Maqam Khwaja Ali Azizan ar-Ramitani, Khwaja Muhammad e Khwaja Ibrahim

Possa Allah Santificare la Sua Anima

Makam Khwaja Ali Azizan ar-Ramitani, Khwaja Muḥammad e Khwaja Ibrahim

“Non vi è cosa paragonabile ad un cuore spezzato che si dirige da me a Te;
In verità, da me verso Te, ogni cellula nel mio corpo è un cuore.”

Abu Bakr ash-Shibli.

Egli fu una Nobile Bandiera dell’Islam ed un grande studioso che aprì i lucchetti ai tesori del cuore e spiegò i segreti dall’Invisibile. Ricevette, dal Regno dei Sapienti, Abbondanza e Premi e Onori.guidò il bisognoso alla stazione della Conoscenza Spirituale. Il suo nome vola alto nei cieli delle Guide, e non vi sono parole per esprimere il suo stato e nemmeno la sua conoscenza. A noi potrebbe essere descritto, come la Madre dei Libri (il Santo Corano) dice, “uno iscritto ad uno stato elevato.”
Nacque nel paese di Ramitan, a due miglia da Bukhara. Visse là, e fu avido nell’apprendere la conoscenza della Legge Divina (shari’a), fino ad ottennere riconoscimento delle Scienze delle Tradizioni (Hadith),  del Corano, della Giurisprudenza (Fiqh), e del Cammino Esemplare del Profeta,s.A.’a.s., (Sunnah). Fu un punto di riferimento per chiunque chiedesse decisioni legali (fatawa).
Poi contattò Sheikh Mahmad al-Anjir al-Faghnawi per avere una guida spirituale. Alla presenza dello Sheikh fu elevato alle alte stazioni della Manifestazione dell’Amore Divino e della Presenza Divina. Divenne noto e famoso con il nome di Azizan, parola persiana usata per chi possiede uno stato elevato. Ciò che segue non sono che alcuni dei suoi numerosi detti:

“Agisci e non contare. Confessa le tue manchevolezze e continua a lavorare.”

“Dirigiti alla presenza del Divino, in particolare mentre mangi e mentre parli..”

“Allah Onnipotente ed Elevato disse nel Suo Santo Corano, “Oh Credenti pentitevi ad Allah con pura contrizione.” Questo verso ci porta buone notizie. Dal momento che Allah chiede il pentimento (tawba), sgnifica che Egli lo accetterà; se non lo volesse accettare, non ti inviterebbe a fare tawba.”

“Il Profeta, s.A.’a.s., disse, ‘Allah osserva il cuore del Credente ogni notte e giorno 360 volte.’ Questo vuol significare che il cuore possiede 360 entrate. E che ogni organo possiede 360 radici, ciascuna connessa al cuore. Pertanto se il cuore, sotto l’influenza dello Dhikrullah,  viene portato alla stazione dello Visione Divina, ciò porterà tutti gli organi del corpo allo Visione Divina. E come risultato, ogni organo sarà ubbidiente ad Allah e alla luce di questa obbedienza ogni organo sarà connesso alla Manifestazione Divina. Questo è ciò che porta lo Sguardo di Misericordia di Allah al cuore di Colui che ricorda.”

Altre controversie sullo Dhikr ad alta voce

Mawlana Sayfuddin Fidda, un grande studioso del suo tempo, gli chiese, “perché alzi la voce nello Dhikr?” Sheikh Ali (q) disse:

“Oh fratello mio, i sapienti musulmani attraverso secoli, dal tempo dei Tabi’in (la generazione che seguì i Compagni) sino ad oggi, hanno permesso lo Dhikr

A voce alta negli ultimi istanti della vita. Ai tempi nostri chi si trova vicino al morente lo incoraggia a ripetere la testimonianza di fede. Il Profeta disse:  laqqina mawtakum shahadatan LA ILAHA ILLALLAH (“Fate che i morenti dicano: Non c’è dio se non Allah”). Nella Scienza del Sufismo, i sapienti hanno enfatizzato il fatto che ogni momento potrebbe essere il tuo ultimo istante. Questo porta alla conclusione che potrete dire LA ILAHA ILLALLAH a voce alta in ogni momento della tua vita.”

Gli venne domandato da Sheikh Mawlana Badruddin al-Midani, che era un grande sapiente del suo tempo, “Allah ci ordinò nel Santo Corano di compiere lo Dhikr in modo eccessivo dicendo, “Invocate Dio, Invocatelo molto” [33:41]. Si riferisce allo dhikr fatto con la lingua o con il cuore?” Sheikh ‘Ali Ramitani (q) rispose:

“Per chi comincia, è meglio che sia con la lingua, e per l’adepto è meglio che sia con il cuore.” Proseguì, “Questo è perché il principiante per ricordare Allah deve impiegare un grande quantità di sforzi. Visto che il suo cuore è distratto e instabile e i suoi sforzi sono altalenanti è meglio per lui
Farlo con la lingua. Ma l’adepto è già pulito nel suo cuore ed è facilmente contagiato dallo dhikr. Tutti i suoi organi riescano a Ricordare così che tutto il corpo dell’adepto, sia internamente che esteriormente, ricorda Allah in ogni momento. Per fare un’equivalenza di ciò basta dire che in un giorno lo dhikr di un adepto è uguale allo dhikr di un anno di un principiante.”
Proseguì, “Il compito di una guida è per primo quello di conoscere la capacità di un cercatore. Poi porrà sulla sua lingua il metodo più perfetto di dhikr per innalzarlo a stazioni più elevate.”

” Se vi fosse stato sulla terra uno dei seguaci di Abdul Khāliq al-Ghujdawani al tempo di Hallaj, Hallaj non sarebbe mai stato crocifisso. “Questo vuol dire che ci sarebbe stato qualcuno in grado di difenderlo dall’accusa dell’ignorante.”

Sheikh Fakhruddin an-Nuri, un altro famoso sapiente del suo tempo, gli chiese, “Allah menzionò nel Santo Corano che nel Giorno della Promessa chiese

“Alastu bi Rabbikum, qala bala [7:172]

“Non sono Io il vostro Signore? — Essi risposero:”Sì!””

mentre nel Giorno del Giudizio Egli chiederà,

“Liman al-mulk ul-yawm” [40:16]

‘A chi appartiene questo giorno?’

e nessuno risponderà. perché risposero alla domanda, ‘Non sono Io, il vostro Signore ‘ mentre nel Giorno nel Giudizio non risponderanno?” Nella Sua risposta, Sheikh Ali Ramitani (q) dimostrò l’incredibile profondità della sua comprensione del Corano e dei Santi Hadith posseduta dai Maestri Naqshbandi. Egli disse:

“Quando la prima domanda, ‘Non sono Io, il vostro Signore?’ fu posta all’umanità, era il giorno in cui Allah aveva posto gli obblighi della Legge Sacra su tutti gli esseri umani. Rispondere quando viene posta una domanda è un obbligo sotto la Legge. Questo è il motivo per cui risposero alla domanda. Mentre nel Giorno del Giudizio, ogni obbligo è giunto alla fine e in quel tempo, la consapevolezza della Verità e del mondo spirituale inizia.

Nella spiritualità non vi è espressione migliore del silenzio, perché la spiritualità è un fluire da e verso il cuore, non relazionato con la lingua. Questo è il motivo per cui alla seconda domanda non è necessario rispondere per dare una risposta. Allah Stesso risponde nella Sua domanda:

‘A chi appartiene questo giorno?’

dicendo

“liLlahi l-Wahidi l-Qahhar, ‘Appartiene ad Allah l’Unico, l’ Irresistibile.”

Ricevendo un ordine celeste si trasferì da Bukhara al Khwarazm. Raggiunta Khwarazm, non entrò nella città, ma rimase alla sua porta e mandò il suo messaggero al re per dirgli, “Un povero tessitore è giunto per entrare nel tuo regno e rimanervi. Concedi il tuo permesso o no? Se concederai il tuo permesso, egli entrerà. Altrimenti tornerà indietro.” Chiese al messaggero di ottenere una lettera scritta, firmata dal re, che garantiva il suo permesso. Quando ricevette questa lettera lo Sheikh si diresse all’interno della città e cominciò a diffondere la Via Sufi Naqshbandi. Ogni giorno andava al centro della città, a parlare con la gente, a chieder loro di venire ai suoi incontri e di pagare la decima per quel giorno. Rese tutti i suoi i cittadini suoi seguaci, devoti adoratori e fervidi mantenitori del ricordo. Divenne veramente famoso nella città. La gente veniva a trovarlo anche dai paesi intorno. La sua buona reputazione rese il re e i suoi ministri timorosi della sua influenza sulla gente. Cercarono di scacciarlo dalla città. Ma avendo previsto l’evento, rimandò la lettera che possedeva al re. A questo punto il re giunse dallo Sheikh a scusarsi, chiedendo il suo perdono. Divenne uno dei suoi seguaci più fervidi.

Sheikh Ali morì il Lunedì del 18 di Dhul Qa’idah nell’anno 715 H/1315 D.C, all’età di 130 anni. Ebbe due figli che furono molto famosi nel seguire i passi del loro padre. Tuttavia non passò il segreto a loro. Ma lo passò Sheikh Muḥammad Baba as-Samasi (q).