Lo specchio divino 1

Lo specchio divino 1

Osservando se stessi

Pensate che proveniamo dalla Presenza Divina con tutta la nostra originalità, con tutta la personalità? Mai! Siamo solo come un raggio che proviene dal sole. Siamo, nella nostra originalità, in realtà sempre nella Presenza Divina. Senza muoversi, al di là del tempo e dello spazio, dove non c’è movimento. Siamo in adorazione continuamente. Qui, in questa vita, c’è solo un raggio, da quel sole senza tempo, per noi.

Siamo qui solo per poco tempo.

Ci sono tante cose che dovrete ancora udire. Ora niente. Quando romperete le vostre prigioni, sarete liberi e afferrerete la vostra personalità. In quel momento conoscerete il vostro Signore, non adesso.

La nostra adorazione prosegue, senza fermarsi, fuori dal tempo e dallo spazio. Siamo sempre alla Presenza Divina, per servire. I Profeti sono giunti ad aprire questa porta attraverso la quale potremo vedere le nostre realtà. Abbiamo una realtà alla Presenza Divina (Haqiqat) e passo dopo passo, se andrete, si aprirà per voi per osservarvi, per conoscere voi stessi. Dato che non conoscete ancora voi stessi!

Il nostro Profeta, s.A.’a.s. dice:

“Quando conoscerete voi stessi, conoscerete il vostro Signore.”

Non conosciamo noi stessi; abbiamo bisogno di uno Specchio Divino per guardarci dentro e trovare noi stessi. Vi chiedete perché siete giunti in questa vita. È per rendere testimonianza a se stessi. Quando giungiamo in questo mondo, non c’è tempo per osservare questa posizione; ora osserviamo tutti noi stessi. Siamo stati mandati per giungere alla perfezione, a guardare noi stessi e a dire, “Siamo anche noi qualcosa!” Ora ci riconosciamo.

Queste cose, tutto quel che vi dico, è come il tentativo di descrivere il sapore del miele. Ancora non l’avete assaggiato. Quando lo gusterete, saprete. Più di questa descrizione non posso dire, finché non lo gusterete da voi. Poi (mette il dito sulla bocca, come per assaggiare): “E’ miele!”