Premessa: nel seguente testo del “Ahl as­sunna wal ­jama’at pubblications” troverete dei toni fortemente polemici, che non sono i nostri. Lo pubblichiamo allo scopo di favorire un dibattito fra Musulmani affinché possano ritrovare l’unità e la via corretta del puro Islam.

La “fitna” wahhabita

Risposta agli innovatori di oggi

Ahl as­sunna wal­jama’at pubblications, Masjid al Iman, Oakland, Ca., 1993

Allah dice :
Atiullaha ua atiu-rrasula ua ulil amri minkum
“Dovete obbedire ad Allah, dovete obbedire ai Profeti e dovete obbedire a coloro che hanno autorità su di voi”. (An­Nisa’, 59)

Egli dice:
Man iuti’i rrasula faqad ata’a-llah
“Chi obbedisce al Profeta (s.A.’a.s.) obbedisce ad Allah”. (An-Nisa’, 80).

Il Profeta (s.A.’a.s.) recitava sempre questi versetti ai suoi compagni (R.a.). Questo è un ordine per tutte le persone di questo universo, e non solo per i Muslim, perché il Profeta (s.A.’a.s.) è venuto per tutta l’umanità.

Alcuni nostri fratelli hanno delle domande da porre che stanno sorgendo ovunque sia negli USA che in Europa. Oggigiorno, c’è un tremendo movimento che si aggira per i paesi islamici. Al sorgere di queste questioni i nostri fratelli non vi sanno dare una risposta. Non è possibile trattare in dettaglio tutti questi interrogativi, sarebbe necessario molto tempo e lunghe discussioni, ma possiamo farne un riassunto.
Insh’Allah tenteremo di fornire poco a poco risposte dettagliate a questi interrogativi. Questa fonte di problemi ha covato sotto la cenere nell’Islam per 700 anni, riuscendo a raccoglire forza ed opportunità da solo 200 anni, negli ultimi 30 si è rapidamente diffuso dovunque; questo è cosa del tutto nuovo nell’Islam. Noi consideriamo questo fenomeno come la reale Bida’, la vera innovazione che si sta espandendo rapidamente in tutti i paesi islamici.

Questo fenomeno è senza precedenti nella storia dell’Islam.
Si è diffuso così velocemente perché, se comprendiamo i “detti” del Profeta (s.A.’a.s.) (ahadith), siamo alle fine di questo mondo; alla sua fine infatti ci sarà ignoranza dovunque, la vera scienza (‘Ilm) verra nascosta ed una falsa conoscenza la sostituirà tra la gente. Ora un movimento che porta una errata conoscenza si sta espandendo in America, in Europa, nell’Estremo Oriente ed in alcuni paesi arabi. Questo nuovo movimento vuole far passare tutti i musulmani per miscredenti dicendo loro: “Questo è bida’ (innovazione), quest’altro è shirk (associazione d’altro a Dio), questo è kufr (paganesimo)”. Questo movimento definisce tutti coloro che tramandano la scienza o le pratiche provenienti dai discendenti del Profeta (s.A.’a.s.) o dai Califfi suoi successori o dalla gente dedita alla sua sunna (esempio) ed alla aderenza alla comunità, con il nome di mushrik (politeisti) e suscita accuse di innovazione (nella religione) nei loro confronti e di essere kafir (pagani). Questo nuovo movimento è lo stesso che circa 200 anni orsono emise una “fatwa” (parere giuridico) al suo interno sulla liceità di uccidere la Gente sulla Via del Profeta (s.A.’a.s.) e la loro Comunità, incluse donne, bambini e vecchi, basando il loro giudizio sul fatto che la Gente aderente alla Sunna (esempio) del Profeta (s.A.’a.s.) stavano commetendo delle innovazioni. Questo malgrado il fatto che noi seguiamo il Profeta (s.A.’a.s.) ed i suoi Khalifa (Successori) in accordo con l’hadith:
“Dovete seguire la mia Sunna e la Sunna dei miei Successori”
( Abu Dawud, Thirmidi, Ibn Maja, Darimi)

e che seguiamo i più grandi Imam che sono venuti direttamente dopo i Compagni del Profeta (s.A.’a.s.), i quali spiegarono ogni cosa alla comunità dei credenti ( i fondatori delle quattro scuole ortodosse: Malikita, Shafiita, Hanbalita, Hanafita).
perché noi seguiamo le 4 scuole di pensiero? perché è impossibile apprendere tutto. Abbiamo necessità di guide che vissero più vicino di noi ai tempi del Pofeta (s.A.’a.s.), e dei suoi Compagni (R.a.) e di chi li seguì (Tabi’in); guide che li incontrarono di persona e che ci hanno trasmesso tutte le spiegazioni ed i particolari che sarebbe stato necessario conoscere nei tempi ad essi successivi; guide che ci trasmisero la scienza del Tafsir (esegesi del Corano) e degli Ahadith in una ampiezza impossibile da riprodurre nei tempi odierni. Questo nuovo movimento chiama coloro che seguono gli insegnamenti dei quattro Imam, innovatori (della religione). Se noi siamo degli innovatori seguendo i quattro Imam e le loro “madhahib” (scuole), perché loro stessi seguono i loro Imam” che vennero molto più tardi come Ibn Taymiyya, Ibn al Qayyim e Muḥammad ibn Abd al Wahhab? Secondo la loro stessa logica anche essi stessi sono degli innovatori! Dobbiamo quindi seguire quello che segue la maggioranza dei Mususlmani o ciò che segue la minoranza?
Allah dice :

“Se qualcuno discute con il Profeta dopo che il retto sentiero è stato gli rivelato e segue un cammino diverso da quello dei credenti, noi lo lasceremo sul cammino che si è scelto e lo lasceremo finire al’Inferno, o quale tremenda fine!” (An­Nisa‘, 115)

Il Profeta (s.A.’a.s.) disse:

“Dovete seguire la maggioranza dei musulmani. Non la minoranza ed i dissenzienti.”

Non vi è permesso quindi di accettare quello che i credenti non accettano. Quello che la maggioranza dei Musulmani accetta, voi lo dovete seguire. Non potete prendere l’esempio di poche persone e dire: “Queste sono quelle giuste.” perché questo contraddice sia il Corano che gli Ahadith. Per 1300 anni e più tutti i Musulmani hanno obbedito ad Allah e seguito la via del Profeta (s.A.’a.s.) sotto la guida dei 4 Imam. Seguiamo questi Imam perché erano più sapienti di noi; essi ci hanno insegnato quello che dobbiamo sapere. Qualcuno chiese all’Imam Aḥmed Ibn Hanbal: “Quanti Ahadith si devono sapere per poter emettere delle fatwa (parere giuridici)? Sono sufficienti 100.000?” Egli disse “No, perché quella è una conoscenza insufficiente.” Gli chiesero: “200.000 sono sufficienti?” “No.” “300.000?” “No.” “400.000?” Egli rispose: “Forse.” Gli chiesero quanti ahadith avesse memorizzato ed egli disse: “600.000.” Questo include tutte le categorie di ahadith: Salih (certi), Hasan (buoni), Da’if (deboli di fonte), Gharib (isolati), Maudu‘ (falsi). perché? Per poter capire quale sia il vero e quale sia il falso. Oggigiorno, se andate in una moschea, potete vedere un ragazzino di 18 o 20 anni venire a dirvi: “Questo è bida’(innovazione)” e non sa nemmeno 10 ahadith! Come può emettere una fatwa sul fatto che una certa cosa sia innovazione? Questo significa che lui è un “muqallid” (chi segue per imitazione il suo maestro). Se il suo maestro ha detto che la tale cosa è bida’ ed egli lo ripete, significa che lui segue un madhhab. perché non accettano allora che anche gli altri seguano il proprio madhhab? Essi dicono: “Non seguite alcun madhhab! Seguite solo il Corano e la Sunna!” perché allora essi seguono il “Madhhab Salafi” di Ibn Taymiyya ed Ibn al Qayyim e Muḥammad Bin Abd al Wahhab? perché è haram per noi seguire le spiegazioni del Corano e degli ahadith dell’Imam Malik od Ima m Shafi o Imam Abu Hanifa o Imam Ibn Hambal, mentre non è haram per loro seguire il proprio madhhab? I 4 Imam non hanno portato nulla di nuovo. Essi ci hanno spiegato il Corano e la Sunna. Oggi gli innovatori ci dicono: “Non seguite i 4 Imam.” e vogliono che seguiamo i loro Imam: Ibn Taymiyya, Ibn al Qayyim, e Muḥammad bin Abd al Wahhab. Non è questa discriminazione? Se loro hanno la loro scuola, così l’abbiamo noi. C’è libertà nell’Islam, C’è uguaglianza nell’Islam. La maggioranza dei musulmani segue le 4 madhahib. Una minoranza segue il madhhab Wahhabi. Noi rispettiamo la scuola di Ibn Taymiyya, rispettiamo la scuola di Ibn Qayyim, rispettiamo la scuola di Ibn ‘Abd al Wahhab. Noi non vogliamo discriminare contro di loro. Ma loro non possono imporre le loro idee su di noi e dirci: voi siete kafir, voi siete mushrik, questa è bida’! Nessun muslim può dire ad un altro muslim: Tu sei Kafir o Tu sei Mushrik. Il Profeta (s.A.’a.s.) fece molte affermazioni a questo proposito. Egli (s.A.’a.s.) disse:

Non potete chiamare nessuno che dice LA ILAHA ILLA ALLAH WA MUHAMMAD RASULULLAH Kafir altrimente sareste voi i Kafir.”

Noi non possiamo chiamarli in questo modo perché temiamo Allah, ma li chiamiamo a giudizio di fronte ad Allah ed al suo Profeta (s.A.’a.s.): HasbiAllahu Alayhim (e che Allah li protegga). Noi chiediamo loro di mutare e, se Allah vuole, Allah cambierà i loro cuori. Essi dicono riguardo ad ogni cosa “bida’“. Le raccolte degli ahadith comunque sono pieni di prove di come nessuna delle pratiche che loro chiamano in questo modo siano bida. Essi non accettano l’intercessione del Profeta (s.A.’a.s.). Essi non accettano il tawassul (intermediazione) tramite il Profeta (s.A.’a.s.) e cioè prendere il Profeta (s.A.’a.s.) come mezzo (wasila) verso Allah, chiedendo ad Allah tramite l’onore del Profeta (s.A.’a.s.). Noi non chiediamo al Profeta; chiediamo al nostro Signore, ma attraverso l’onore accordato da Allah al Profeta (s.A.’a.s.) “bijahim nabiyi“. Vi sono molti autentici ahadith a questo riguardo, detti che perfino Ibn Taymiyya e Ibn Qayyum accettarono e considerarono corretti. Come possono costoro rinnegare questi ahadith se i loro maestri li accettavano? Essi considerano il tawassul una cosa peggiore di una innovazione: Shirk (politeismo), ma tawassul è il rivolgersi ad Allah tramite il Profeta (s.A.’a.s.), per mezzo del Profeta (s.A.’a.s.) come intermediario. Essi ci accusano di chiedere ad una persona invece di chiedere ad Allah. Non chiediamo ad una persona, chiediamo ad Allah! Nessuno può accogliere le richieste fuorché Allah. Ma ci sono vie per arrivare al nostro Signore. Per coloro che dicono che non si può chiedere tramite la wasila (intermediazione) del Profeta (s.A.’a.s.), il seguente hadith rende evidente come essi siano nell’errore. Il Profeta (s.A.’a.s.) disse:

“Se voi sentite il mu’adhdhin effettuare l’adhan, ripetete dopo di lui quello che dice, quindi invocate la benedizione su di me e chiedete per me ad Allah il grado della wasila” (Bukhari, Muslim)

La wasila è una stazione spirituale che solo una persona potrà raggiungere ed il Profeta (s.A.’a.s.) ha chiesto di raggiungerla. Chiedere ad Allah tramite l’onore del Profeta (s.A.’a.s.) e tramite i Giusti è accettato dalle quattro scuole e dalla grande maggioranza dei musulmani; solo l’un per cento dice che questo non si può fare e sono liberi di non farlo. Non possiamo respingerli se essi non vogliono accettarlo. Noi non possiamo dire loro kafir o mushrik come essi ci definiscono. Comunque ci sentiamo in obbligo di dare delle spiegazioni e chiarire bene il concetto affinché altri non siano deviati. Sappiate che è corretto, anzi è consigliabile chiedere ad Allah tramite il Profeta (s.A.’a.s.) in accordo col versetto coranico:

“Se essi avessero commesso un peccato e fossero venuti a te per chiedere perdono ad Allah ed il Profeta avesse chiesto per loro il perdono, essi avrebbero trovato Allah Perdonatore e Misericordioso.” (An­Nisa,64)

Il versetto dice “Se essi fossero venuti a te” a proposito del Profeta (s.A.’a.s.), non a proposito di Allah. Essi andarono alla porta di Allah, non alla presenza di Allah e, tramite la sua intermediazione, chiesero perdono ad Allah. Se ai Sahaba (r.a.) (compagni del Profeta (s.A.’a.s.)) fu ordinato di andare dal Profeta (s.A.’a.s.) cosa dovremmo dire noi, peccatori del tempo della fine? Dobbiamo andare alla Porta di Allah e questi è il Profeta (s.A.’a.s.). Come potremmo arrivare direttamente, con tutti i nostri errori, tutte le impurità, tutti i peccati sopra i nostri cuori, alla Presenza del Sultano dei sultani? Andate prima da chi vi solleverà dal vostro carico e vi porterà al vostro Signore . Tutte i quattro Madhahib (scuole) spiegano ed insegnano così. Questo è un ordine del Sacro Corano ed è valido per sempre, fino al Giorno del Giudizio. Come possono rigettarlo? Come possono chiamare kufr e shirk un ordine di Allah Onnipotente? Il versetto coranico continua dicendo che il Profeta (s.A.’a.s.) chiese perdono per loro. Questo significa che se chiediamo direttamente, da noi stessi, la nostra richiesta può non venire accettata: ad esempio perché il nostro pentimento non era completo. Tramite l’onore del Profeta (s.A.’a.s.), comunque, ci viene assicurato che la nostra richiesta non verrà respinta. Chiedere tramite il Profeta (s.A.’a.s.) dà ai nostri du’à (supplicazioni) la più alta possibilità di accettazione. E questo perché:

“Se il Profeta avesse chiesto per loro il perdono, essi avrebbero trovato Allah, Perdonatore e Misericordioso.”

Il seguente Hadith si trova nelle raccolte di Nisai e di Thirmidi ed è stato trovato rigorosamente autentico (sahih) da tutti gli studiosi di ahadith, inclusi Ibn Taymiyya ed Ibn al Qayyim che l’accettarono. Questo è un hadith sahih, nessuno può rinnegarlo:

“Un uomo cieco venne al Profeta (s.A.’a.s.) e disse : “O amato Profeta (s.A.’a.s.) prega Allah che mi curi. ” Egli disse : “Se tu vuoi io pregherò per te, ma se tu volessi essere paziente, sarebbe meglio per te.” L’uomo disse: “O Rasulullah, io sono cieco, non ce la faccio a sopportarlo, per favore prega per me.” Il Profeta (s.A.’a.s.) gli ordinò di fare una buona abluzione e di chiedere ad Allah con questa preghiera: “O Allah, ti chiedo e mi rivolgo a Te per mezzo del Tuo Profeta Muḥammad, Profeta della Misericordia. O Muḥammad, io mi rivolgo al Signore per mezzo tuo per il soddisfacimento del mio bisogno. O Allah, rendilo il mio intercessore.” Appena ebbe recitato questo du’à, egli riacquistò la vista.” (Nisai, Thirmidi)

“Per mezzo di” qui chiaramente significa “tramite una porta”, “per mezzo di un intermediario”, “per l’intercessione di “. Il cieco prese il Profeta (s.A.’a.s.) come suo mezzo per avvicinarsi ad Allah in accordo coll’ordine Coranico di cercare un mezzo verso Allah:

” Cercate i mezzi per avvicinarvi ad Allah ” ( Al Maida, 35 )

L’Imam e Shaikh­al­Islam Ibn Hajar al Haythami disse nel suo libro “Al Jawhar al Munadhdham” che i sahaba, e dopo di loro tutti i khulafà (califfi) ed i dotti dell’Islam, quando dovevano risolvere grossi problemi, usavano quel du’à dopo la morte del Profeta (s.A.’a.s.) e tuttora viene usato. E’ un potente du’à e tutti i musulmani dovrebbero impararlo a memoria.

Ora un pugno di persone, meno dell’un per cento della Umma (nazione islamica), cercano di cambiare la fede dei musulmani. Può la maggioranza essere nell’errore? In accordo con la Shari’a (legge Islamica), è la minoranza che è sempre nell’errore. Essi non accettano che i musulmani dicano: “Ya Muḥammad” (O Muḥammad) al Profeta (s.A.’a.s.). Essi osano dire che questo è shirk quando il Profeta (s.A.’a.s.) stesso ha ordinato a quell’uomo cieco di dire: “Ya Muḥammad”. Essi pretendono dire che non si può chiamare il Profeta (s.A.’a.s.) personalmente dopo la sua morte apostrofandolo con il “Ya”, perché dicono: “Egli è morto e non può sentirvi.” Questo è sbagliato. Come dice Ibn Hajar, il du’à nel hadith dell’uomo cieco venne usato estensivamente dopo la morte del Profeta (s.A.’a.s.). Il Profeta (s.A.’a.s.) stesso disse:

“Io (sarò) vivo e fresco nella mia tomba, a chi mi saluterà, gli ritornerò il saluto.” ( Suyuti ed altri )

Nel hadith di Bukhari riguardo la notte dell’Isra’ wal Mi’raj (volo celeste) il Profeta (s.A.’a.s.) disse di avere visto Sayyidina Musa (Mosè a.s.) vivo e che pregava nella sua tomba! E ciò che è vero per i martiri lo è anche per i Profeti, secondo quanto dice Allah nel Sacro Corano:

“Non pensate che siano morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Allah, al contrario sono vivi presso il loro Signore che dà loro provvigione.” ( Al-i-‘Imran, 169 )

Osare dire che il Profeta (s.A.’a.s.) sia solo polvere nella sua tomba, e per i wahhabiti è come se lo facessero, deve essere respinto da tutti i musulmani. Per 1400 anni, se voi aveste guardato alla tomba del Profeta (s.A.’a.s.) in Medina, avreste potuto leggere in lettere dorate:

YA ALLAH

e sotto:

YA MUHAMMAD

Recentemente essi hanno tagliato e distrutto la YA di fronte al nome del Profeta (s.A.’a.s.). Se lo leggete adesso quello che vedete significa “O Allah” e poi semplicemente “Muḥammad”. Questo è quello che hanno fatto, mentre Allah stesso nel Corano dice di cercare l’intercessione del Profeta (s.A.’a.s.) quando si chiede perdono. I musulmani devono essere informati su queste cose ma non c’è nessuno che gliele fa conoscere. L’ordine dato nel hadith dell’uomo cieco è, come il verso coranico citato prima, valido sempre, fino al Giorno del Giudizio. La via del Profeta (s.A.’a.s.) era valida per il suo tempo come per il nostro e come per ogni altro tempo a venire. Allah ha detto del Profeta (s.A.’a.s.):

“Ti abbiamo inviato come misericordia per i mondi ” ( Anbiya’, 107 )

E non siamo noi esseri umani di questo mondo? O gli esseri umani esistevano solo al tempo del Profeta (s.A.’a.s.)? Questa è una prova che la persona del Profeta (s.A.’a.s.), la sua sunna, i suoi ordini e la sua intercessione devono essere considerate come continue. Due altri esempi di tawassul, questa volta tramite uomini pii altri che il Profeta (s.A.’a.s.) sono nel hadith di Bukhari dei tre uomini giusti intrappolati in una caverna che invocarono l’aiuto di Allah per il tramite delle loro buone azioni e furono liberati, e nell’altro hadith, pure in Bukhari, dove il secondo khalifa dell’Islam ‘Umar ibn Khattab (r.a.) usava dire in tempo di siccità:

“O Allah, eravamo soliti avvicinarci a Te per tramite del nostro Profeta (s.A.’a.s.) ed ora ci avviciniamo a Te tramite suo zio: per favore mandaci la pioggia .” ( Bukhari )

Questo significa che quando trovate buone persone, ahl al khairi uas­salah, voi potete chiedere tramite le buone persone conosciute per la loro pietà e per le loro buone azioni ed Allah accetterà, In sha’Allah. Questo è stato praticato per 1400 anni ed ora questa gente viene e dice: ” Questo è shirk!” In realtà, è haram dire che questo sia shirk. Come evidenza finale che il tawassul non è solo accettabile nell’Islam ma un impegno per i musulmani, vi tradurremo estratti dal libro Zadud al ma’ad (Provvigione per il ritorno) dell’imam salafi Ibn al Qayyim al Jawziyya, dove fa ampie dichiarazioni al riguardo. Ibn al Qayyim al Jawziyya scrive che “…non c’è via alla felicità ed al successo in questa vita ed in quella futura se non tramite i Profeti (a.s.). Non possiamo raggiungere il compiacimento divino se non per mezzo loro (wasila)” “…Si sa che il mezzo (wasila) per la felicità ed il successo in questa vita ed in quella futura è attraverso le persone stesse dei Profeti e dei Messaggeri (a.s.) (bi dhawatihim)”. ” Lamediazione (Tawassul) tramite i Profeti (a.s.) è causa dell’ accettazione dellerichieste. E l’ accettazione delle richieste viene da Allah. Per mezzo dellamediazione (tawassul) noi riceviamo benedizioni (nia’mat) da Allah. Ed i mezzidi queste benedizioni sono essi stessi benedizioni di Allah. E senza dubbio le persone dei Profeti e dei Messaggeri (a.s.) sono fra le più grandi delle benedizioni.” “Si deve sapere che la più grande delle benedizioni, il più grande bene ed il più grande favore di Allah è l’esistenza stessa della persona di Muḥammad (s.A.’a.s.), perché egli è il più grande profeta, Misericordia per tutti gli esseri, il Sigillo della Profezia e l’Intercessore per i peccatori. Ed Allah ha detto, riguardo all’onore (sha’n) del Profeta (s.A.’a.s.), che Allah invia speciali favori agli uomini in quanto che il Profeta è uno di loro.” Ibn al Qayyim al Jawziyya conclude: ” E’ confermato che il Profeta (s.A.’a.s.) è il più grande mezzo ed intermediario verso Allah in questa vita ed in quella futura . E la felicità ed il successo non potranno mai essere raggiunte se non tramite suo.” Questo è quanto dice Ibn al Qayyim al Jawziyya, uno dei maestri di Muḥammad ibn Abd ul Wahhab, nel suo libro Za’ad al ma’ad.


   Oggigiorno essi dicono anche riguardo alil dhikr (ricordo, menzione) di Allah: “Bida’” (innovazione). Ma comprendono qual’è il significato delil dhikr?

“Con il ricordo di Allah i cuori trovano la soddisfazione” ( Ar­Ra’d, 28 )

La luce di Allah si trova:

“…In case che Allah ha permesso di essere onorate ed in cui viene menzionato il Suo Nome” ( An­Nur, 36 )

Ci sono centinaia di ayat (versetti Coranici) sulil dhikr e vi sono centinaia di ahadith sulil dhikr. Vi sono evidenze sia per il dhikr jahri che per il dhikr khafi e cioè con la voce o nel cuore. Potete sedervi da soli e recitare dhikr nel vostro cuore o in un gruppo e recitarlo assieme. Dhikr ha molti sognificati: sia recitazione del Corano, sia la lettura della Sira (biografia) del Profeta (s.A.’a.s.), sia la spiegazione degli Ahadith, sia la menzione dei Santi Nomi di Allah che chiamarLo ed invocarLo: come possono dire che sia una bida’?
Se uno guarda ad i paesi musulmani, tutti i Mufti (le massime autorità giuridico­religiose di un Paese) appartenenti alla Tradizione hanno emesso fatawa (giudizi, responsi giuridici) secondo cui nè il tawassul verso il Profeta (s.A.’a.s.) nè il dhikr siano bida’.
Visitare le tombe, inoltre, non è una bida’. Tutto questo è stato ben spiegato e provato in migliaia di libri ed accettato per 1400 anni dalla Maggioranza dei Musulmani. Questo deve essere detto e saputo in America ed in Europa. Questo nuovo movimento adesso si sta espandendo velocemente perché viene sostenuto da ingenti quantità di danaro. poiché tutte le moschee necessitano di aiuto, essi cercano di imporre il loro pensiero in tutte le moschee di questi Paesi e pure nell’Estremo Oriente. Sfortunatamente non tutti i musulmani conoscono propriamente l’Islam e non tutti i nati musulmani che vivono nel mondo occidentale conoscono tutto sull’Islam. Quando questo nuovo movimento arriva con tutti i suoi soldi per impadronirsi di una moschea o per aprirne una nuova, essi portano con sè imam e dottori che provengono dai loro ranghi. Danno da studiare per il titolo di studio di Imam quello che essi vogliono: testi che non appartengono alla Tradizione. Inviano libri su quello che vogliono che venga letto. Non vogliono che tu legga quello che si deve sapere nell’Islam, ma solo quello che loro vogliono che tu sappia. E’ per questa ragione che nelle librerie islamiche non si trovano altro che i loro libri. Se essi dicono: “Questo è shirk, questo è kufr“, noi rispondiamo loro dicendo: “Chi dà del miscredente ad un musulmano è lui il più vicino alla miscredenza.” Questo è provato dai seguenti tre ahadith:

“L’origine della fede è triplice: lasciare stare chiunque dica LA ILAHA ILL’ALLAH, non chiamarlo miscredente a causa di un peccato e non spingerlo fuori dall’Islam.”( Abu Daud )

“Lasciate stare chi dice LA ILAHA ILL’ALLAH, non chiamateli miscredenti se hanno commesso un peccato, perché chiunque dice che sono miscredenti è lui quello più vicino alla miscredenza.” ( Tabarani )

“Maledire un musulmano è perversione, combatterlo è kufr (miscredenza).”( Bukhari e Muslim )

Sappiate che questo movimento ha emesso, al suo interno, una fatwa 200 anni fa per ammazzare la gente di Mecca e di Medina perché questa gente considerava il Profeta (s.A.’a.s.) un intercessore. Gli dichiararono guerra, massacrarono gli uomini pure dentro le Sacre moschee di Mecca e Medina e presero i loro figli prigionieri (vedi appendice). E’ tutto questo haram o no? Guardate ad i libri di storia che vi tengono nascosti. I nuovi musulmani in America ed in Europa devono sapere questi fatti prima che anche loro incomincino a ripetere bida’ e shirk. Stiano attenti i mukaffirun (coloro che chiamano gli altri kafir): anche se essi considerano un errore quello che noi facciamo ­ e tutti fanno degli errori ­ non hanno il diritto di chiamarci kafir. Fintanto che uno che fa dhikr o chiede l’intercessione del Profeta (s.A.’a.s.) dice LA ILAHA ILL’ALLAH, nessuno ha il diritto di e spellerlo dalla Comunità islamica o negargli la protezione ed i benefici di questa comunità. Se insistono a parlare in quei termini insultanti essi si avvicinano alla miscredenza e chiederemo loro il nostro diritto ad Allah nel Giorno del Giudizio. Quello con cui questo movimento è apparso qualcosa di nuovo nell’Islam. Queste idee non erano mai state ritenute accettabili prima e non lo sono nemmeno adesso. Quando Ibn Taymiyya venne 700 anni fa con i suoi insegnamenti, non fu mai cosi estremo come i seguaci di questo movimento che lo considerano come loro maestro. E pure in quel tempo nessuno accettò i suoi insegnamenti. Egli venne respinto e condannato dai sapienti dell’Ahl as­Sunna. Nessuno, se non una manciata di persone, lo seguì. In quel tempo egli non aveva nessuno che lo sostenesse finanziariamente: ora tutti corrono dietro ai soldi, imam compresi. In quel tempo i sapienti non inseguivano i soldi ma cercavano Allah. Nei nostri giorni questo veleno è stato versato ovunque sopra i cuori dei musulmani. O innovatori lasciate stare i musulmani! Se volete dire qualcosa, ditelo e poi lasciate stare in pace la gente. Se la gente non accetta quello che voi dite, non avete alcun diritto di dire che loro stanno facendo una bida’. Noi accettiamo tutte le pratiche del Profeta (s.A.’a.s.) e dei quattro Califfi (r.a.). Vi sono migliaia di libri e spiegazioni contro il loro punto di vista che confutano le loro opinioni su ciò che sia una bida‘. Non possono continuare. Da dove viene questo loro desiderio di fuorviare i musulmani dalla pura fede e dalla pratica corretta?

Alcuni andarono dal Profeta (s.A.’a.s.) e gli chiesero: “O Rasulullah, prega per noi.” Egli rispose: “O Allah, benedici Sham (la Siria) e lo Yemen.” Di nuovo essi chiesero ma egli disse nuovamente: ” O Allah, benedici Sham e lo Yemen.” Allora chiesero: “E cosa riguardo al Nejd?” ed il Profeta (s.A.’a.s.) non gli rispose. Alla fine disse: “Le corna di Satana spunteranno da lì e terremoti e corruzione vi abbonderanno.”( Bukhari e Muslim )

Da quel tempo vi è sempre stato odio nei loro cuori. Chiediamo perdono ai nostri fratelli ed alle nostre sorelle che leggeranno queste righe se abbiamo fatto degli errori. Nessuno è al di sopra dal commettere degli errori ma èimportante capire che nessuno ha il diritto di dire, a riguardo di un altro musulmano, che è kafir o mushrik. Questa è una colpa molto grave nell’Islam . Il giudizio spetta ad Allah solamente, non a loro. Chiediamo ad Allah quindi che i cuori dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che sono stati ingannati e fuorviati dai propugnatori di queste credenze erronee vengano corretti. Allah vi ha dato l’intelligenza. Cercate la verità. Provate a controllare: leggete, chiedete, guardate. Non accettate cieca- mente quello che sentite da una sorgente sola. Se i seguaci di Ibn Taymiyya e Ibn al Qayyim al Jawziyya vi dicono: “Non seguite alcun madhhab” se voi credete loro, questo vi rende un seguace del loro madhhab. Studiate quindi attentamente, leggete, ascoltate e correggetevi. Vi sono molti fatti che è necessario sapere oggigiorno per non venire fuorviati.

La haula wa la quwwata illa billahi­l­’aliyyu­l­’adhim.

Noi speriamo che saremo tutti assieme mano nella mano e che essi si asterranno dall’insultare la gente, in accordo con la proibizione del Profeta (s.A.’a.s.). Possano i musulmani continuare a rigettare le innovazioni delle minoranze e possano i musulmani continuare a seguire la aqida (dottrina) corretta dell’Ahl as­Sunna wa-l-Jama’at. Noi non siamo e, con l’aiuto di Allah, non saremo mai vergognosi o timorosi di chiedere apertamente la Shafa’at (intercessione) del Profeta (s.A.’a.s.) per ottenerla, In sha’Allah, in questa vita ed in quella futura. Speriamo di avvicinarci al nostro Signore umilmente attraverso la porta del Suo Profeta (s.A.’a.s.) e attraverso la porta dei Suoi Awliya’ (amici) e di tutta la gente pia. Chiediamo al nostro Signore di mettere amore nei nostri cuori e umiltà verso tutti i musulmani e verso tutti le creature e di guidarci verso il giusto cammino. AMIN.

ASSALAMU ‘ALAYKUM UA RAHMATULLAH 


Vedi inoltre: