Dio”. Il completamento dell’Hajj e dell’Umra significa il completamento di tutti i loro doveri da parte di chiunque entri in stato di iḥrām intendendo compierli per servire Allah.

e. Alcuni pellegrini interpretano male il significato di “affrettarsi”, che Allah menziona in quanto può essere tradotto per significare: “Ma se qualcuno si affretta per finire in due giorni, non vi è colpa su di lui, e se qualcuno resta oltre, non vi è colpa su di lui”. Tali pellegrini pensano che i due giorni menzionati nel verso siano il Giorno di ‘Eid ed il giorno successivo, cioè il giorno 11. Pertanto essi partono il giorno 11, dichiarando di avere fretta. Questo è un serio errore causato dall’ignoranza, perché ciò che viene detto nel verso significa i due giorni dopo il Giorno di ‘Eid, cioè i giorni 11 e 12. Se qualcuno si affretta a partire dopo aver tirato le pietre ai tre Jamras nel pomeriggio del giorno 12, non avrà nessuna colpa. D’altro canto, se qualcuno si trattiene e tira le pietre ai tre Jamras il pomeriggio del giorno 13, e poi parte, il suo Hajj sarà migliore e più completo.

Settimo: nella visita alla Onorata Moschea del Profeta image

Non vi è dubbio che visitare la Moschea del Profeta image è una sunna confermata. Il Profeta image dice: “Vi sono soltanto tre moschee che giustifichino un viaggio. Esse sono: la Sacra Moschea di Mecca, la Moschea del Profeta image a Medina e la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme”. Egli image sottolineò anche che una preghiera nella sua moschea vale più di mille preghiere in qualsiasi altra moschea, ad esclusione della Sacra Moschea di Mecca. Questo ci dice che è legittimo visitare la sua moschea e viaggiare per farlo. Comunque alcuni pellegrini commettono molti errori in tale materia. Alcuni di questi errori sono:

a. Alcuni pellegrini credono che tale visita faccia parte dei doveri dell’Hajj, o che ne sia un complemento o vi sia connessa. Ciò è chiaramente errato perché una visita alla Moschea del Profeta image non è limitata ad un periodo specifico dell’anno e non ha alcuna connessione originaria con l’Hajj. Cosi, chiunque compia l’Hajj e non visiti la Moschea del Profeta (image) compie un Hajj completo e corretto;

b. Altri credono che una visita alla Moschea del Profeta image sia obbligatoria, ciò che è sbagliato in quanto si tratta di sunna. Se qualcuno non visita la Moschea del Profeta image nel corso di tutta la sua vita non cade in colpa. D’altro canto, se qualcuno la visita con buone intenzioni sarà grandemente ricompensato da Allah

Domandiamo ad Allah di mostrarci quello che è giusto come giusto e di aiutarci a farlo, e di mostrarci quello che è sbagliato come sbagliato e di aiutarci ad evitarlo. Lode ad Allah, Signore dell’Universo, e pace e benedizioni sul nostro Profeta Muḥammad image, sulla sua famiglia e su tutti i suoi compagni.

Calcolo dell’orario delle preghiere nelle città italiane